Raccolta sentenze della Cassazione Civile – anno 2015

L’esame 2015 di abilitazione forense è ormai alle porte. Giurdanella.it, da sempre punto di riferimento per coloro i quali si cimentano in questa difficile prova, all’interno dell’apposita sezione del sito “Esame Avvocato 2015″, ha predisposto uno speciale con le sentenze più importanti della Corte di Cassazione Civile.
A questo link è disponibile lo speciale contenente le sentenze della Cassazione Penale

IN AGGIORNAMENTO – a breve verranno inserite tutte le sentenze della cassazione civile del 2015

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Cassazione Civile sez. I n. 17971/2015    (Famiglia – assegnazione casa familiare genitore collocatario dei figli minori)

 

In caso di cessazione della convivenza di fatto, il genitore collocatario dei figli minori, e assegnatario della casa familiare, esercita sull’immobile un diritto di godimento assimilabile ad un comodato, la cui opponibilità infranovennale è garantita, pur in assenza di trascrizione del provvedimento giudiziale di assegnazione, anche nei confronti dei terzi acquirenti consapevoli della pregressa condizione di convivenza.

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 16218/2015    (Fallimento)

 

L’insinuazione al passivo per quei crediti sorti successivamente alla sentenza dichiarativa di fallimento non è soggetta al termine di decadenza previsto dall’art. 101, commi primo e ultimo, legge fall.

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 15360/2015    (Diritti della personalità – diritto all’immagine)

 

La diffusione per finalità informative televisive dell’immagine di una persona è legittima qualora sia presente un interesse pubblico alla conoscenza dei fatti ma anche la specifica riferibilità dell’informazione all’attività svolta dalla persona nel contesto della problematica trattata, ossia sulla necessità della rivelazione della sua identità ai fini della completezza della notizia.

 

Cassazione Civile sez. I n. 15138/2015    (Diritti della personalità – rettificazione del sesso)

 

per ottenere la rettificazione del sesso nei registri dello stato civile, l’adeguamento dei caratteri sessuali non implica necessariamente l’intervento chirurgico demolitorio quando, all’esito di un’accurata indagine giudiziaria, venga accertata la serietà ed univocità del percorso scelto dall’individuo e la compiutezza dell’approdo finale.

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 11564/2015                (Concorrenza)

 

La tutela effettiva del diritto al risarcimento del danno da condotta anticoncorrenziale postula, in virtù della diversa accessibilità alle prove, che il giudice non può applicare in maniera automatica il principio dell’onere della prova ma deve interpretare estensivamente le condizioni stabilite dal codice di procedura civile (nella specie, in tema di esibizione di documenti, richiesta di informazioni e di consulenza tecnica di ufficio), per l’esercizio di poteri, anche officiosi, d’indagine, fermo il rispetto del principio del contraddittorio

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 9693/2015      (Responsabilità precontrattuale P. A.)

 

“La responsabilità precontrattuale della P.A.,anche nella procedura pubblicistica della scelta del contraente, non è responsabilità da provvedimento, ma da comportamento e presuppone la violazione dei doveri di correttezza e buona fede nella fase delle trattative e nella formazione del contratto; pertanto, non rileva la legittimità dell’esercizio della funzione pubblica espressa dal provvedimento, ma la correttezza del comportamento complessivamente tenuto dall’Amministrazione durante il corso delle trattative e della formazione del contratto, poiché tutte le fasi della procedura ad evidenza pubblica si pongono quale strumento di formazione progressiva del consenso contrattuale”.

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 8097/2015      (Rettifica del sesso da parte di persona coniugata)

 

La Suprema Corte ha ritenuto che la sentenza n. 170 del 2014 della Corte costituzionale, con la quale questa ha dichiarato l’illegittimità delle norme in tema di rettifica del sesso nella parte in cui non prevedono la possibilità di mantenere in vita il rapporto di coppia con altra forma di convivenza giuridicamente riconosciuta con modalità da statuire dal legislatore, è autoapplicativa.

In conseguenza di ciò è costituzionalmente necessario conservare alla coppia il riconoscimento dei diritti e doveri conseguenti al matrimonio fino all’intervento successivo del legislatore.

