Le decisioni del Governo

Consiglio dei Ministri dell’11 gennaio 2002

Approvate le modifiche al Codice della Strada

In sintesi:

Patente a punti; certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori per i minorenni che abbiano compiuto il 14mo anno d’età; possibilità di elevare in autostrada il limite della velocità a 150km/h se le condizioni di tracciato e di traffico lo permettono; la targa automobilistica personalizzata. Il decreto entra in vigore l’1 gennaio 2003.

Il Comunicato.

E’ stato approvato un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del codice della strada, che rappresenta il risultato del lavoro svolto dall’apposita Commissione interministeriale, costituita presso il Ministero proponente, per la revisione della disciplina del codice della strada e l’armonizzazione con la normativa comunque rilevante in materia di motorizzazione e di circolazione stradale.

Il Consiglio ha approvato un testo più contenuto (82 articoli) che risponde all’esigenza, emersa in sede di riunioni di coordinamento, di un approfondimento dei particolari profili problematici indotti dalla sopravvenuta modifica del titolo V della Costituzione, che ha mutato profondamente la dislocazione delle competenze legislative, regolamentari e amministrative tra i vari livelli di governo, che potrebbero incidere in misura sostanziale sull’impianto del codice della strada. Inoltre, alla stregua del vigente articolo 117 della Costituzione, anche alcuni dei criteri di delega previsti dalla legge n. 85 del 2001 presentano aspetti di dubbia compatibilità costituzionale.

Tali preminenti valutazioni hanno indotto il Governo a rivedere l’impostazione del disegno riformatore, improntando l’opera del legislatore delegato al rispetto dei principali criteri direttivi.

Contestualmente, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge che, oltre a contenere un ampliamento del termine fissato dalla legge di delega n. 85 del 2001, consente al Governo di riprendere il percorso riformatore, ancorando il potere conferito al rispetto del fondamentale criterio direttivo dell’adeguamento all’ordinamento costituzionale.

Nel merito del decreto legislativo, rispetto al testo elaborato dalla Commissione, sono state espunte le norme interferenti con il regime delle competenze regionali e degli enti locali, le norme di revisione della vigente disciplina sull’accertamento delle violazioni amministrative, dei procedimenti sanzionatori e dell’apparato sanzionatorio, in quanto non sorrette da precisi criteri direttivi, le norme caratterizzate da profili problematici ancora non risolti e quindi richiedenti un maggiore approfondimento, nonché le numerose norme modificative che, per le loro caratteristiche tecniche e di dettaglio, costituiranno oggetto di successiva delegificazione.

Tra le novità di maggior rilievo per gli utenti, vanno segnalate:

– la revisione della disciplina della patente di guida con l’introduzione della "patente a punti";

– l’introduzione del certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori da parte dei minorenni che abbiano compiuto i 14 anni;

– la possibilità per i maggiorenni di condurre un passeggero purchè il ciclomotore sia omologato per il trasporto di due persone;

– la riforma della disciplina sulle revisioni dei veicoli, tenendo conto del sopravvenuto regime autorizzatorio per l’esercizio dell’attività da parte delle officine private, con la possibilità per le officine autorizzate di effettuare le revisioni periodiche dei veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate;

– il rilascio per via telematica delle certificazioni delle revisioni da parte delle imprese autorizzate;

– la possibilità per gli enti proprietari o concessionari delle strade di elevare fino a 150 km/h il limite di velocità sulle autostrade a tre corsie e corsia di emergenza per ogni direzione di marcia, sulla base di particolari caratteristiche del tracciato e sempre che lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti e i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio;

– lo snellimento delle procedure per lo svolgimento di raduni e gare dei veicoli di interesse storico e collezionistico;

– la definizione dell’obbligo da parte degli enti proprietari di strade di trasmettere, a titolo gratuito (in ragione della finalità sociale di tutela della sicurezza stradale) tutte le informazioni disponibili al Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla sicurezza stradale, che provvederà alla loro tempestiva diffusione diretta o attraverso altri organi;

– la possibilità di ottenere una targa personalizzata scegliendo la combinazione alfa-numerica.

Il decreto sarà sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari ed entrerà in vigore il 1° gennaio 2003.

Redazione

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