L’esame 2014 di abilitazione forense è ormai alle porte. Giurdanella.it, da sempre punto di riferimento per coloro i quali si cimentano in questa difficile prova, all’interno dell’apposita sezione del sito “Esame Avvocato 2014″, ha predisposto uno speciale con le sentenze più importanti della Corte di Cassazione Civile.
A questo link è disponibile lo speciale contenente le sentenze della Cassazione Penale
ULTIMO AGGIORNAMENTO 04/11/2014 (Inserite sentenze IV, V e VI Sezione – fonte: http://www.cortedicassazione.it/).
QUI LE SENTENZE DELLE SEZIONI UNITE, I, II, III.
DISPONIBILE L’EBOOK ESAME AVVOCATO 2014
Sentenza n. 22657 del 24/10/2014 (CONTENZIOSO TRIBUTARIO)
In sede di contenzioso tributario, ove esistano elementi di consistente connessione, che, benché solo oggettiva, riflettano lo stretto collegamento esistente tra le pretese impositive, è ammissibile l’impugnativa collettiva – cumulativa (proposta da più soggetti ed avverso diverse sentenze), in applicazione del combinato disposto degli artt. 103 e 359 cod. proc. civ., richiamati dagli art. 49 e 1, comma 2, del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546. TESTO
Sentenza n. 21777 del 15/10/2014 ( TERMINE PER IL PAGAMENTO DEL TRIBUTO)
Il termine per il pagamento, da parte dell’utente, della tassa di concessione governativa coincide con quello pattuito per il pagamento del canone contrattuale in virtù del collegamento operato dalla “nota 1” esplicativa della voce n. 131 della Tariffa allegata al d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641, tra il tributo ed il numero di mesi considerati in ciascuna bolletta. TESTO
Sentenza n. 21773 del 15/10/2014 ( TRIBUTI – RIFORMA DEL SERVIZIO DI RISCOSSIONE)
Il d.l. 30 settembre 2005 n. 203, convertito, con modificazioni, in legge 2 dicembre 2005, n. 248, nell’attribuire la funzione di riscossione nazionale all’Agenzia delle Entrate, che la esercita tramite Equitalia s.p.a., non ha comportato l’estinzione delle concessionarie alla riscossione, le quali, nei rapporti processuali pendenti, conservano la legittimazione processuale ai sensi dell’art. 111 cod. proc. civ. TESTO
Sentenza n. 19998 del 23/09/2014 (ASSUNZIONI A TERMINE NEL SETTORE DELLE POSTE EX ART. 2, COMMA 1 BIS, D.LGS. N. 368 DEL 2001)
In tema di assunzioni a termine nel settore delle poste ex art. 2, comma 1 bis, d.lgs. 6 settembre 2001, n. 368, la norma transitoria di cui all’art. 1, comma 43, della legge 24 dicembre 2007, n. 247, nel prevedere che la conversione del rapporto a termine in rapporto a tempo indeterminato, in caso di violazione del periodo complessivo di 36 mesi, operi solo a decorrere dal 31 marzo 2009 (ossia decorsi 15 mesi dall’entrata in vigore della legge), sancisce che, a tale data, si deve tenere conto, ai fini del computo, di tutti i periodi pregressi lavorati con il medesimo datore di lavoro, procedendo a sommare i periodi di lavoro effettuati e quelli ancora da effettuare oltre il 1° aprile 2009, sicché il periodo oltre il quale si determina la conversione è ridotto al 31 marzo 2009, senza necessità di attendere i 36 mesi a decorrere dall’entrata in vigore della legge (1° gennaio 2008). TESTO
Sentenza n. 19398 del 15/09/2014 (DIRITTO DEL LAVORATORE ALLA CONTRIBUZIONE PREVIDENZIALE)
In caso di omissione contributiva, la partecipazione dell’ente previdenziale al giudizio instaurato dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro costituisce condizione di ammissibilità all’accoglimento della domanda di condanna del datore di lavoro al pagamento dei contributi all’ente medesimo, atteso il carattere eccezionale, che richiede una espressa previsione, della condanna a favore del terzo. TESTO
Sentenza n. 19238 del 11/09/2014 (EQUA RIPARAZIONE)
