Vodafone Italia ha avviato un’azione giudiziaria contro Telecom Italia dinanzi alla Corte di Appello di Milano per “illecito sfruttamento delle informazioni privilegiate detenute in qualità di gestore della telefonia fissa”, per aver schedato i clienti e proposto offerte mirate, per “abuso di posizione dominante”, per l’impiego “di informazioni strategiche riguardanti le attività di telefonia fissa per competere nel mercato del mobile” ed, infine, per aver promesso sconti sui servizi di telefonia fissa, al fine di sottrarre clienti a Vodafone nel mercato della telefonia mobile.
In sintesi Vodafone accusa Telecom Italia di aver sfruttato le informazioni in suo possesso come operatore di telefonia fissa per realizzare campagne di markenting mirate proponendo ai clienti della stessa Vodafone offerte non replicabili di servizi di telefonia mobile e di servizi integrati fisso-mobile.
In via cautelare Vodafone ha, inoltre, richiesto alla Corte di Appello di Milano di adottare ogni provvedimento necessario per inibire a Telecom Italia la formulazione di “offerte commerciali sul mobile combinate ad offerte sul fisso, o in ogni caso facenti leva su vantaggi promozionali nell’offerta di servizi di rete fissa per incentivare l’acquisto di servizi di rete mobile”.
L’abuso di posizione dominante da parte di Telecom Italia è stato reso possibile, secondo Vodafone, dalla recente fusione tra Telecom Italia e la divisione mobile TIM; la fusione ha, infatti, consentito all’incumbent disporre di informazioni, inaccessibili agli altri operatori di telefonia mobile, sulle abitudini di consumo di 24 milioni di clienti di rete fissa.
A ristoro dei danni subiti Vodafone ha, infine, richiesto un risarcimento di 525 milioni di euro.