All’indomani del Decreto cautelare del Tar Catania che aveva sospeso la pesante squalifica comminata nel febbraio scorso al Catania Calcio, in sostanza riaprendo al pubblico lo Stadio Massimino, è intervenuto l’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive che ha disposto nuovamente le “porte chiuse” per lo stadio etneo, questa volta tuttavia non per ragioni disciplinari, ma per ragioni di ordine pubblico.
«L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive» è un organo di consulenza tecnico amministrativa istituito presso il Ministero dell’Interno al fine di favorire la massima interazione tra tutti i soggetti chiamati all’attuazione delle disposizioni e delle misure organizzative e di prevenzione e contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive. La composizione e le modalità di funzionamento sono fissate in un DM del 1 dicembre 2005.
L’Osservatorio è stato istituito nell’agosto del 2005 dal Decreto-Legge 17 agosto 2005, n. 162 (poi convertito dalla legge 17 ottobre 2005, n. 210), mediante l’inserimento dell’art. 1-octies nel Decreto-Legge 24 febbraio 2003, n. 28. La stessa norma ha inoltre previsto i compiti dell’Osservatorio, tra i quali, di rilievo per la vicenda oggi in questione, è il compito di “esaminare le problematiche connesse alle manifestazioni in programma ed attribuire i livelli di rischio delle manifestazioni medesime”. E così, sulla scorta di tale norma, all’incontro di calcio Catania – Roma, in programma a Lecce lo scorso 7 aprile, l’Osservatorio ha attribuito l’indice di “rischio 3”, il più alto previsto dalla normativa di riferimento, invitando Il Prefetto di Lecce a valutare “l’eventuale sussistenza dei presupposti per prescrivere diverse modalità di svolgimento dell’incontro, da tenersi preferibilmente a porte chiuse”.
E’ bene precisare che il presupposto normativo di tale decisione non è l’ormai conosciutissimo art. 1, D.L. 8 febbraio 2007 n. 8 (peraltro emanato proprio all’indomani dei tragici fatti di Catania, e da pochissimi giorni convertito in legge), secondo cui “fino all’attuazione degli interventi strutturali ed organizzativi richiesti … le competizioni riguardanti il gioco del calcio negli stadi non a norma sono svolte «in assenza di pubblico». Le determinazioni in proposito sono assunte dal prefetto competente per territorio, in conformità alle indicazioni definite dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive”. Ed infatti, la decisione dell’Osservatorio non è legata all’attuale struttura ed organizzazione dello stadio di Catania, ma alla specifica pericolosità dell’incontro Catania – Roma.
Da notare, infine, che tra gli elementi di fatto posti a base della dichiarata pericolosità dell’incontro, l’Osservatorio ha posto anche “le gravi responsabilità attribuite alla tifoseria etnea dal Giudice Sportivo che, come noto, ha disposto la misure del “campo neutro e delle porte chiuse” sino al termine della corrente stagione” , così dando rilievo giuridico ai noti pronunciamenti della Giustizia Sportiva, che tuttavia allo stato sono giudizialmente sospesi dal TAR Catania.
Qui di seguito il testo della decisione dell’Osservatorio.
* * * * *
Ministero dell’Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
Determinazione n. 20 del 5 aprile 2007
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ritualmente costituitosi in data 5 aprile 2007, con la presidenza straordinaria del Prefetto Antonio Manganelli – Vice Direttore Generale Vicario della Pubblica Sicurezza, la presenza del Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete e del Presidente della Lega Nazionale Professionisti Antonio Matarrese e la partecipazione di:
Dr. Felice FERLIZZI, Presidente dell’Osservatorio; Dr. Nicola DE CRISTOFARO, Ufficio Ordine Pubblico; Dr. Roberto MARINO, Pres.za del Consiglio dei Ministri – Dip. Politiche Giovanili e Attività Sportive; Dr. Mario PAPA, Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione; Dr. Antonio GIANNELLA, Servizio Polizia Stradale; Dr. Pietro MILONE, Servizio Polizia Ferroviaria; Dr. Luigi MAURIELLO, Servizio Reparti Speciali; Col. Angelo AGOVINO, Comando Generale Arma Carabinieri; Ing. Saverio MANDETTA, Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI); Dr. Antonio DI SEBASTIANO, Federazione Italiana Giuoco Calcio; Dr.ssa Manuela BERTONA, Lega Nazionale Professionisti; Ing. Carlo LONGHI, Lega Nazionale Professionisti; Arch. V. Ansaldo VACCARI, Lega Nazionale serie “C”; Dr. Biagio SCIORTINO, Lega Nazionale Dilettanti; Dr. Giovanni RINALDI, Rete Ferroviaria Italiana; Dr. Alfredo SABEONE, Ferrovie dello Stato S.p.a.; Svolge le funzioni di Segretario il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato dott. Roberto Massucci, Dirigente del Centro Nazionale di Informazioni sulle Manifestazioni Sportive.
