Ieri si è tenuta la seconda riunione a Napoli, davanti all’AGCom, del Tavolo tecnico voluto dalla delibera 34/2006 sui servizi bitstream, di accesso a banda larga all’ingrosso (mercato n. 12).
L’Autorità, con la delibera 34/2006, aveva osservato che “i servizi intermedi per l’accesso a larga banda sono fondamentali per consentire alle imprese di telecomunicazioni ed agli ISP (Internet Service Provider) di offrire accessi a larga banda alla clientela finale. Ancor più, alla luce delle previsioni particolarmente favorevoli per diffusione dei servizi di telefonia vocale basate su protocollo IP (VoIP). L’ampia disponibilità di punti e di modalità di interconnessione permetterà, inoltre, agli operatori alternativi tanto di replicare, quanto di differenziare, i propri servizi rispetto a quelli forniti da Telecom Italia, portando notevoli benefici agli utenti finali che vedranno crescere sia la disponibilità di offerte di accesso in banda larga in concorrenza fra loro, sia la qualità delle medesime, in termini di velocità ed effettiva larghezza di banda“.
E tuttavia, frattanto, il 12 aprile scorso, l’Agcom ha autorizzato Telecom a lanciare, già tra un mese e dunque dal 12 maggio, “Alice 20 Megabit”, la nuova offerta Adsl di Telecom Italia (a 36,95 euro al mese). Telecom dovrà solo correggere la tariffa all’ingrosso per permettere agli altri operatori di proporre in teoria offerte equivalenti: i prezzi all’ingrosso (wholesale) iniziali erano troppo alti, nella prima offerta lanciata (ma senza parere dell’Autorità) lo scorso 17 aprile.
L’Autorità ha dunque fatto correggere l’offerta Telecom all’ingrosso, per permettere agli altri operatori di vendere Adsl 20 Megabit equivalenti a quella di Alice. Il prezzo all’ingrosso, in un primo momento del 12 per cento inferiore rispetto ai 36,95 euro al mese di Alice 20 Megabit, è stato ora portato al 20 per cento inferiore. E i prossimi 30 giorni, prima del 12 maggio, dovrebbero (in teoria) servire agli altri operatori per rispondere ad Alice 20 Megabit.
I concorrenti replicano che uno sconto accettabile non avrebbe dovuto essere meno del 30 per cento e che vi sarebbero voluto almeno 90 (e non 30) giorni di tempo. Infine, lamentano, l’attuale offerta all’ingrosso non è personalizzabile, per cui costringe a vendere solo “repliche” di Alice 20 Megabit.
La posta in gioco è alta, anzi altissima. Questa offerta Telecom è la prima offerta ADSL a supportare l’IP Tv ad alta definizione e gli altri operatori potrebbero essere messi del tutto fuori mercato se non posti in condizione di “replicarla” in modo competitivo.
Sullo sfondo, le notizie (per ora smentite dagli interessati) di una imminente fusione tra Telecom e Mediaset.