Gara WiMax, Altroconsumo interviene al Tar Lazio


La nota associazione per la tutela dei consumatori Altroconsumo, assistita dagli avvocati Carmelo Giurdanella e Guido Scorza, è intervenuta oggi davanti al TAR Lazio nel procedimento promosso dalla società MGM Productions contro la delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni (AGCOM) sull’assegnazione delle frequenze Wimax.

Nell’intervento si sottolinea, tra l’altro, come la delibera dell’AGCOM non promuova in modo effettivo la concorrenza nel settore delle telecomunicazioni sotto un triplice profilo:

– si consente agli operatori già detentori di licenze UMTS di partecipare alla gara per l’assegnazione dei nuovi diritti d’uso per il Wimax; infatti, solo uno dei tre diritti d’uso posti a gara viene riservato ad operatori che non detengano già diritti d’uso relativi alla rete UMTS con la conseguenza di consentire un rafforzamento dell’oligopolio di TIM, Vodafone, Wind e H3G nel settore della telefonia mobile;

– non si impedisce all’incumbent, Telecom Italia, di partecipare alla gara di assegnazione dei diritti d’uso delle nuove frequenze, consentendo all’ex monopolista di rafforzare la propria posizione dominante;

– si adotta il sistema della gara con aggiudicazione alla migliore offerta economica, senza valutare in alcun modo i migliori piani di investimento e di sviluppo (come invece avviene nella maggior parte degli altri paesi europei), sistema -quest’ultimo- che consentirebbe di ridurre i costi finali per gli utenti-consumatori.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa appena pubblicato nel sito dell’associazione.

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Altroconsumo, Associazione indipendente di consumatori

Comunicato stampa del 13 novembre 2007

Assegnazione frequenze Wimax. Altroconsumo interviene al Tar Lazio: delibera autorita’ comunicazioni favorisce i piu’ forti e non intacchera’ il digital divide


Altroconsumo ha presentato oggi al Tar Lazio l’intervento contro la delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni sull’assegnazione delle frequenze Wimax.

Per l’associazione indipendente di consumatori l’Autorità, nel disporre la delibera, avrebbe favorito l’ex-monopolista Telecom Italia, consolidandone la posizione dominante. Nel fissare le regole sull’assegnazione delle frequenze mancano infatti le misure, sostanziali e concrete, a favore della concorrenza e dell’apertura del mercato delle nuove tecnologie a soggetti alternativi ai soliti noti. Telecom Italia aggiunge così ai quattordici mercati di cui ha il sostanziale controllo, il quindicesimo.

L’ex-monopolista non è l’unico beneficiario: Vodafone, Wind e H3G ringraziano sentitamente. Consentire l’acquisizione di due su tre diritti d’uso disponibili per il Wimax per ciascuna area geografica agli operatori già presenti sul mercato della trasmissione dati via etere impedirà a nuovi soggetti di entrare nel mercato emergente.

Il rischio, concreto, è che i licenziatari UMTS prendano anche la licenza Wimax per tenersela in tasca.

Sfuma così, miseramente, l’opportunità di diminuire sino a eliminare il digital divide che marca alcune regioni d’Italia, dove la banda larga non è stata impiantata per scelte industriali di Telecom Italia, legittime dal punto di vista del business ma ovviamente non ispirate dall’obiettivo super-partes di far crescere tecnologicamente tutto il Paese.

Molti operatori avevano richiesto che per selezionare i destinatari dei diritti d’uso si adottasse una valutazione dei migliori piani di investimento e di sviluppo, cui già hanno fatto ricorso numerosi Paesi europei nell’assegnazione delle frequenze UMTS; l’Authority ha scelto il sistema della migliore offerta economica.

Per Altroconsumo la delibera dell’Autorità e il successivo bando del ministero delle Comunicazioni impongono limitazioni anacronistiche all’utilizzo della nuova tecnologia, come l’impossibilità delle antenne Wimax di collegarsi tra loro come ponti radio. Altri elementi criticati dall’associazione: il limitato numero di concessioni previste e la mancata adozione di licenze libere “open spectrum”, sistema che avrebbe consentito la destinazione di una porzione di banda larga liberamente utilizzabile a determinati servizi al cittadino, come i servizi erogati on line dalle Pubbliche Amministrazioni, da fruire per via telematica, senza essere gravati da costi di connessione.

(Milano, 13 novembre 2007, www.altroconsumo.it)

Redazione

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