Nel procedimento di equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso decreto emesso dal magistrato a tal fine designato dal presidente della corte d’appello, trattandosi di provvedimento avverso il quale può essere proposta l’opposizione al collegio di cui all’art. 5-ter della legge 4 marzo 2001, n. 89. TESTO
Sentenza n. 17540 del 01/08/2014 (SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO)
In caso di contratto di somministrazione di lavoro, stipulato ai sensi degli artt. 20 e ss. del d.lgs. n. 276 del 2003, la sanzione della nullità, prevista espressamente dall’art. 21, ult. comma, per il caso di difetto di forma scritta, si estende anche all’indicazione omessa o generica della causale della somministrazione, con conseguente applicabilità, fino alla sentenza che accerta la conversione del rapporto (da lavoro a tempo determinato alle dipendenze del somministratore a lavoro a tempo indeterminato alle dipendenze dell’utilizzatore), dell’indennità prevista dall’art. 32 della legge n. 183 del 2010. TESTO
Sentenza n. 16487 del 18/07/2014 (CONTRATTO DI AGENZIA A TEMPO INDETERMINATO)
Per i contratti di agenzia a tempo indeterminato, il termine di preavviso, ai sensi dell’art. 1750 cod. civ. (come sostituito dal d.lgs. n. 303 del 1991), non può essere inferiore ad un mese per ogni anno, o frazione di anno, di durata del contratto fino ad un massimo di sei mesi, avendo scelto il legislatore italiano – come consentito dall’art. 15 della Direttiva comunitaria n. 86/653, ferma la tutela inderogabile per il primo triennio – di prevedere, anche per gli anni successivi al terzo, termini crescenti di quattro, cinque e sei mesi (rispettivamente per il quarto, il quinto, il sesto ed i successivi anni) non derogabili ad opera delle parti. TESTO
Sentenza n. 16310 del 16/07/2014 (TRIBUTI – CONTRIBUTO UNIFICATO)
L’art. 46 della legge 21 novembre 1991 n. 374 (“Istituzione del Giudice di Pace”), che prevede il pagamento del solo contributo unificato per le cause e le attività conciliative in sede non contenziosa di valore non superiore ad euro 1.033,00 e per gli atti e i provvedimenti ad esse relativi, è applicabile alle sentenze adottate in tutti i gradi di giudizio (e, quindi, anche in sede di gravame), non essendo necessario, ai fini dell’esenzione dall’imposta di registro, che il provvedimento sia adottato dal Giudice di Pace. TESTO
Sentenza n. 15660 del 09/07/2014 (TRIBUTI – TRASFERIMENTO IMMOBILIARE)
I trasferimenti immobiliari a favore dei Comuni, avvenuti in attuazione di una convenzione di lottizzazione ed in luogo dell’adempimento degli oneri di urbanizzazione primaria o secondaria, non sono assoggettabili ad IVA. TESTO
Sentenza n. 15437 del 07/07/2014 ( DIRITTO DI INDIRE ASSEMBLEE EX ART. 20 STATUTO DEI LAVORATORI)
Il diritto di indire assemblee rientra tra le prerogative attribuite non solo alla RSU considerata collegialmente, ma anche a ciascun componente della stessa, purché eletto nelle liste di un sindacato che, nella azienda di riferimento, sia di fatto dotato di rappresentatività ai sensi dell’art. 19 dello statuto dei lavoratori. TESTO
Sentenza n. 15432 del 07/07/2014 (RITARDO NEL PAGAMENTO DI RETRIBUZIONI – APPALTI PUBBLICI)
In materia di appalti pubblici, in caso di ritardo nel pagamento di retribuzioni o contributi ai lavoratori dipendenti dell’appaltatore o subappaltarore, non trovando applicazione la previsione di cui all’art. 29 del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276, i lavoratori devono avvalersi degli speciali strumenti di tutela previsti dagli artt. 4 e 5 del d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»), oppure, in via residuale, della tutela prevista dall’art. 1676 cod. civ. TESTO
Sentenza n. 15311 del 04/07/2014 (TRIBUTI – CARTELLA DI PAGAMENTO)
