Telecomunicazioni, Extracomunitari e modifiche al Codice dell’Ambiente


Una nuova disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla
tecnologia digitale, “con l’intento di dare risposta alle esigenze
del sistema radiotelevisivo italiano di una maggiore concorrenza e piu’ reale
pluralismo, come da anni richiesto dalla Corte costituzionale, dalle Autorita’ garanti
della concorrenza e delle comunicazioni, nonche dall’Unione Europea”;
un decreto legislativo correttivo del Codice dell’Ambiente (decreto legislativo
n.152 del 2006); un disegno di legge sugli extracomunitari. Sono alcune tra
le misure approvate ieri dal Governo.

Il Governo ha in particolare approvato i seguenti provvedimenti,
come risulta dal comunicato stampa diramato subito dopo la seduta:

Telecomunicazioni

"Un disegno di legge che dispone una nuova disciplina del settore televisivo
nella fase di transizione alla tecnologia digitale, con l’intento di
dare risposta alle esigenze del sistema radiotelevisivo italiano di una maggiore
concorrenza e più reale pluralismo, come da anni richiesto dalla Corte
costituzionale, dalle Autorità garanti della concorrenza e delle comunicazioni,
nonche dall’Unione Europea.

Punti qualificanti del disegno di legge sono:

– l’adozione di misure intese a contenere la raccolta di risorse pubblicitarie
nel settore televisivo in capo a ciascun soggetto entro limiti idonei (45%) a
contrastare il consolidamento di posizioni dominanti e la frapposizione di rilevanti
barriere all’ingresso di nuovi operatori;

– il superamento degli sbarramenti normativi e regolamentari all’ingresso
di nuovi soggetti nel mercato della televisione digitale terrestre, in funzione
della massima apertura del mercato; la limitazione dei fenomeni di sovrapposizione
e ridondanza nell’utilizzo delle risorse frequenziali da parte dei singoli
operatori, in conformità ai principi comunitari e nazionali di uso efficiente
dello spettro radioelettrico;

– l’adozione di misure idonee a consentire la deconcentrazione del mercato
delle reti radiotelevisive, la liberazione di frequenze e l’assicurazione
di generali condizioni di obiettività, trasparenza, proporzionalità e
non discriminazione nell’accesso e nell’uso delle risorse frequenziali,
secondo quanto richiesto dalla Commissione Europea;

– la garanzia di accesso alla banda larga per tutti gli operatori interessati,
secondo condizioni e criteri di obiettività, trasparenza, proporzionalità e
non discriminazione;

– la disciplina della rilevazione degli indici di ascolto televisivo secondo
criteri intesi ad assicurare la massima rappresentatività di tutte le
piattaforme trasmissive e di tutti gli operatori presenti sul mercato; un sistema
sanzionatorio più efficiente quanto ai meccanismi del presidio e più efficace
quanto alla misura delle sanzioni, in linea con i rilievi e le sollecitazioni
formulati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con
la segnalazione al Governo del 12 luglio 2006.

Tra le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi:

. l’anticipo del trasferimento sul sistema digitale di una rete degli operatori
che ne posseggono tre (la nuova scadenza è 15 mesi dall’approvazione
della legge);
. il tetto del 20% per la capacità di trasmissione per ciascun fornitore
di contenuti nel sistema televisivo digitale.

Il disegno di legge, inoltre, abroga alcune norme della legge 112 del 2004"

Extracomunitari

"Un disegno di legge che fornisce una pronta risposta all’emergenza
legata agli sbarchi di cittadini extracomunitari clandestini e propone tre
linee di intervento immediato – sotto i profili sanzionatorio, cautelare e
processuale – nel quadro di un generale ripensamento dell’assetto ordinamentale
relativo ai crimini commessi dai cosiddetti “scafisti”; le misure
di repressione messe a punto dal Governo assumono che lo scopo di lucro possa
essere considerato certamente un’aggravante ma non l’unico fine
dell’attività di commercio di vite umane e mirano pertanto a favorire
l’attività investigativa sul contesto in cui essa si svolge, sui
mandanti e gli obiettivi, assimilando le misure cautelari per essi previste
a quelle che l’ordinamento riserva alla criminalità organizzata"

Ambiente

"Uno schema di decreto legislativo che apporta
un secondo stock di modifiche al codice ambientale (decreto legislativo n.152
del 2006), specificatamente
in materia di disciplina dei rifiuti; si tratta di interventi tesi a recepire
alcuni indirizzi in materia emersi nelle sedi delle Commissioni parlamentari,
della Conferenza unificata ovvero provenienti dalla Comunità europea,
con l’immediato obiettivo di chiudere numerose procedure di infrazione
pendenti contro l’Italia;

gli interventi correttivi messi a punto dal
Governo affrontano pertanto, tra gli altri, i problemi riguardanti le terre
e rocce da scavo, escluse, nel codice, dall’applicazione della disciplina
dei rifiuti; quelli relativi alla nozione di “scarico diretto”,
con il fine di evitare la compromissione delle risorse idriche sotterranee;

riscrivono le definizioni in materia di rifiuti (la nozione prevista dal codice è stata
censurata in sede comunitaria) con l’introduzione delle nozioni di “sottoprodotto” e “materia
prima secondaria” maggiormente aderenti al dettato europeo e più coerenti
con un livello elevato di tutela ambientale. Sul provvedimento, che è stato
approvato in via preliminare, il Governo acquisirà il parere della Conferenza
unificata e delle Commissioni parlamentari in duplice lettura ed è pronto
a introdurre le modifiche che da quei pareri si rendessero necessari"

(Roma, 12 ottobre 2006)

Redazione

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