Preso atto della decisione del TAR della Sicilia – Sezione staccata di Catania – che con decreto cautelare d’urgenza del 4 aprile 2007 ha “sospeso tutti gli atti impugnati” nel ricorso presentato da 82 tifosi abbonati del Catania, di fatto aprendo alla totalità degli spettatori per l’incontro “Catania – Roma” in programma il 7 aprile 2007;
considerate le gravi responsabilità attribuite alla tifoseria etnea dal Giudice Sportivo che, come noto, ha disposto la misure del “campo neutro e delle porte chiuse” sino al termine della corrente stagione;
rilevato che:
• in occasione dell’incontro di andata tra Roma e Catania gruppi di tifosi giallorossi hanno aggredito alcuni supporter catanesi, quattro dei quali hanno riportato ferite da arma da taglio;
• al termine della stessa gara un gruppo di tifosi locali ha dato alle fiamme mezzi della tifoseria ospite;
• durante la fase di rientro, nell’attraversamento dello stretto di Messina, alcuni tifosi etnei imbarcati sulla nave “Tremestieri” si sono resi responsabili di danneggiamenti e dell’accensione di un fumogeno con grave pericolo per la navigazione;
considerato che:
• durante il campionato attuale le frange violente della tifoseria della Roma si sono rese responsabili di incidenti in 11 incontri, nel corso dei quali si sono registrati 39 feriti tra i tifosi e 6 tra le Forze dell’ordine;
• durante il campionato attuale frange violente della tifoseria del Catania si sono rese responsabili di incidenti in 8 incontri, nel corso dei quali si sono registrati 22 feriti tra i tifosi e 92 tra le Forze dell’ordine;
• dall’inizio del campionato 2006/2007 sono stati denunciati 60 supporter giallorossi e 110 catanesi, e sono stati arrestati 10 tifosi romanisti e 61 etnei;
rilevato inoltre, che a seguito del pesante risultato sportivo registrato nella gara “Roma – Catania” (7-0) si sono susseguite dichiarazioni di tesserati, rilasciate anche agli organi di stampa che hanno determinato un clima di pesante tensione in vista della gara di ritorno;
atteso, infine, che l’elevato livello di rischio ascrivibile alle due tifoserie, desumibile dai gravi episodi di violenza sopra citati, non può essere contrastato con l’impiego straordinario delle Forze di polizia stante anche la concomitanti esigenze di ordine e sicurezza pubblica a livello nazionale per garantire il regolare spostamento di due tifoserie che per assistere all’incontro dovrebbero percorrere lunghi tratti autostradali, transitare per stazioni ferroviarie e sostare in varie aree di servizio;
ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE
All’incontro di calcio “Catania – Roma”, in programma a Lecce il prossimo 7 aprile, è attribuito l’indice di “rischio 3”.
Il Prefetto della Provincia, sentito il Questore, è pregato valutare attentamente l’eventuale sussistenza dei presupposti per prescrivere diverse modalità di svolgimento dell’incontro, da tenersi preferibilmente a porte chiuse.
La presente determinazione è assunta all’unanimità.
Roma, 5 aprile 2007
Il Presidente dell’Osservatorio
Dirigente Superiore della P. di S.
Felice FERLIZZI
Il Segretario
V.Questore Agg. Della P. di S.
Roberto MASSUCCI
Il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Vicario
MANGANELLI