Durante il vertice di Plaermo che si è concluso sabato il colonnello Umberto Rapetto del Gruppo Anticrimine Tecnologico (GAT) della Guardia di Finanza ha proposto la creazione di una super-procura in grado di coordinare i gruppi di vigilanza e repressione dei crimini informatici in Italia.
"Se oggi utilizzo un software per violare una rete di hacker – ha dichiarato il colonnello Rapetto all’ANSA – commetto un reato. Per tanti anni abbiamo vissuto con l’incubo del nucleare, oggi si temono gli attacchi con armi batteriologiche, il vero pericolo invece arriva dal crimine cybernetico".
A chiedere la creazione di organismi di coordinamento nazionali e internazionali sono stati diversi partecipanti alla conferenza palermitana che hanno messo in luce la difficoltà di operare sui crimini commessi attraverso un mezzo, internet, per sua stessa natura sovranazionale e che quindi richiede di gestire i controlli utilizzando ordinamenti diversi in paesi diversi.