Riportiamo, dal libro "Lo studio legale on line", Simone 2003:
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PREFAZIONE
di Francesco Brugaletta (*)
Siamo tutti manager e, per dirla con Mark Breier e Armin A. Brott autori di “Internet Manager Net”, ormai siamo tutti “internet manager”.
Chi resta fuori dalla connessione globale, rimane tagliato fuori dalla maggior parte dei servizi della new society.
Questa considerazione vale anche per il mondo del diritto e per i giuristi, siano essi magistrati e/o avvocati e/o appartenenti ad altre professioni.
Quando nel dicembre 1996 abbiamo fondato “diritto & diritti” all’indirizzo Internet www.diritto.it, abbiamo scritto: "Globalizzazione, convergenza tra media, connessione in rete, tutto cambia; nell’informazione, nelle professioni, nelle relazioni interpersonali, financo nel modo di pensare. L’informazione giuridica oggi, usando internet, può divenire globale, totale e mondiale, rapida e efficace; esperta nell’uso di tempo reale, multimedialità e interattivà."
Abbiamo avuto ragione: l’innovazione tecnologica non ha alternative se si vuole creare un diritto facilmente conoscibile e una giustizia efficiente; non si tratta più di creare strumenti tecnologici di aiuto (di servizio) alla attività che puo’ essere svolta anche senza; si tratta di utilizzare un nuovo strumento (quello informatico) che sostituisce integralmente lo strumento tradizionale che è la carta.
Messa la questione in questi termini , appena si andrà a regime con il processo telematico, non ci saranno altre vie possibili che quella informatica e telematica.
La via informatica determinerà necessariamente la reingegnerizzazione del modo di lavorare in tutti i settori, nessuno escluso.
Nella Giustizia reingegnerizzata nessun ruolo corrisponderà a quelli del precedente periodo "cartaceo".
Il funzionamento a regime dei siti web delle Pubbliche amministrazioni e dei Tribunali (si veda ad esempio il sito istituzionale www.giustizia-amministrativa.it) significa informazione circolare, completa e in tempo reale in relazione a tutte le sentenze della magistratura e a tutti gli atti dei pubblici poteri realizzando così una conoscenza che nessun organo di informazione e nessuna banca dati tradizionale avrebbero mai potuto realizzare.
Caselle postali elettroniche e intranet abitueranno ancora di più tutti i giuristi a essere interconnessi e a utilizzare la Rete full time.
La Rete rappresenterà il completamento della rivoluzione iniziata con il PC ; l’interconnessione globale di magistrati, avvocati e apparati giudiziari metterà in moto meccanismi innovativi ancora impensabili.
La Rete consentirà il lavoro anche in modalità wireless (cioè senza necessità di collegamento telefonico) e i dispositivi di collegamento alla Rete che per adesso individuiamo con oggetti ben definiti e separati da noi (il PC, il cellulare), saranno sempre più integrati in tutti gli strumenti domestici che ci circondano (frigorifero, casa, etc.) e nell’abbigliamento (giacche, anelli etc.).
Chip intelligenti (“embedded intelligence”) saranno sparsi dappertutto e svolgeranno automaticamente molte funzioni e attività.
Tutto sarà interconnesso e l’interconnessione determinerà una efficienza mai vista prima.
Il rilievo incredibile dell’introduzione dell’I.T. è dato dal fatto che , una volta fatta questa scelta strategica, le implementazioni successive potranno procedere con risultati ancora più incredibili e con la velocità del pensiero.
I siti della Pubblica amministrazione e dei Tribunali, dopo la prima fase di cui sopra ho parlato, potranno elaborare forme di sviluppo e interazione sempre più sofisticate. Ad esempio: possibilità di comunicare un allarme nella casella postale del giurista quando una sentenza è modificata in appello; possibilità di comunicare un allarme nella casella postale dell’avvocato per avvertirlo che la sentenza nella procedura da Lui patrocinata è stata depositata; possibilità di creare canali di collegamento fissi a livello audio video, grazie all’uso di web cam; le sedute pubbliche del CSM , Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa e degli altri organismi dello stesso tipo, potrebbero essere inserite sia in testo che in audio video, sia in diretta che in differita nei siti web; lo stesso vale per le udienze pubbliche dei più importanti processi.
La cultura dell’interconnessione e del lavoro in rete farà inventare forme di collaborazione tra giuristi finora impensabili. Con una web cam e una connessione continua alla rete (e con l’uso di una banda sufficientemente larga) tutti i giuristi potranno sentirsi e parlarsi ogni giorno da qualunque posto (e fra un po’ potrebbe arrivare la teleimmersione che è l’applicazione avanzata della videoconferenza e che consente di muoversi a distanza in un ambiente in modo da interagire pienamente con le persone e con gli oggetti).
Dopo l’inizio del processo telematico che, allo stato, si limita solo alla creazione del fascicolo informatico, si potranno inserire anche veri e propri processi condotti interamente (o quasi) con il mezzo telematico; ad esempio, in relazione al processo amministrativo, con il loro consenso, gli avvocati potrebbero essere sentiti in Camera di consiglio in audio video per via telematica, con grande risparmio di tempo e di risorse da parte di tutti.
A fronte di tutto quello che ho detto, questo libro, scritto con grande impegno e profonda conoscenza da un avvocato esperto del mondo telematico, aiuta magistralmente a capire come gestire uno studio legale nel nuovo mondo della informazione e della Rete.
Aiuta con l’attenzione di farlo in pochissimo tempo: il tempo su Internet è più veloce !
E Internet è per sua natura sempre in movimento; non aspetta nessuno.
In definitiva chi vuole entrare in questo nuovo mondo , deve acquisire la giusta mentalità.
Non basta, per fare un esempio, imparare a mandare e a ricevere e-mail.
Bisogna imparare anche a lavorare con le e-mail, tenendo presente che la consultazione delle stesse fa variare i tempi del processo decisionale aziendale e tenendo presente che il tempo di attesa delle risposte varia da pochi minuti alle 24 ore al massimo.
Un consiglio ripreso da Breier e Brott è il seguente: "controllate la vostra posta elettronica ogni due o tre ore o anche più spesso se possibile".
Ma torniamo al libro, le indicazioni, maturate sul campo da Carmelo Giurdanella e contenute nel testo, sono indispensabili per favorire un modo creativo per vivere la managerialita’ del giurista nel cyberspazio.
Non a caso www.giurdanella.it è stato, credo, il primo studio legale italiano su Internet vissuto in modo pienamente interattivo e multimediale.
Certo ci vuole coraggio e abnegazione a decidere di scendere nel nuovo mondo internettiamo con tutto il proprio bagaglio professionale; ma non appena è fatto il gran passo, ci si trasforma, come dice Giurdanella, da avvocato di città a avvocato del mondo e lo studio nel web è in grado di accogliere potenzialmente tutti, senza confini e senza distanze.
Scusate se è poco !!!
E tenete anche presente che la tecnologia, se vissuta adeguatamente, fa aumentare la produttività e la competitività: di molto !!!
Buona lettura e un arrivederci nel WEB.
(*) Francesco Brugaletta è magistrato del Tar Catania e Fondatore e Direttore della Rivista Giuridica on-line “diritto & diritti, su Internet all’indirizzo www.diritto.it, nonché Autore di “internet per giuristi , Napoli 2003 e “Internet: Trovare Gratis Leggi e Sentenze”, Napoli Novembre 2000.