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 6855/2015      (Famiglia – assegno divorzile)

 

La formazione di una nuova famiglia di fatto da parte del coniuge divorziato determina la perdita definitiva dell’assegno divorzile di cui il medesimo benefici

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 10749/2015                (Impugnazione civile – travisamento prova)

 

Ricorre il travisamento della prova ove l’informazione probatoria, riportata ed utilizzata dal giudice per fondare la decisione, sia diversa ed inconciliabile con quella contenuta in un atto processuale del ricorrente la cui deduzione, con ricorso per cassazione, ne presuppone la specifica indicazione, la contestuale allegazione e la sua decisività; ossia informazione probatoria sarà in grado, da sola, di permettere al giudice di merito in sede di rinvio di rovesciare la precedente decisione.

 

 

Cassazione Civile sez. II n. 17440/2015   (Diritti della persona – tutela della privacy)

 

L’attività di videosorveglianza “…integra un “trattamento dei dati personali” ai sensi dell’articolo 4, lett. a) e b) del d.lgs. n.196 del 2003, riguardando la “raccolta” e l’ “ immagine” delle persone; la detta attività avrebbe dovuto formare oggetto di informativa rivolta ai soggetti che accedevano al locale ove era istallata la videocamera con le forme di cui alla citata regolamentazione”.

 

 

Cassazione Civile sez. II n. 17043/2015   (Distanze legali – modificabilità nozioni normative)

 

Le disposizioni dei regolamenti urbanistici locali, attraverso la previsione di soglie massime d’incremento edilizio, non possono modificare le nozioni normative di “ristrutturazione” relativa ad edificio preesistente crollato o demolito e di “nuova costruzione”, agli effetti della soggezione alla disciplina sulle distanze legali e dei conseguenti rimedi esperibili nei rapporti tra privati.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 17240/2015             (Responsabilità extracontrattuale da vizio di costruzione)

 

All’interno dell’ipotesi di responsabilità prevista dall’art. 2054, quarto comma, cod. civ., la nozione di “vizio di costruzione” non va limitata agli interventi compiuti in sede di produzione di un veicolo, ma anche a quelli strutturali modificativi della meccanica o della dinamica dello stesso.

Cassazione Civile sez. III n. 18450/2015             (Locazione di azienda)

 

L’eventuale clausola con cui le parti del contratto di locazione di azienda stabiliscono che l’obbligo di manutenzione straordinaria incombe sul conduttore è da ritenersi lecita. Per cui l’eventuale omissione si configura come inadempimento e quindi come fonte di responsabilità contrattuale.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 118463/2015                       (Custodia – responsabilità)

 

La responsabilità per custodia prevista dall’articolo 2051 c.c. può essere esclusa solamente attraverso la prova del caso fortuito a differenza di quanto previsto dall’articolo 2043 c.c. in cui tale responsabilità può essere dimostrazione dalla mancanza di colpa o dolo.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 15155/2015                     (Regolamento di giurisdizione ammissibilità)

 

E’ ammissibile la proposizione di istanza di regolamento preventivo di giurisdizione qualora nella prima fase del procedimento possessorio sia stata negata, dal giudice designato o in sede di reclamo, la giurisdizione del giudice ordinario, purché sia stata richiesta la prosecuzione del giudizio di merito ai sensi dell’art. 703, quarto comma, cod. proc. civ.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 18214/2015                     (Locazione – nullità)

 

L’assenza della forma scritta per il contratto di locazione ad uso abitativo, richiesta dalla legge n.431/1998 art. 1, comma 4, importa la nullità assoluta del contratto. Eccetto i casi in cui la forma verbale della locazione sia stata imposta al conduttore, tale nullità potrà essere rilevata d’ufficio dal giudice, diversamente, agendo come nullità di protezione, potrà denunciarla solo il conduttore.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 17202/2015             (Competenza)

 

Nelle cause pendenti innanzi al Pretore il 2 giugno 2000, ed attribuite alla competenza del Tribunale ai sensi dell’art. 1 del d.lgs. 19 febbraio 1998, n. 51, il valore della controversia rimane fissato nei limiti di competenza del giudice “ab origine” adito, sempre qualora la parte abbia inserito nell’atto introduttivo del giudizio la cosiddetta “clausola di contenimento”

 

 

Cassazione Civile sez. lavoro n. 19044/2015                (Demansionamento)

 

Nell’ipotesi di demansionamento del dipendente l’onere di provare i comportamenti datoriali riguardanti il confronto tra le differenti mansioni esercitate è a carico del ricorrente.

