Le regole per la partecipazione studentesca alla vita della scuola

Il Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni, ha diramato, lo scorso 10
novembre, una direttiva recante "Indicazioni ed Orientamenti sulla partecipazione
studentesca"

"La scuola di oggi -ha dichiarato il Ministro- non può vivere
senza la partecipazione attiva e propositiva di tutti i soggetti che la compongono,
compresa la componente
degli studenti".

Viene sottolineata
l’importanza dell’"esercizio della democrazia come diritto-dovere che va appreso
e praticato sin dalla più giovane età". In tal senso, tutte
le componenti della scuola devono attivarsi "per assicurare
agli studenti una effettiva centralità nella comunità scolastica".

La Direttiva richiama pure il vigente Statuto
degli Studenti e delle Studentesse
, come uno dei documenti
fondamentali a sostegno della partecipazione studentesca.

La direttiva ricorda che lo Statuto (approvato
con D.P.R.
24 giugno 1998, n. 249
) va
consegnato a ciascuno studente all’atto di iscrizione e che il regolamento
d’istituto va elaborato
e condiviso con tutta la comunità scolastica.

Sul sito del Ministero e’ pubblicata una utile guida descrittiva dello Statuto.

Di seguito, il testo integrale della direttiva

. . . . . . . .

Ministero della Pubblica Istruzione

Direttiva del 10 novembre 2006 n. 1455

Indicazioni ed Orientamenti sulla partecipazione studentesca

La scuola di oggi non può vivere senza la partecipazione attiva e propositiva
di tutti i soggetti che la compongono, compresa la componente degli studenti.

L’autonomia, infatti, attribuisce ai diversi soggetti della comunità educativa
un rinnovato ed essenziale protagonismo nei processi di autogoverno dell’istituzione
scolastica, esigendo da ciascuno il rispetto dei reciproci ruoli con uno spirito
di cooperazione partecipativa tra i docenti, gli studenti, i dirigenti scolastici
e tutto il personale.

In tale contesto, il pieno coinvolgimento dei discenti
nella vita democratica della comunità scolastica è diventata
ora più che mai un’esigenza irrinunciabile per il corretto funzionamento
della scuola dell’autonomia e per una piena realizzazione del diritto all’apprendimento
e al conseguimento di risultati formativi da parte dei giovani. La partecipazione
studentesca costituisce, quindi, uno dei tasselli fondamentali di una scuola
moderna, capace di combattere e prevenire il drammatico fenomeno della dispersione
scolastica, di mettere al centro dei suoi obiettivi la valorizzazione delle
inclinazioni personali di ciascuno studente, di creare le migliori condizioni
per un apprendimento efficace.

La partecipazione studentesca, del resto, si carica anche di un’insostituibile
valenza educativa per la formazione di una cittadinanza consapevole dei cittadini
e dei lavoratori del domani. L’esercizio della democrazia, infatti, è un
diritto-dovere che va appreso e praticato giorno per giorno fin dalla più giovane
età. La scuola è la palestra ideale di questa pratica, quando
sviluppa nella persona che apprende la consapevolezza dei propri percorsi formativi
e favorisce e sostiene un processo relazionale finalizzato alla crescita globale,
nella convinzione che le ragazze e i ragazzi, attraverso l’assunzione di responsabilità partecipative,
si educano al confronto ed imparano le regole fondamentali del vivere sociale.

La scuola-comunità, dunque, alla luce di quanto sopra brevemente esposto,
si configura anche come luogo sociale di confronto, di partecipazione e di
democrazia che contribuisce ad una formazione completa e moderna della persona.
Ciò non di meno, occorre che siano sempre ben chiari ai ragazzi due
concetti che la normativa vigente non manca di sottolineare.

Anzitutto si deve ribadire che l’esercizio della partecipazione è soltanto
un aspetto, seppur importante, del processo educativo, tenendo sempre presente
che il lungo percorso dell’apprendimento, affinché sia efficace, richiede
un impegno rigoroso e continuativo di studio, fatto anche di nozionismi, fatica
e disciplina.

In secondo luogo, va rammentato che partecipare significa anche assumersi delle
responsabilità, adempiere i propri doveri e rispettare i diritti degli
altri.

È per questo che lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
affianca al novero dei diritti l’elenco dei doveri che i discenti sono tenuti
ad osservare.

Tanto premesso, si rende necessario richiamare l’attenzione di tutta l’Amministrazione
scolastica sulla necessità di assicurare un’effettiva centralità della
componente studentesca attraverso, anzitutto, la piena attuazione della normativa
vigente in materia di partecipazione responsabile degli studenti alla vita
scolastica.

