L’A.R.S., l’Assemblea regionale siciliana ha approvato, alle ore tre di mercoledì 15 gennaio 2014, dopo un serrato confronto parlamentare, la consueta manovra finanziaria. Il disegno di legge“Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale” è stato approvato con 39 voti favorevoli, 22 contrari e un astenuto.
Tanti i provvedimenti approvati: dal contestato reddito minimo per le famiglie in povertà al salvataggio del Trasporto pubblico locale, dalla soppressione dei coordinatori sanitari e amministrativi delle Asp all’abbassamento delle royalties per le compagnie petrolifere, dal taglio ai consorzi di bonifica al riconoscimento alle coppie di fatto iscritte nei registri delle Unioni civili dei Comuni e ai genitori single dei benefici “a qualsiasi titolo” concessi alle famiglie tradizionali.
Scongiurata pertanto la paralisi contabile che si era determinata per la mancata approvazione dei documenti finanziaria entro il 31 dicembre senza che fosse adottato l’esercizio provvisorio.
Per giungere ad una approvazione il governo della Regione è stato costretto a ritirare l’articolo aggiuntivo chiamato “salva imprese” contestato da più parti e che avrebbe portato la Regione a contrarre un mutuo a tasso agevolato da 850 milioni per pagare i debiti delle imprese.
Fra le norme approvate in extremis si segnala la cancellazione di molte società partecipate che passano,così, da 34 a 11.
Qui il testo integrale della legge di stabilità 2014 della Regione Sicilia approvata