 

 

Cassazione Civile sez. II n. 13415/2015              (Condominio – comunione)

 

Rientrano tra le parti comuni dell’edificio, secondo la definizione dell’articolo 1117 c.c., le fognature e i manufatti simili anche qualora il ricorrente possieda ed utilizzi un condotto fognario diverso. Quest’ultimo quindi rimarrà obbligato a corrisponderne le spese di conservazione proporzionalmente al valore della sua proprietà.

 

 

Cassazione Civile sez. I n. 11224/2015                (Concorrenza sleale)

 

E’ sufficiente il potenziale pregiudizio, consistente nella possibilità di confusione tra due ditte o tra le loro denominazioni, aventi effetti altresì potenzialmente dannosi sul profitto dell’altra, per integrare la fattispecie di concorrenza sleale ai sensi dell’art 2598 c.c.

 

Cassazione Civile sez. III n. 17020/2015                         (Interpretazione del contratto – assicurazione sanitaria)

 

Viola i criteri ermeneutici sanciti agli artt. 1362, 1363, 1369 e 1370 cod. civ., l’interpretazione della clausola di un contratto di assicurazione sanitaria che disponga di individuare gli interventi rimborsabili sulla base delle tecniche utilizzate e non dell’obiettivo terapeutico perseguito, prevedendo la rimborsabilità esclusiva degli interventi di natura chirurgica e non radioterapica.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 16793/2015             (Azione revocatoria)

 

La presenza di ipoteche sull’immobile trasferito con l’atto oggetto di revoca non esclude da solo il requisito del pregiudizio del trasferimento stesso per il creditore chirografario procedente ex art.2901 cod. civ., né, quindi l’interesse di questi a proporre tale azione.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 10124/2015 (Assicurazione – poteri mandatario)

 

Il “mandatario per la liquidazione dei sinistri”, di cui all’art. 152 del d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209, è munito di rappresentanza ex lege dell’assicuratore del responsabile, sicché potrà agire o essere convenuto in giudizio in nome e per conto del mandante al fine di ottenere una sentenza eseguibile nei confronti del mandante

 

 

Cassazione Civile sez. II n. 11667/2015              (Condominio)

 

Lo spazio posto sotto il locale al piano terra, qualora non vi siano titoli atti a rivelarne la proprietà del singolo condomino fanno parte del condominio, per cui eventuali lavori di riduzione dello spazio sovrastante, da parte del titolare del piano terra, potranno effettuarsi esclusivamente col consenso del condominio stesso.

 

 

Cassazione Civile sez. II n. 11903/2015              (Usucapione – termini)

 

I termini per l’usucapione di beni in comunione può iniziare a decorrere esclusivamente a seguito di atto idoneo ad indicarne un uso esclusivo del bene, nonché l’impossibilità materiale per gli altri comunisti di possedere rapporti con detto bene.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 8480/2015              (Esecuzione forzata)

 

Nel caso in cui sia chiaro e univoco il significato dell’enunciato letterale del titolo esecutivo il giudice dell’esecuzione non avrà alcun margine di valutazione. Nel caso in cui il debitore volesse procedere ad opposizione al giudice dell’esecuzione è esclusa qualunque verifica istruttoria già di competenza esclusiva del giudice di merito.