La cartella di pagamento, che non sia preceduta dalla comunicazione dell’esito del controllo ex art. 36 ter del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, è nulla in quanto, pur non essendo espressamente prevista tale sanzione, la fase procedimentale di garanzia per il contribuente è imposta dal dato testuale e dal più incisivo controllo previsto dalla disposizione “de qua” rispetto al precedente art. 36 bis. TESTO
Sentenza n. 15070 del 02/07/2014 (AVVOCATO – ATTIVAZIONE DELL’INDIRIZZO PEC)
Una volta ottenuta dall’ufficio giudiziario l’abilitazione all’utilizzo del sistema di posta elettronica certificata, l’avvocato, che abbia effettuato la comunicazione del proprio indirizzo di PEC al Ministero della giustizia per il tramite del Consiglio dell’Ordine di appartenenza, ha l’onere di procedere alla periodica verifica delle comunicazioni regolarmente inviategli dalla cancelleria a tale indirizzo, indicato negli atti processuali, non potendo far valere la circostanza della mancata apertura della posta, per ottenere la concessione di nuovi termini per compiere attività processuali. TESTO
Sentenza n. 13854 del 18/06/2014 (ESENZIONE DELL’INVALIDO CIVILE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA)
Ai fini dell’esenzione dell’invalido civile dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la domanda alla ASL, prevista dall’art. 12 della legge n. 181 del 1982, costituisce formalità necessaria per consentire all’amministrazione la verifica dei presupposti per la concessione del beneficio, la cui attribuzione, in difetto di diversa indicazione normativa, decorre dalla data di presentazione della domanda stessa. TESTO
Sentenza n. 12456 del 04/06/2014 ( PROCESSO TRIBUTARIO – GIUDICATO ESTERNO)
La Suprema Corte ha ritenuto che il principio secondo cui, nel processo tributario, l’efficacia espansiva del giudicato esterno non ricorre quando i separati giudizi riguardino tributi diversi trova, tuttavia, una deroga nell’ipotesi di imposte (nella specie di registro e sul reddito, conseguenti alla qualificazione – come agricola o edificabile – di un terreno compravenduto) tra loro collegate. TESTO
Sentenza n. 11148 del 21/05/2014 ( TRIBUTI – IRAP – BASE IMPONIBILE)
La Suprema Corte, pronunciandosi per la prima volta sulla relativa questione, ha ritenuto che, alla stregua di quanto sancito dall’art. 11 bis del d.lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, come modificato dal d.lgs. 30 dicembre 1999, n. 506, devono includersi nella base imponibile IRAP i ricavi ed i proventi conseguiti da una fondazione musicale per l’attività commerciale svolta in via principale ancorché in conformità ai suoi scopi istituzionali. TESTO
Sentenza n. 10397 del 14/05/2014 (CONTRATTI)
È valido il contratto atipico mediante il quale un operatore economico, che svolga professionalmente tale attività, dopo aver raccolto informazioni vantaggiose per qualcuno circa lasciti ereditari, donazioni o premi, offra di rivelarne gli estremi all’ignaro beneficiario dietro promessa di un compenso. TESTO
Sentenza n. 10133 del 09/05/2014 (LICENZIAMENTI – RICORSO “PER SALTUM” IN CASSAZIONE)
Avverso l’ordinanza resa ai sensi dell’art. 1, comma 49, della legge 28 giugno 2012, n. 92, non può trovare applicazione il ricorso ‘per saltum’ di cui all’art. 360, secondo comma, cod. proc. civ., in quanto contemplato soltanto in relazione ad una ‘sentenza appellabile’. TESTO
Sentenza n. 10082 del 09/05/2014 (TRIBUTI – ICI – SOPRAELEVAZIONE DI FABBRICATO)
In caso di edificazione di una abitazione mediante sopraelevazione di un preesistente fabbricato, la base imponibile ai fini ICI è costituita dal valore dell’area utilizzata a scopo edificatorio, trovando applicazione l’art. 5, comma 6, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504. TESTO
