L’11 marzo ha preso servizio il più potente supercomputer al mondo (almeno così sostiene NEC, la casa produttrice) che ha la capacità di 20 teraflops (1 teraflops euqivale alla capacità di eseguire 1000 miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo) che sarà impiegato per simulare e studiare i problemi ambientali della terra.
Infatti verrà creata una simulazione della Terra su ci verrano svolte simulazioni, soprattutto climatiche, sfruttando i dati raccolti dai satelliti artificiali in orbita.
Si potrà per la prima volta avere una simulazione accurata per analizzare i fenomeni che hanno interessato il pianeta negli ultimi anni, come l’effetto serra e il conseguente innnalzamento della temperatura terrestre, l’inquinamento, i fenomeni metereologici, nonchè si potranno comprendere meglio fenomeni come i terromoti e la deriva dei continenti.
Il supercomputer Earth Simulator è costituito da 640 nodi ognuno costituito da 8 CPU vettoriali (5120 processori in tutto) ed ha una potenza quasi doppia rispetto all’ASCI White di IBM che era fino ad oggi considerato il più veloce; occupa una superficie di più di 3200 metri quadri presso l’istituto Yokohama per le Scienze Terrestri in Giappone.