La concreta attuazione di tale normativa, alla luce di quanto sopra
illustrato, rappresenta, pertanto, una condizione imprescindibile, oltre che
un dovere istituzionale, per l’affermazione di un modello di scuola volto a
garantire il pieno sviluppo della persona umana e la formazione dei cittadini
di domani.

In tale ottica gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, in collaborazione
con la Direzione Generale per lo Studente, daranno ogni utile e costruttivo
apporto a sostegno della condizione studentesca, del protagonismo dei giovani
e dell’impegno delle Consulte e della Associazioni Studentesche.

In attesa della riforma degli organi collegiali, gli uffici competenti debbono
favorire le condizioni per rafforzare il dialogo tra le rappresentanze degli
studenti e l’Amministrazione scolastica a livello territoriale, regionale e
nazionale, sviluppando, altresì, le interconnessioni fra le diverse
forme di rappresentanza; i Dirigenti Scolastici, dal canto loro, anche attraverso
raccordi in rete tra le rispettive scuole, si renderanno parte attiva nell’incoraggiare
e favorire occasioni di partecipazione responsabile degli studenti alla vita
della comunità scolastica, con l’obiettivo di contribuire a rafforzare
il senso di identità e di appartenenza , la solidarietà, il rispetto
degli altri, il bisogno di comunicare e progettare insieme.

In coerenza con
tale impegno e analizzando i dati del tutto negativi emersi dal monitoraggio
effettuato negli scorsi mesi dalla Direzione Generale per lo Studente, appare
opportuno ricordare che, ai sensi dell’art. 6 comma 2 del D.P.R. 24 giugno
1998, n. 249 lo Statuto degli Studenti e Studentesse va consegnato a ciascuno
studente all’atto di iscrizione e che il regolamento d’istituto va elaborato
e condiviso con tutta la comunità scolastica, ivi compresa la componente
degli studenti, modulandolo sul rispetto delle normative vigenti in materia
di partecipazione studentesca, con particolare riferimento al T.U. del 16 febbraio
1994, n. 297, al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e al D.P.R. 567/96 e successive
modifiche.

Per avviare un reale confronto istituzionale, si ritiene opportuno valorizzare
il ruolo del Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche allargandone la
partecipazione anche ad altre associazioni secondo i criteri di ammissione
già previsti, nonché favorire la nascita dei Forum Regionali,
come previsto dal DPR 301/2005.

Si procederà inoltre, nella direzione
di potenziare il Forum Nazionale delle associazioni dei genitori anche attraverso
la partecipazione di rappresentanti di genitori immigrati finalizzata ad attuare
una reale integrazione scolastica degli studenti stranieri e a coinvolgere
maggiormente i genitori allo scopo di valorizzare e rafforzare il partenariato
educativo tra scuola e famiglia.

Quest’anno ricorre, poi, il 10° anniversario dell’istituzione delle Consulte
Provinciali degli studenti e tale ricorrenza sarà un’occasione preziosa
per ribadire l’importanza di questi organismi di rappresentanza, promuovendo,
durante tutto l’anno scolastico, nuove attività progettuali e momenti
di incontro che, a livello nazionale e locale, coinvolgeranno direttamente
i rappresentanti delle Consulte.

Questi organismi, fondamentali per la partecipazione
studentesca, hanno l’importante compito di valorizzare e supportare anche le
iniziative proposte dai singoli, dai gruppi all’interno delle scuole e delle
reti di scuole. Nell’intento di consentire un tempestivo avvio delle attività delle
citate Consulte Provinciali e al fine di rendere il loro lavoro realmente proficuo, è necessario
che queste siano insediate il più presto possibile, in modo da consentire
che le attività delle stesse possano svolgersi durante tutto l’anno
scolastico e non solo per pochi mesi.

A tal proposito si rammenta l’impellente necessità che improrogabilmente,
entro 15 giorni dalla chiusura delle operazioni elettorali, ossia non oltre
il 15 Novembre, venga indetta la prima riunione dell’assemblea degli eletti
per consentire l’elezione del Presidente della Consulta.

La massima tempestività nello svolgimento delle anzidette operazioni
deriva dall’esigenza di indire la I Conferenza Nazionale dei Presidenti di
Consulta entro il mese di Novembre, al fine di consentire la piena operatività degli
organi di rappresentanza istituzionale degli studenti sin dai primi mesi dell’anno
scolastico anche a livello nazionale, stante l’importanza strategica della
rapida costituzione di un soggetto istituzionale di rappresentanza studentesca
con cui dialogare.