 

 

Cassazione Civile sez. lavoro n. 19027/2015      (Mobilità – risarcimento danno)

 

La pretesa del lavoratore che non ha ottenuto il trasferimento a seguito di mobilità interna e che invoca il risarcimento del danno esistenziale e per perdita di chances non può essere soddisfatta in quanto fino al D.l. n. 7/2005 non esisteva alcun obbligo della PA di procedere con procedure di mobilità interna prima di indire un pubblico concorso.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 18895/2015            (Danno da emotrasfuzione)

 

L’onere della prova inerente la contrazione dell’infezione avvenuta verificatasi in un momento anteriore alla trasfusione incombe sulla struttura ospedaliera.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 18615/2015 (Responsabilità civile precettori e maestri)

 

La responsabilità del Ministero inerente la salute e l’integrità degli alunni in età elementare si configura di natura contrattuale, stante gli obblighi di assistenza vigilanza e cura che richiedono i ragazzi soprattutto in questa particolare età.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 18449/2015                        (Società – atti a titolo gratuito)

 

Avendo le società capacità giuridica e di agire, queste possono compiere legittimamente atti a titolo gratuito o per spirito di liberalità a prescindere dall’oggetto sociale della persona giuridica stessa, poiché ciò non comporta alcuna specifica limitazione in merito.

 

 

Cassazione Civile sez. III n.17211/2015                         (Diritto all’immagine – configurabilità risarcimento)

 

Salvo i casi espressamente previsti dalla legge che escludono la prevalenza del diritto alla riservatezza, non è legittima la pubblicazione o l’esposizione dell’immagine, anche se il soggetto abbia prestato il previo consenso, qualora la pubblicazione possa arrecare danno all’onore alla reputazione ed al decoro di quest’ultimo

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 6243/2015 (Responsabilità civile – responsabilità medico convenzionato- 1228 c.c.)

 

“L’ASL è responsabile civilmente, ai sensi dell’articolo 1228 Cod. civ., del fatto illecito che il medico con essa convenzionato per l’assistenza medico generica, abbia commesso in esecuzione della prestazione curativa, ove resa nei limiti in cui la stessa è assicurata e garantita dal S S N in base ai livelli stabiliti secondo la legge”.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 12920/2015             (Risarcimento danno)

 

Il proprietario che ha subito un danno da infiltrazioni provenienti dal piano superiore ha diritto a conseguire l’intera somma necessaria a ripristinare integralmente la struttura danneggiata e non per i singoli punti.

 

 

Cassazione Civile sez. III n. 11154/2015             (Assicurazione – Risarcimento del danno – limiti risarcibilità spese professionali)

 

“In tema di danni consistiti in spese erogate a professionisti di cui il danneggiato si sia avvalso per ottenere il risarcimento del danno, quel che rileva ai fini della risarcibilità è unicamente la sussistenza di un valido e diretto nesso causale tra il sinistro e la spesa. Dunque le spese…saranno risarcibili o meno,…, in base alla loro effettiva necessità.”

 

 

Cassazione Civile sez. VI n.17380/2015  (Equa riparazione da durata irragionevole del processo)

Nel procedimento per equa riparazione da durata irragionevole del processo, la corte d’Appello, adita secondo quanto previsto dall’art. 5 ter della legge 24 marzo 2001, n. 89, ove ritenga sussistente la mancanza di competenza, non può rigettare la domanda, ma deve declinare la competenza e fissare il termine di riassunzione della causa innanzi al diverso giudice indicato come competente, in applicazione dell’art. 50 cod. proc. Civ.

 

 

Cassazione Civile sez. VI n. 18024/2015             (Processo civile – ordinanza di inammissibilità ex art. 348 bis c.p.c.)

 

La comunicazione dell’ordinanza di inammissibilità ex art. 348 bis c.p.c. deve necessariamente precisare il tipo e la ragione del provvedimento, ossia che trattasi di ordinanza, che si versi in un’ipotesi di inammissibilità dell’appello per mancanza di ragionevole probabilità di accoglimento del gravame, poichè la parte che riceve la comunicazione deve essere posta a conoscenza del fatto che è stato emesso un provvedimento implicante un regime speciale d’impugnazione.

 

 

Cassazione Civile sez. VI n. 10679/2015             (Condominio – consumatore)

 

Il contratto concluso tra un professionista e un amministratore condominiale è sottoposto alla disciplina dei contratti col consumatore in quanto ente sfornito di personalità giuridica distinta dai condomini stessi.