Sentenza n. 9582 del 05/05/2014 (PREVIDENZA – CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI AI FINI DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI)
L’art. 16 della legge 2 agosto 1990, n. 233, in tema di cumulo dei periodi assicurativi ai fini della determinazione dell’importo dei trattamenti pensionistici, non è applicabile all’assegno di invalidità di cui all’art. 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222. TESTO
Sentenza n. 9424 del 30/04/2014 (TRIBUTI – TERMINE EMISSIONE AVVISO DI ACCERTAMENTO)
La violazione del termine previsto dall’art. 12, comma 7, della legge 27 luglio 2000, n. 212 per l’emissione dell’avviso di accertamento è consentita solo ove sussistano particolari ragioni di urgenza – il cui onere probatorio ricade sull’Ufficio – che non possono consistere nell’incombenza dello spirare del termine previsto per l’accertamento da parte dell’Amministrazione ove il ritardo sia dovuto esclusivamente ad ingiustificata inerzia o negligenza dell’Ufficio e non sia imputabile anche ad altre circostanze che abbiano ritardato incolpevolmente l’accertamento ovvero abbiano reso – come nel caso in cui il contribuente versi in un grave stato di insolvenza – difficoltoso con il passare del tempo il pagamento del tributo e necessario procedere senza il rispetto del termine. TESTO
Sentenza n. 9203 del 23/04/2014 ( TERMINI DI IMPUGNATIVA DEL LICENZIAMENTO)
L’art. 32, comma 1 bis, della legge 4 novembre 2010, n. 183, introdotto dal d.l. 29 dicembre 2010, n. 225, conv. Dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, nel prevedere «in sede di prima applicazione» il differimento al 31 dicembre 2011 dell’entrata in vigore delle disposizioni relative al termine di sessanta giorni per l’impugnazione del licenziamento, riguarda tutti gli ambiti di novità di cui al novellato articolo 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604, e dunque non solo l’estensione dell’onere di impugnativa stragiudiziale ad ipotesi in precedenza non contemplate, ma anche l’inefficacia di tale impugnativa, prevista dal secondo comma del medesimo art. 6, anche per le ipotesi già in precedenza soggette al relativo onere, per l’omesso deposito, nel termine di decadenza stabilito, del ricorso giudiziale o della richiesta del tentativo di conciliazione o arbitrato. TESTO
Sentenza n. 8079 del 07/04/2014 (PREVIDENZA – FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO)
Le somme percepite da una Fondazione di diritto privato per le prestazioni sanitarie somministrate in convenzione nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale non rientrano nella nozione di “contributi e finanziamenti pubblici”, di cui all’art. 1, comma 221, della legge n. 662 del 1996, la cui ritardata erogazione giustifica la riduzione, al tasso legale, delle sanzioni civili dovute in caso di omesso o ritardato versamento di contributi previdenziali. TESTO
Sentenza n. 76 del 07/01/2014 (RICORSO PER CASSAZIONE – INOSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO)
Nel ricorso per cassazione per violazione di legge, la parte che deduce l’inosservanza in proprio danno delle disposizioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (nella specie, gli artt. 6 e 14), ha l’onere di indicare la regola desumibile dalla Convenzione o dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo in casi analoghi e di allegare in che modo il giudice di merito si sia discostato dai parametri della Convenzione, indicando gli elementi concreti di analogia tra il proprio caso e gli altri nei quali in sede europea siano stati applicati i parametri più adeguati e comunque più favorevoli che invoca. TESTO