Un’indagine dell’Autorità Garante del Regno Unito

Garante per la protezione dei dati personali

Newsletter 28 gennaio – 3 febbraio 2002

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali del Regno Unito, che dallo scorso anno ha assunto la denominazione di Information Commissioner, ha avviato una ricerca che intende verificare il grado di rispetto della normativa in materia di privacy da parte dei siti Web del Regno Unito.

L’indagine è stata commissionata all’Institute of Science and Technology dell’Università di Manchester (UMIST), che condurrà le ricerche in modo indipendente sulla base delle indicazioni e delle linee-guida concordate con l’autorità.

Si tratta del primo studio del genere intrapreso dall’autorità inglese, anche se non è il primo ad avere esaminato le attività on-line nell’ottica del rispetto della privacy. Tuttavia, l’obiettivo di questa indagine è di andare oltre una semplice verifica formale, utilizzando invece tutta una serie di strumenti (interviste con i responsabili, colloqui telefonici, navigazione e utilizzazione “in incognito” dei servizi offerti) che forniscano informazioni più precise e “reali” sul grado di rispetto della legge (che è stata approvata nel 1998, recependo la direttiva europea in materia, ed è entrata in vigore il 1 marzo 2000).

Inoltre, lo studio intende individuare i settori nei quali sono necessari interventi che favoriscano l’osservanza della legge, vuole sensibilizzare gli operatori del Web e gli utenti e fornire indicazioni per interventi legislativi futuri. I siti web presi in esame sono circa 130, e spaziano dal settore pubblico a quello privato, da quelli commerciali a quelli no-profit. I risultati dello studio sono attesi per il mese di maggio 2002.

Per favorire la collaborazione dei soggetti interessati, l’autorità inglese ha chiarito che in nessun caso l’UMIST fornirà informazioni sull’identità dei soggetti contattati; pertanto, in nessun caso il fatto di essere stati inseriti nello studio potrà comportare conseguenze in termini di sanzioni o accertamenti.

L’obiettivo primario dell’autorità, viene infatti sottolineato, è fare il punto sul rispetto della legge nel Regno Unito per migliorare l’efficacia degli interventi futuri finalizzati a promuovere il rispetto delle norme sulla protezione dei dati. I siti web inglesi avevano tempo fino al 24 ottobre 2001 per mettersi in regola con le disposizioni della nuova legge in materia.

[articolo tratto dal sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali: http://www.garanteprivacy.it]

Redazione

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