Niente tassa sulle rassegne stampa.
La Camera ha infine soppresso, nel testo approvato venerdì scorso, l’art.
34 del collegato alla finanziaria (decreto-legge 3 ottobre 2006 n. 262).
Il disegno di legge di conversione
del decreto legge 262/2006 passa ora al Senato per l’approvazione definitiva.
Ricordiamo che l’art. 34 interveniva
sull’art. 65 della legge sul diritto d’autore (l. 22 aprile 1941, n. 633).
L’art. 65 disciplina la riproduzione di articoli di attualità di carattere
economico, politico o religioso disponendo che essi “possono essere liberamente
riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi,
se la riproduzione o l’utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si
indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell’autore, se riportato”.
Si tratta di una disposizione volta evidentemente a tutelare l’interesse generale
alla circolazione delle idee senza nel contempo sacrificare i diritti degli editori
cui vengono comunque riconosciuti da un lato la facoltà di rendere riservata
la riproduzione degli articoli pubblicati, dall’altro il diritto di vederne indicata
la fonte e la paternità.
L’art. 32 del decreto legge 262/2006 modificava la citata
disposizione aggiungendo questo comma:
” I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale
di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori
per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso
e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti
di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono
escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui
al comma 2 dell’articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29.”
Il Decreto Legge modificava dunque, capovolgendone il senso,
l’art. 65 della
legge sul diritto d’autore.
Per un’idea del dibattito scatenatosi all’indomani dell’entrata in vigore
del decreto legge, può leggersi l’articolo No
al pizzo sulle rassegne stampa (Punto Informatico, 6 ottobre)
La relatrice del disegno di legge di conversione, Laura Fincato, ha così commentato
la decisione di elminare l’art. 34, in Commissione Bilancio: “…sulla comunicazione
e sull’informazione dobbiamo essere più attenti;
torneremo su queste questioni con altre scelte, decisioni ed interventi, anche
legislativi, che possano dare spazio e vigore al settore”.