 

 

Cassazione Civile sez. VI n. 11969/2015             (Impugnazioni – competenza giudice di appello per territorio)

 

L’appello proposto davanti al giudice di secondo grado territorialmente incompetente non è inammissibile, ma va definito in rito ai sensi dell’art. 50 c.p.c, attraverso translatio judicii a quello, del medesimo grado, dotato di competenza.

 

 

Cassazione Civile sez. VI n.18978/2015              (Compromesso – arbitrato – decadenza)

 

Le modifiche introdotte daall’articolo 38 del c.p.c. e del principio per cui il convenuto decade dalla possibilità di sollevare le eccezioni di incompetenza successivamente al deposito della comparsa di risposta si possono applicare anche alle eccezioni di competenza arbitrale di cui all’articolo 819- ter.

 

 

Cassazione Civile sez. VI n. 7130/2015                           (Condominio – foro competente)

 

Il foro speciale esclusivo, previsto dall’articolo 23 del c.p.c. per le controversie riguardanti il condominio non rientra tra quelli inderogabili. Motivo per cui attraverso regolamento condominiale o in generale su accordo tra le parti può esser stabilito in un luogo diverso da quello ove è posto l’immobile.

 

 

Cassazione Civile sez. lavoro n. 19043/2015                  (Periodo di prova – termini)

 

Il decorso del periodo di prova fissato in un preciso arco temporale è sospeso esclusivamente per il periodo in cui la prestazione lavoativa non è stava svolta per eventi non prevedibili al momento dell’assunzione, come ad esempio la malattia, l’infortunio,la gravidanza, lo sciopero i permessi e le ferie annuali. Diversamente non rimane sospesa per quei periodi normalmente inerenti al rapporto lavorativo quali riposi e festività

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 17591/2015                     (Giurisdizione)

 

Nel caso in cui un ente pubblico corrisponda indebitamente al commissario straordinario somme di danaro non dovute a causa della nullità di una delibera per carenza di potere, in quanto trattasi di applicazione degli art. 2033 c.c. e, in subordine art. 2014 c.c., la giurisdizione appartiene al giudice ordinario.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 15367/2015                     (Famiglia – assegnazione – vendita al terzo)

 

Il terzo che ha acquistato la casa coniugale, assegnata al coniuge affidatario del figlio minorenne o maggiorenne non economicamente autosufficiente, non è legittimato, venuti meno i presupposti per l’assegnazione, a chiedere la revisione prevista dall’art. 9 della legge n. 898 del 1970, ma differentemente, può instaurare un ordinario giudizio di cognizione, chiedendo l’accertamento dell’insussistenza delle condizioni per il mantenimento del diritto personale di godimento a favore del coniuge assegnatario della casa coniugale, così conseguendo la pronuncia di inefficacia del titolo che legittima l’occupazione della casa coniugale.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 15350/2015        (Risarcimento del danno non patrimoniale)

 

Non va riconosciuto il risarcimento del danno agli eredi, qualora il danno da perdita della vita sia immediatamente successivo alle lesioni subite derivanti da fatto illecito. Questo deriva, non dalla natura personalissima del diritto leso, ma dall’assenza del soggetto a cui sia riferibile una perdita nel relativo patrimonio e quindi la contestuale mancata insorgenza del relativo diritto di credito, successivamente trasmissibile.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n.14475/2015 (Impugnazioni – ricorso per decreto ingiuntivo – ammissibilità documenti nuovi )

 

I documenti prodotti con la richiesta di decreto ingiuntivo non possono essere considerati nuovi, sicché, pur non prodotti nella fase di opposizione, ne è ammissibile l’allegazione nell’atto di appello, senza che operi il limite di cui all’art. 345, comma 3, nel testo introdotto dall’art. 52 della legge 26 novembre 1990, n. 353.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n.14268/2015          (Responsabilità magistrati – ritardi deposito documenti)

 

