Nel novembre 2004, all’indomani della prima approvazione del Codice dell’Amministrazione Digitale (di seguito CAD), il Dipartimento Innovazione e Tecnologie così affermava: “se questo decreto legislativo verrà approvato, il buon andamento dell’azione amministrativa dovrà essere innanzitutto perseguito attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie”.
Oggi, alla vigilia della sua entrata in vigore, il decreto legislativo del 7 marzo 2005 n. 82 conferma la sensazione del fortissimo impatto che esso potrà avere.
Il CAD, insieme ai Decreti sul Sistema Pubblico di Connettività e sulla Posta elettronica Certificata, ridisegna il quadro normativo italiano in materia di e-Government, raccogliendo inoltre, in un’unica cornice normativa le principali norme già esistenti volte all’effettività dell’ICT nell’àgere amministrativo.
La disposizione che più di tutte manifesta tale intento programmatico è l’art. 3, che prevede un nuovo diritto soggettivo, il “diritto all’uso delle tecnologie” nei rapporti con la PA. Di particolare rilevanza, inoltre, le norme sul procedimento amministrativo telematico, le prescrizioni relative ai siti internet delle P.A., nonché le disposizioni sugli appalti ad oggetto informatico ed alle modalità di acquisizione di software e hardware da parte delle P.A..
Si tenga presente, comunque, che il testo di imminente entrata in vigore sarà presto modificato. A seguito di numerose critiche, infatti, il Consiglio dei Ministri ha avviato i lavori per l’approvazione di un’ulteriore decreto legislativo, con modifiche ed integrazioni al CAD.
Siamo tuttavia ancora agli inizi dei lavori, iniziati lo scorso lunedì 17 ottobre con una commissione di esperti convocata a Roma dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che ha visto la partecipazione degli avvocati Carmelo Giurdanella ed Elio Guarnaccia del Foro di Catania. Il decreto correttivo dovrà essere definitivamente approvato entro e non oltre il 9 giugno 2006.
Si tratta, comunque sia, di uno strumento ambizioso: malgrado lasci ampi margini di miglioramento, costituisce un complesso organico di norme tese a disciplinare globalmente una materia sino a pochi anni fa del tutto inusitata per l’ordinamento giuridico del nostro paese.
(articolo pubblicato anche su Expobit Journal (http://expobit.3cube.it/), periodico settimanale di Expobit (www.expobit.it)