Dal Consiglio dei Ministri del 12 ottobre 2007:
(…)
“Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì scorso, un disegno di legge che regolamenta, per la prima volta in Italia, la cosiddetta attività di lobbying.
Il ddl si propone di soddisfare esigenze di trasparenza, al fine di rendere conoscibili al cittadino i molteplici fattori che incidono sui processi decisionali pubblici e a garantire la partecipazione a tali processi dei rappresentanti di interessi particolari, in condizioni di parità di trattamento.
L’iniziativa del Governo introduce disposizioni che intendono regolare il rapporto tra i gruppi di pressione e i decisori pubblici.
Qui di seguito le principali novità introdotte:
a) massima trasparenza dell’attività di lobbying: i decisori pubblici devono rendere disponibili a chiunque i documenti presentati dai lobbisti;
b) obbligo dei decisori pubblici di citare nella relazione illustrativa e nel preambolo degli atti normativi e degli atti amministrativi generali l’attività di rappresentanza degli interessi svolta nei propri confronti;
c) individuazione nel CNEL del soggetto garante dell’esercizio dell’attività di lobbying;
d) istituzione presso il CNEL di un “Registro pubblico dei rappresentanti di interessi particolari” al fine di garantire la conoscibilità dell’attività dei soggetti che influenzano i processi decisionali pubblici;
e) l’iscrizione a tale registro viene subordinata ad alcuni requisiti, tra i quali, si segnala, il rispetto del Codice di deontologia che sarà emanato dal CNEL, previa consultazione delle organizzazioni rappresentative del settore;
f) previsione di un sistema di sanzioni reputazionali (pubblicazione sui giornali) e pecuniarie (da 2000 a 20000 euro) per lo svolgimento dell’attività di lobbying da parte dei soggetti non iscritti al registro.
g) obbligo per i lobbisti di presentare, ogni anno, al CNEL una relazione sull’attività di rappresentanza di interessi svolta;
h) trasmissione al Parlamento da parte del CNEL di un rapporto annuale sull’attività di verifica svolta”.