Il ritardo ultrannuale nel deposito dei provvedimenti da parte del magistrato è “giustificabile” solo qualora tali giustificazioni risultino proporzionate tenendo conto del carico di lavoro incombente sul magistrato, nonché dell’esistenza ed entità di eventuali impegni aggiuntivi affidati al medesimo.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n.13144/2015          (Prescrizione – compensi professionali – opponibilità alle società di tipo professionale)

 

La prescrizione presuntiva triennale del diritto ‘dei professionisti, per il compenso dell’opera prestata e per il rimborso delle spese correlative’ (art. 2956, n. 2, c.c.) si giustifica in virtù della particolare natura del rapporto di prestazione d’opera intellettuale, sicché, nel sistema previsto dal legislatore del 1942, nel quale il contratto d’opera professionale è caratterizzato dalla personalità della prestazione, non è opponibile alle società che esercitino attività di tipo professionale.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 12310/2015                     (Processo civile – modificabilità della domanda ex 183 c.c.)

 

La modificazione della domanda ammessa ex art. 183 cod. proc. civ. può riguardare anche petitum e causa petendi, solo se la domanda così modificata risulti comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e senza che, in tal modo si determini la compromissione del diritto di difesa della controparte, ovvero l’allungamento dei tempi processuali. Ne consegue l’ammissibilità della modifica, nella memoria ex art. 183 cod. proc. civ., dell’originaria domanda di esecuzione forzata in forma specifica con quella di accertamento dell’avvenuto effetto traslativo.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 4628/2015                       (Contratto preliminare di preliminare)

 

Nei contratti di vendita immobilire, qualora la fase “preliminare” del contratto sia svolta attraverso una graduazione dell’accordo sarà compito del giudice saper distinguere e dare rilevanza giuridica (o meno) alle diverse possibili fattispecie. In particolare se ci si libera dell’ipotesi in cui appare che il primo contratto è già il contratto preliminare e che il secondo è, al più, solo la sua formalizzazione per la trascrizione, restano due “sequenze” variabili che si avvicinano:

  1. A) quella delle mere puntuazioni in cui le parti hanno solo iniziato a discutere di un possibile affare e senza alcun vincolo fissano una possibile traccia di trattative. In questa ipotesi, quanto maggiore e specifico è il contenuto, tanto più ci si avvicina al preliminare.
  2. B) Quella in cui il contratto non è ancora un vero preliminare, ma una puntuazione vincolante sui profili in ordine ai quali l’accordo è irrevocabilmente raggiunto, restando da concordare secondo buona fede ulteriori punti. Si tratta di un iniziale accordo che non può configurarsi ancora come preliminare perché mancano elementi essenziali, ma che esclude che di quelli fissati si torni a discutere. In questa ipotesi man mano che si impoverisce il contenuto determinato ci si allontana dal preliminare propriamente detto.

b1) Occorre qui ulteriormente ricordare la distinzione con l’ipotesi in cui la previsione del secondo preliminare esprime soltanto che la situaizone conoscitiva delle parti non è tale da far maturare l’accordo consapevole, ma si vuole tuttavia “bloccare l’affare”, anche a rischio del risarcimento del danno negativo in caso di sopravvenuto disaccordo. Ciò che conta chiarire è che, all’interno di una gamma di situazioni che ricevono risposte diverse, quelle contrassegnate sotto la lettera b sono riconducibili a una fase sostanzialmente precontrattuale, in cui la formazione del vincolo è limitata a una parte del regolamento. La violazione di queste intese, perpetrata in una fase successiva rimettendo in discussione questi obblighi in itinere che erano già determinati, da luogo a responsabilità contrattuale da inadempimento di un’obbligazione specifica sorta nel corso della formazione del contratto, riconducibile alla terza delle categorie considerate nell’art. 1173 c.c., cioè alle obbligazioni derivanti da ogni fatto o atto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico.”.

 

Cassazione Civile S.S. U.U. n. 12307/2015         (Successioni – onere della prova – disconoscimento testamento olografo)

 

“La parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo, grava sulla parte stessa”.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. 11377/2015  (Processo civile – falsus procurator)

 

In caso di contratto concluso da falsus procurator, la deducibilità in giudizio costituisce una mera difesa poiché l’esistenza del potere rappresentativo in capo a chi non aveva la procura integra un elemento costitutivo della pretesa fatta valere dal terzo contraente, motivo per cui non sarà soggetta alle preclusioni di cui agli artt. 167 e 345 c. p. c., può essere dedotta dalla parte interessata e può essere rilevata d’ufficio dal giudice.

