Il Consiglio di Stato, in un parere interlocutorio in attesa di quello definitivo, boccia il canone Rai in bolletta.
Ad avviso del Consiglio di Stato, in primo luogo, il decreto ministeriale redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico, non offre una definizione puntuale di apparecchio tv, in considerazione del fatto che in commercio sono ormai disponibili molti device per la ricezione dei programmi. Ad avviso dei giudici andrebbe specificato che si tratta di apparecchi in grado di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare direttamente o tramite decoder.
Altra segnalazione è che il decreto non precisa che il canone va versato una sola volta anche se si possiede più di un televisore. Altra questione sollevata dal Consiglio di Stato attiene alla privacy, in quanto vi sono vari enti coinvolti ma il decreto non dispone nulla sul rispetto della privacy dei dati anagrafici dei contribuenti.
Inoltre i giudici lamentano il fatto che il ministero dell’Economia non ha dato un formale via libera al provvedimento, attraverso il meccanismo del “concerto”.
Alla luce di tale parere, sicuramente slitterà la scadenza per la presentazione della dichiarazione di esenzione sia via Internet che tramite raccomandata.
Ricordiamo infine che la prima rata di 60 euro è prevista per il mese di luglio.
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