Tutti coloro che utilizzano internet da almeno tre anni hanno sicuramento sentito parlare di "Melissa", un worm che alla fine del 1999 ha mostrato i gravi bug di alcuni comuni software.
David L. Smith, l’ex ingegnere di AT&T, il creatore di "Melissa" è stato condannato a 20 mesi di carcere e 5 mila dollari di multa. Inoltre dopo il carcere, non potrà avvicinarsi ad un computer collegato ad internet o a qualsiasi rete informatica per almeno tre anni. Infine potrebbe dover subire ulteriori sanzioni in un processo parallelo per i danni causati dal suo worm.
Le leggi federali americane prevedono condanne fino a 5 anni di carcere, ma Smith ha usufruito di una riduzione grazie alla collaborazione riconosciutagli dalla polizia dopo l’arresto. Secondo alcune indiscrezioni Smith avrebbe agevolato l’identificazione di alcuni virus writer, ovvero coloro che sviluppano virus informatici.
Questa, negli USA, è la prima condanna al carcere per un creatore di virus. La sentenza, dunque, vuole dunque essere un "deterrente" per tutti i virus writer, ma è anche un’ulteriore conferma del fatto che le autorità statunitensi pretendono una condanna per coloro che minano la rete, che fa ormai parte a tutti gli effetti dell’economia americana.