Il Garante per la protezione dei dati personali, in un comunicato stampa del 24 gennaio 2002, annuncia l’apertura di un procedimento per verificare che eventuali accordi sottoscritti tra gestori di telefonia mobile ed enti locali non violino la normativa sulla privacy.
Il Garante, pur ammettendo che “tali iniziative possono rispondere a finalità di pubblico interesse legate a particolari situazioni di emergenza”, precisa appunto che esse debbano comunque svilupparsi “entro i limiti previsti dalla normativa a tutela della privacy e di altri diritti di utenti e abbonati”.
Qui di seguito il testo integrale del comunicato:
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Garante per la protezione dei dati personali
Comunicato stampa del 24 gennaio 2002
SMS SOLO NEL RISPETTO DELLA PRIVACY
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, anche in riferimento a notizie di stampa relative ad accordi o convenzioni che sarebbero stati o sono in procinto di essere sottoscritti tra enti locali e gestori di telefonia mobile, allo scopo di utilizzare gli Sms (brevi messaggi di testo inviati via cellulare) per fini di pubblica utilità, rende noto che è in corso un procedimento di verifica che sarà definito in tempi brevi.
Nell’ambito del procedimento, il Garante ha in particolare chiesto alla Regione Lombardia e a gestori di telefonia mobile di far conoscere tutti gli elementi necessari per una piena valutazione di un progetto che sarebbe stato avviato nella Regione.
Consapevole che tali iniziative possono rispondere a finalità di pubblico interesse legate a particolari situazioni di emergenza (limitazioni alla circolazione degli autoveicoli, eventi atmosferici, circolazione dei mezzi pubblici etc.), il Garante sottolinea comunque la necessità che esse avvengano solo entro i limiti previsti dalla normativa a tutela della privacy e di altri diritti di utenti e abbonati.
Ciò anche a fini di rispetto della forte sensibilità dimostrata dai cittadini, i quali hanno più volte sollevato dinanzi al Garante il problema dell’invasione della loro sfera privata tramite Sms.
Nelle more della conclusione del procedimento, il Garante ha chiesto agli enti locali e ai gestori di astenersi da ogni invio di messaggi in contrasto con il quadro normativo in materia di privacy.