Codice appalti: pubblicati i compensi del Collegio arbitrale

Pubblicati nella Gazzetta ufficiale due distinti decreti relativi al nuovo Codice degli Appalti, nel dettaglio, la ”Determinazione dei limiti dei compensi del Collegio arbitrale” e ”Determinazione della tariffa di iscrizione all’albo dei componenti delle commissioni giudicatrici e relativi compensi”

Determinazione dei limiti dei compensi del Collegio arbitrale

 

Il primo decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, pubblicato in Gazzetta il 16 Aprile 2018 – Decreto 31 Gennaio 2018, stabilisce i limiti per la determinazione del compenso degli arbitri che compongono il collegio arbitrale, ai sensi dell’articolo 209, comma 16 del Nuovo Codice dei Contratti pubblici, secondo cui ”Il compenso per il collegio arbitrale, comprensivo dell’eventuale compenso per il segretario, non puo’ comunque superare l’importo di 100.000 euro e che sono comunque vietati incrementi dei compensi massimi legati alla particolare complessita’ delle questioni trattate, alle specifiche competenze utilizzate e all’effettivo lavoro svolto.” 

 

Il decreto in questione stabilisce quindi che il compenso spettante al collegio arbitrale, comprensivo del compenso del segretario nel caso di nomina, non puo’ superare i limiti della tabella di cui all’allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto, fissati in ragione del valore della controversia deferita in arbitrato, e che e’ ripartito tra i componenti e il segretario, se nominato, del collegio secondo i criteri citati all’art. 1 di suddetto decreto e contiene la tabella per i compensi.

 

Il ricorso all’arbitrato consente la risoluzione di controversie, nell’ambito degli appalti pubblici, in modo alternativo rispetto ai classici rimedi giurisdizionali.

 

Il D.lgs. 50/2016 prevede, nello specifico, il ricorso ad arbitri per “le controversie su diritti soggettivi, derivanti dall’esecuzione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture, concorsi di progettazione e di idee, comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimento dell’accordo bonario”. L’arbitrato si applica, inoltre, anche alle controversie relative a concessioni e appalti pubblici di opere, servizi e forniture in cui sia parte una società a partecipazione pubblica ovvero una società controllata o collegata a una società a partecipazione pubblica, o che comunque abbiano ad oggetto opere o forniture finanziate con risorse a carico dei bilanci pubblici.

 

Il presente decreto entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

 

 

Ripostiamo di seguito, una copia dell’allegato A, presente nel decreto.

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|Valore della controversia|              Compenso minimo |                    Compenso massimo |
+=========================+=================+=================+
|1. da 0 pari a € 500.000 |                      €5.000 |                                           €20.000 |
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| 2. da € 500.001 a € | | |
| 2.500.000 |                                          €20.000 |                                          €35.000 |
+————————-+                   ——————-                                —————–
| 3. da € 2.500.001 a € | | |
| 10.000.000 |                                        €35.000 |                                          €60.000 |
+————————-+                   —————–                                    —————–
| 4. da € 10.000.001 a € | | |
| 30.000.000 |                                       €60.000 |                                           €75.000 |
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| 5. da € 30.000.001 > |                        €75.000 |                                           €100.000 |
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Redazione

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