Il Consiglio europeo con la decisione del 3 dicembre scorso ha stabilito il piano di attuazione del programma quadro di ricerca e innovazione (2014 – 2020) – Horizon 2020.
Al fine di agevolare la partecipazione delle PMI a Horizon 2020 sarà messo in atto uno strumento riservato a tutti i tipi di PMI innovative intenzionate a svilupparsi, crescere e internazionalizzarsi. Tale strumento sarò disponibile per tutti i tipi di innovazione, compresa quella non tecnologica, sociale e di servizio e non tecnologica, posto che ciascuna attività abbia un chiaro valore aggiunto europeo.
L’obiettivo, chiarisce il Consiglio, sarà “contribuire a colmare le lacune del finanziamento nelle fasi iniziali di ricerca e innovazione ad alto rischio, stimolare innovazioni rivoluzionarie e incrementare la commercializzazione da parte del settore privato dei risultati della ricerca”.
Le imprese potranno istituire delle collaborazioni in funzione delle loro esigenze, anche per subappaltare lavori di ricerca e di sviluppo.
I progetti, tuttavia, dovranno presentare un chiaro interesse e vantaggio potenziale per le PMI e una chiara dimensione europea.
Lo strumento per le PMI sarà gestito nell’ambito di un unico sistema di gestione centralizzato, caratterizzato da un regime amministrativo snello e con un unico punto di contatto.
Esso fornirà un sostegno semplificato e per fasi. Le tre fasi copriranno l’intero ciclo di innovazione.
La transizione da una fase all’altra avverrà senza interruzioni purché il progetto delle PMI giustifichi il proseguimento del finanziamento nella fase successiva. Non v’è alcun obbligo per i richiedenti di coprire sequenzialmente tutte le tre fasi. Nel contempo ogni fase sarà aperta a tutte le PMI:
— Fase 1: valutazione della concezione e della fattibilità:
Le PMI beneficeranno di finanziamenti per esaminare la fattibilità scientifica o tecnica e il potenziale commerciale di una idea nuova (proof of concept) al fine di sviluppare un progetto di innovazione. In caso di esito positivo di tale valutazione, ai fini della quale è importante il collegamento tra tema del progetto ed esigenze potenziali dell’utente/ acquirente, il finanziamento proseguirà anche nella o nelle fasi successive.
— Fase 2: R&S, dimostrazione, prima applicazione commerciale:
Prestando debita attenzione al concetto di “buono per l’innovazione”, la ricerca e lo sviluppo beneficeranno di un sostegno incentrato in particolare sulle attività di dimostrazione (prove, prototipi, studi di ampliamento di scala, progetti pilota di processi, prodotti e servizi innovativi, convalida, verifica delle prestazioni ecc.) e la prima applicazione commerciale, incoraggiando la partecipazione degli utenti finali o dei potenziali clienti. I “buoni per l’innovazione” promuoveranno la partecipazione dei giovani imprenditori.
— Fase 3: commercializzazione:
Questa fase non prevede finanziamenti diretti diversi dalle attività di sostegno, ma mira a facilitare l’accesso al capitale privato e ad ambienti propizi all’innovazione. Sono previsti collegamenti con gli strumenti finanziari ad esempio accordando alle PMI che hanno superato le fasi 1 e/o 2 priorità nell’ambito di una dotazione finanziaria riservata.
Le PMI beneficeranno inoltre di misure di sostegno come messa in rete, formazione, tutorato e consulenza. Inoltre questa fase può comportare misure di incentivazione degli appalti precommerciali e degli appalti per soluzioni innovative.
Per promuovere e accompagnare i provvedimenti destinati alle PMI di Orizzonte 2020, il Consiglio ha altresì previsto l’istituzione di un gruppo specifico di parti interessate e di esperti in materia di ricerca e innovazione nelle PMI.