Protocollo d’intesa tra il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e l’ANCI

Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ed il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,
Leonardo Dominici, hanno sottoscritto a Roma, il 19 dicembre 2002, un protocollo d’intesa per lo sviluppo e l’attuazione di

strategie comuni nel processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione italiana e per la promozione, a livello locale,

della Società dell’Informazione.

Il testo dell’accordo prevede la collaborazione su una serie di argomenti ritenuti strategici: tra questi si segnala la creazione dello

“Sportello elettronico per le imprese”, che dovrà essere il punto d’incontro tra i processi innovativi già in corso (lo sportello unico

per le attivita’ produttive, il Portale nazionale per le imprese, i servizi previsti dai progetti di e-Government in via di realizzazione).

Tra gli ambiti di collaborazione per la promozione della “Società dell’Informazione”, verrano, tra l’altro, affrontati il tema degli

strumenti di accesso alla rete per gli utilizzatori dei servizi (con particolare riguardo alla Carta Nazionale dei Servizi), lo sviluppo

di servizi avanzati per la mobilità nelle grandi aree metropolitane, ed il tema dell'”inclusione sociale”, che riguarda i servizi per gli

anziani, per i disabili, per gli abitanti dei centri minori.

Tra gli obiettivi del Protocollo, inoltre, lo sviluppo dell’e-learning per il personale comunale, del telelavoro e della diffusione di

infrastrutture a banda larga nei territori comunali.

La struttura chiamata a dare attuazione al Protocollo d’intesa è la Commissione permanente per l’innovazione e le tecnologie nei

Comuni. La Commissione è costituita da un Comitato strategico, che determina gli indirizzi e ne verifica l’attuazione, e da un

Comitato tecnico che agisce a livello operativo.

La firma del protocollo, è un ulteriore passo nella realizzazione di quella “visione condivisa” nello sviluppo dell’e-Government

che il Ministro Stanca auspica per le future collaborazioni tra Governo, Regioni, Enti locali. Il Ministro aveva già proposto tale “visione condivisa” alle Regioni solo pochi giorni prima, il 28 novembre, nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, individuandone i punti strategici: il sistema pubblico di connettività; i portali locali e nazionali come punti di accesso per l’erogazione dei servizi in rete al cittadino; la sicurezza dei servizi pubblici on line; lo sviluppo di “modelli per l’interoperabilità” come, ad esempio, il Sistema Informativo del Lavoro, in grado di garantire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale.

“Le Regioni e gli Enti locali – ha detto Stanca – sono attori fondamentali per la realizzazione del piano, rappresentando la

massima espressione del decentramento amministrativo, il punto di contatto tra Pubblica Amministrazione e il cittadino”.

Qui di seguito il testo del Protocollo tra ANCI e Min. per l’Innovazione.


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Protocollo di Intesa tra il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani

Il Ministro per l’innovazione e le tecnologie, e il Presidente dell’ANCI

VISTO il DPCM 9 agosto 2001 di delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di innovazione e

tecnologie al Ministro senza portafoglio dott. Lucio Stanca;

VISTE le Linee guida del Governo per lo sviluppo della Società dell’Informazione;

VISTO il primo rapporto della Task Force sulla Larga Banda;

PRESO ATTO che l’informatizzazione della Pubblica amministrazione rappresenta un obiettivo prioritario per l’Unione europea;

CONSIDERATA la riunione della Conferenza unificata del 22 novembre 2001, in cui il Ministro per l’innovazione e le

tecnologie ha svolto una comunicazione per la costituzione di “tavoli di lavoro” con i rappresentanti di Regioni, UPI, ANCI e

UNCEM, in ordine alla definizione dei principali progetti di innovazione per una strategia per lo sviluppo della Società per

l’informazione, sulla quale vi è stato un accordo dei rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie locali;

CONSIDERATO che uno dei principali obiettivi del Governo è la modernizzazione della Pubblica amministrazione nell’offerta di

servizi ai cittadini ed alle imprese mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

CONSIDERATA la rilevanza dei compiti che la Costituzione attribuisce ai Comuni relativamente alle funzioni amministrative e

all’organizzazione dell’esercizio delle stesse;

CONSIDERATO che i Comuni sono soggetti fondamentali nel processo di sviluppo della Società dell’informazione a livello

territoriale e front-end naturali nel rapporto tra la Pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese;

RITENUTO che è opportuno definire e attivare strategie condivise per la realizzazione di investimenti infrastrutturali nei Comuni

italiani, per l’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici da erogarsi attraverso reti telematiche e per la definizione di politiche

di investimento coordinate, anche in funzione dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei finanziamenti messi a disposizione dallo Stato e

dall’Unione europea, nonché al fine di realizzare economie di spesa nell’interesse dei cittadini e delle imprese;

convengono quanto segue:

Art. 1

Obiettivi

Gli obiettivi del presente protocollo d’intesa sono:

a) la partecipazione dei Comuni all’attuazione delle Linee guida del Governo per lo sviluppo della Società dell’Informazione;

b) l’individuazione e la promozione di iniziative, modalità e regole tecnico-organizzative nell’offerta di nuovi servizi pubblici,
che rispondano alle esigenze dei cittadini e delle imprese, nel rispetto dei principi di efficienza, di sicurezza e riservatezza;

c) la promozione di forme e modalità organizzative nell’offerta di servizi pubblici on line il più possibile standardizzati e tra

loro interoperabili;

d) la definizione di strategie per l’utilizzo delle nuove tecnologie come strumento di promozione e sviluppo del territorio e per i

servizi alle piccole e medie imprese;

e) la promozione e sviluppo dello Sportello Unico per le Attività Produttive;

f) la promozione e lo sviluppo degli strumenti per l’accesso alla rete degli utilizzatori dei servizi on-line, con particolare

riguardo alla diffusione della Carta Nazionale dei Servizi ed alla definizione delle sue specifiche tecniche d’intesa con il Ministro

dell’interno;

g) la promozione di politiche di gestione del territorio volte a consentire la diffusione ottimizzata di infrastrutture a larga banda

nei Comuni italiani;

h) la promozione della partecipazione dei Comuni alle iniziative europee del VI Programma quadro e agli altri programmi di

finanziamento europeo;

i) la promozione e lo sviluppo del telelavoro sia nelle pubbliche amministrazioni sia come infrastruttura al servizio di cittadini

e imprese;

j) la promozione della partecipazione delle strutture regionali dell’ANCI alla costituzione dei Centri di competenza regionali

sull’e-Government;

k) la promozione di forme di cooperazione tra i Comuni italiani ed i Paesi in via di sviluppo nel campo dell’e-Government;

l) il sostegno alla nascita di iniziative locali volte a realizzare centri di servizio in collaborazione tra più Comuni, con

particolare riguardo alla promozione delle aggregazioni tra i piccoli Comuni;

m) la definizione delle caratteristiche del portale nazionale Italia.gov.it per la parte relativa ai servizi dei Comuni;

n) il sostegno ad iniziative volte alla formazione dei dipendenti comunali attraverso le nuove tecnologie (e-Learning);

o) la promozione di metodologie e linee guida organizzative per la rilevazione della customer satisfaction nei Comuni.

Art. 2

Commissione permanente per l’innovazione e le tecnologie nei Comuni

Per conseguire gli obiettivi di cui al precedente articolo 1 è istituita la “Commissione permanente per l’innovazione e le tecnologie

nei Comuni”. Essa ha il compito di assicurare la cooperazione tra i Comuni e le strutture di cui si avvale il Ministro per

l’Innovazione e le tecnologie, di seguito denominato Ministro, relativamente agli obiettivi descritti all’articolo 1.

La Commissione di cui al comma 1 riferisce della propria attività attraverso la presentazione periodica al Ministro e al Presidente

dell’ANCI di una relazione sullo stato dei lavori, sulle iniziative intraprese e sulle proposte in merito agli obiettivi descritti

nell’articolo 1, in particolare la Commissione presenta al Ministro e al Presidente dell’ANCI proposte da sottoporre alla

Conferenza Stato-città ed autonomie locali e alla Conferenza unificata in merito alle politiche dell’innovazione da adottare.

Alla Commissione potranno partecipare rappresentanti del Ministero dell’interno e del Dipartimento della Funzione pubblica per

tematiche di loro competenza.

Art. 3

Regole di funzionamento

La Commissione è costituita da un Comitato strategico che determina gli indirizzi e ne verifica l’attuazione e da un Comitato

tecnico che agisce a livello operativo.

Il Comitato strategico si riunisce con cadenza semestrale e ne fanno parte il Ministro, che lo presiede, il Presidente o suo

delegato e non più di 20 sindaci o assessori individuati dall’ANCI in rappresentanza dei coordinamenti di e-Government delle

ANCI regionali.

Il Comitato tecnico si riunisce di regola mensilmente ed è presieduto da un dirigente designato dal Ministro ed è altresì composto da non più di 22 esperti designati dall’ANCI come espressione dei Coordinamenti di e-government dell’ANCI nazionale e delle ANCI regionali anche in rappresentanza delle diverse tipologie dei comuni. Il programma dei lavori del Comitato tecnico viene approvato nella prima riunione utile del Comitato stesso e rinnovato con cadenza trimestrale.

Il Comitato tecnico può, al fine di approfondire temi e problematiche specifiche, organizzarsi in gruppi di lavoro a cui possono di volta in volta essere chiamati a collaborare esperti nelle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione e rappresentanti delle Pubbliche Amministrazioni e della Commissione europea.

Le funzioni di supporto e segreteria del Comitato strategico e del Comitato tecnico sono garantite dalle strutture di cui si avvale il Ministro.

Roma, 19 dicembre 2002

Redazione

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