 

 

Cassazione Civile S.S. U.U. 4628/2015    (Contratto preliminare – ammissibilità preliminare di prelimiare.

 

La stipulazione di un contratto preliminare di preliminare, ossia di un accordo che preveda anche esclusivamente effetti obbligatori è valida ed efficace, con esclusione dell’esecuzione in forma specifica in caso di inadempimento, qualora sia configurabile l’interesse delle parti ad una formazione progressiva del contratto fondata su una differenziazione di contenuti negoziali. L’eventuale violazione ne costituisce fonte di responsabilità contrattuale da inadempimento di una obbligazione specifica sorta nella la formazione del contratto.

 

 

Cassazione Civile sez. lavoro n. 10955/2015      (lavoro subordinato – controllo dipendenti – creazione falso profilo facebook)

 

La creazione, di un falso profilo facebook, a fini di controllo sull’attività del lavoratore, non rientra nella portata del divieto di cui all’art. 4 dello Statuto dei lavoratori, trattandosi di controllo difensivo, volto alla tutela dei beni aziendali, non suscettibile di violare gli obblighi di buona fede e correttezza in quanto mera modalità di accertamento dell’illecito comportamento del dipendente.

 

 

Cassazione Civile Sez. lavoro n. 16662/2015     (Licenziamento – reintegra)

 

Secondo quanto disposto dall’art. 1, comma 48, legge 29 giugno 2012 n. 92, le domande diverse da quella riguardante la reintegra nel posto di lavoro, devono basarsi su “fatti costitutivi” identici a quelli fondanti la richiesta nel giudizio di tutela reale. E’ improponibile la domanda di riassunzione del prestatore di lavoro ai sensi dell’art. 8 della 1egge 15 luglio 1966 n 604, spiegata in via subordinata all’applicazione dell’art. 18 1egge 20 maggio 1970 n. 300, in virtù della diversità dei rispettivi fatti costitutivi.

 

 

Cassazione Civile Sez. lavoro n. 16265/2015 (Licenziamento – irretroattività norme sanzionatorie)

 

Ai sensi del combinato disposto dei commi 47 e 67 dell’art.1 della legge 28 giugno 2012 n. 92, nei giudizi aventi ad oggetto licenziamenti disciplinari, la legge regolatrice dell’attività sanzionatoria va individuata facendo riferimento soltanto alla fattispecie negoziale del licenziamento. Esula da qualunque rilevanza sia il fatto generatore del rapporto sia la contestazione degli addebiti. Il sistema sanzionatorio disciplinato dal comma 42 dell’ art. 1 della legge n. 92 del 2012 va applicato esclusivamente licenziamenti comunicati prima della data di entrata in vigore della nuova disciplina.

 

 

Cassazione Civile Sez. tributaria n. 17815 /2015                     ( Iva sulle importazioni )

 

Secondo quanto previsto in ambito comunitario dalla sentenza della Corte di Giustizia del 17 luglio 2014 in C-272/2013, con riguardo all’iva per le importazioni, la normativa nazionale può subordinare la concessione dell’esenzione alla condizione che le merci importate e destinate ad un deposito fiscale vi siano fisicamente introdotte, ma non può imporre il pagamento dell’imposta ove la medesima sia già stata regolarizzata nell’ambito del meccanismo dell’inversione contabile.

 

 

Cassazione Civile Sez. tributaria n. 11236 /2015                     (Presentazione telematica modello unico)

 

La tempestività della presentazione telematica del Modello Unico ad opera di professionista a ciò incaricato, e che si sia assunto il relativo impegno, non può essere provata, ai sensi dell’art. 3, del d.P.R. n. 322 del 1998, a mezzo di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dall’intermediario, la quale non possiede i requisiti di forma e sostanza previsti per la documentazione che il professionista è tenuto a rilasciare al contribuente.

Redazione

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