Il comunicato del Governo
Su proposta del Presidente Amato, e dei Ministri per la Funzione Pubblica, Bassanini, della Giustizia, Fassino, e dell’Interno, Bianco, è stato approvato, il 18 ottobre 2000:
– un regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile.
Il nuovo ordinamento sostituisce interamente quello attualmente in vigore (regio decreto n. 1238 del 1939), introducendo importanti semplificazioni per i cittadini e per le stesse amministrazioni in una materia importante e delicata, che tocca la vita del cittadino di fronte ad eventi fondamentali come la nascita, il matrimonio e la morte.
Si segnalano alcune delle principali novità, che completano quelle già introdotte con la legge n. 127 del 1997 e con le nuove norme in materia di documentazione amministrativa contenute nel D.P.R. n. 403 del 1998:
– verrà superata l’arcaica gestione cartacea dei registri dello stato civile e, a regime, vi sarà un unico archivio informatico presso ciascun comune (oggi vi sono 4 registri, per nascita, matrimonio, cittadinanza e morte) nel quale saranno registrati e conservati tutti gli atti formati nel comune o, comunque, relativi a soggetti residenti nello stesso. L’informatizzazione degli archivi dello stato civile avrà positivi effetti di semplificazione sia per i cittadini che per le amministrazioni. Basti pensare che oggi gli estratti degli atti dello stato civile molto spesso non sono rilasciati a vista e, nel caso in cui occorrano (ad es. per un notaio o per una banca), il cittadino è costretto a recarsi due volte in Comune e ad attendere diversi giorni per ottenerli. Con l’entrata in funzione dell’archivio informatico comunale finiranno i disagi e le peregrinazioni per i cittadini che sono nati o si sono sposati in un Comune diverso da quello in cui sono residenti e che oggi sono costretti a recarsi nel Comune in cui sono nati per ottenere una semplice certificazione o un estratto. In questi casi basterà rivolgersi al Comune di residenza. E’ stata, inoltre, eliminata l’autorizzazione della Procura della Repubblica per ottenere le copie integrali degli atti dello stato civile;
– per sposarsi (e cioè per richiedere le pubblicazioni per il matrimonio) non è più necessario presentare certificati, poiché è l’ufficiale dello stato civile a procurarsi direttamente tutta la documentazione necessaria. Il D.P.R. n. 403 del 1998 in materia di documentazione amministrativa aveva già previsto che le pubbliche amministrazioni acquisissero esclusivamente d’ufficio gli estratti degli atti dello stato civile;
– la vigilanza sullo stato civile passa dal Ministero della Giustizia al Ministero dell’Interno e verrà esercitata dai prefetti;
– per un Comune sarà più semplice istituire un ufficio dello stato civile poiché sarà sufficiente una delibera della Giunta comunale in luogo del decreto del Ministro della Giustizia necessario fino ad oggi. Sono stati infine previsti appositi corsi di formazione per gli ufficiali dello stato civile.
Entro un anno dalla data di entrata in vigore del regolamento saranno emanate le regole tecniche per la tenuta dell’archivio informatico comunale e verrà istituito un centro nazionale di raccolta dei supporti informatici contenente i dati registrati negli archivi informatici comunali per assicurarne la conservazione in caso di eventi dannosi o calamitosi.
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