Si è svolta al Viminale la presentazione delle convenzioni sottoscritte tra il Ministero dell’Interno e i 56 Sindaci dei comuni ammessi alla seconda fase di sperimentazione del progetto carta d’identità elettronica, alla presenza del Ministro Pisanu, del Sottosegretario all’Interno Antonio D’Alì e del Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (A.N.C.I.) Domenici.
Con la convenzione, il Ministero dell’Interno si impegna a sostenere i comuni coofinanziando i 56 progetti (che comprendono oltre 325 servizi on line) per un importo pari a 18 milioni di Euro, al fine di testare l’emissione delle carte e sperimentare i servizi erogati dalla P.A. ai cittadini ed alle imprese attraverso la C.I.E. stessa. Tutto ciò mediante le metodologie della finanza di progetto, fino ad oggi applicata solo al settore dei lavori pubblici e non a quello dei servizi.
Ciascun comune s’impegna a conseguire, nell’ambito di dette attività, la realizzazione della piattaforma dei servizi, inclusi i servizi che presuppongono sistemi di pagamento, nonchè il rilascio gratuito della C.I.E. all’intera popolazione residente nei comuni scelti con età superiore ai 15 anni.
L’obiettivo di questa seconda fase è quello di creare un modello – si legge nel comunicato stampa del Ministro dell’Interno – che permetta di poter proggettare la terza fase, avente ad oggetto la messa a regime della C.I.E. in tutti i comuni italiani. Sempre in prospettiva della terza fase, la Carta d’Identità Elettronica costituisce, inoltre, un modello per la realizzazione del permesso di soggiorno elettronico, che richiederà il coinvolgimento dei comuni per la sua distribuzione ed attivazione.
Il Sindaco di Mantova, la città capofila dei comuni ammessi alla sperimentazione della C.I.E., ha manifestato la sua fiducia di arrivare al 94% dei servizi on line entro 24 mesi.