Sulla base delle segnalazioni pervenute a questo ministero da varie realtà territoriali
e dalle rappresentanze degli studenti, si ravvisa, altresì, l’opportunità di
sottolineare che gli uffici dovranno prestare la massima attenzione, ponendo
in essere ogni opportuna azione di vigilanza e di controllo, affinché le
elezioni studentesche e, in particolare, la prima assemblea di insediamento
della consulta, durante la quale si terrà l’elezione degli organi di
presidenza, avvengano in maniera ordinata e regolare, in ossequio a quanto
previsto dalla normativa vigente, dai regolamenti delle consulte e dalle regole
della convivenza civile e del rispetto reciproco.

Si richiama inoltre l’attenzione
sulla necessità di garantire il conseguimento delle finalità operative
cui le consulte sono istituzionalmente preposte, senza che si incorra in alcuna
forma di strumentalizzazione politica di questi organi. Ne segue che gli uffici
dell’Amministrazione regionale e provinciale dovranno porre in essere tutte
le iniziative e le modalità di attuazione più opportune per consentire
un corretto e responsabile funzionamento delle Consulte degli studenti, anche
dopo il loro insediamento. A tal fine, si rende necessario porre particolare
attenzione sia al ruolo decisivo svolto dai docenti referenti provinciali per
le consulte, sia alla predisposizione di attività di formazione per
gli studenti eletti.

I docenti referenti, infatti, sono chiamati a svolgere il delicato compito
di sostenere quotidianamente e concretamente le attività delle Consulte,
fornendo agli studenti il necessario supporto.

Con riguardo alla formazione degli eletti, va osservato che si tratta di un’attività essenziale
per mettere gli studenti in condizione di esercitare una partecipazione piena
e consapevole. In questo ambito è risultato assai efficace il metodo
dell’educazione fra pari con il tutoraggio dei docenti.

Occorrerà, pertanto,
avviare tempestivamente un percorso di formazione dei rappresentanti delle
Consulte Provinciali degli Studenti con seminari regionali o interregionali,
corsi di formazione che devono essere una costante anche nelle singole istituzioni
scolastiche, che, anche con la possibile collaborazione delle Associazioni
studentesche, devono promuovere momenti di formazione sui diritti e doveri
degli studenti e sulla rappresentanza degli stessi.

In più occasioni è emersa l’esigenza di monitorare i fondi delle
consulte per verificare il loro corretto utilizzo, in modo da sostenere e sviluppare
le attività più significative, anche finanziariamente. A questo
proposito, si coglie l’occasione per rammentare che, a partire da questo anno
scolastico, è stato stanziato un aumento consistente dei fondi destinati
alle consulte provinciali per poter permettere ai rappresentanti degli studenti
di realizzare efficacemente i progetti da loro deliberati nelle diverse province.

Si ribadisce che la gestione dei fondi destinati alla organizzazione e al funzionamento
delle consulte provinciali, nonché per l’attuazione delle iniziative,
come deliberato dai competenti organi, resta assegnata agli Uffici scolastici
provinciali.

È
necessario valorizzare a livello nazionale e locale le migliori esperienze
di partecipazione studentesca realizzate in questi anni come il Progetto Giovani,
i programmi Europei di peer education e ogni altro tipo di progetto di promozione
della partecipazione dei giovani alla vita istituzionale che abbia ricevuto
una forte adesione da parte degli studenti. In particolare, durante questo
anno scolastico, saranno promossi percorsi educativi di educazione alla legalità,
di educazione alimentare, all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.

Infine ai sensi del d.p.r. 567/96 e successive modifiche, si richiama l’attenzione
sull’importanza di favorire l’apertura pomeridiana delle scuole per un potenziamento,
attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti nelle fasi progettuali,
delle attività integrative e complementari finalizzate al contenimento
della dispersione scolastica e del disagio giovanile: i fondi aggiuntivi, già predisposti,
saranno progressivamente integrati da ulteriori finanziamenti interistituzionali.

Appena insediati i nuovi presidenti, la Direzione Generale per lo Studente
promuoverà la realizzazione di una serie di incontri per aree regionali
con i rappresentanti delle Consulte allo scopo di conoscere e sostenere le
diverse iniziative territoriali e di collaborare all’attivazione e realizzazione
di nuovi percorsi su temi di rilevante interesse ed attualità. Gli uffici
scolastici regionali e provinciali forniranno ogni supporto al fine di organizzare
nel migliore dei modi tali incontri.

Roma, 10 novembre 2006

Il Ministro

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