Venerdì scorso La Repubblica ha pubblicato, a pagina 24, nella rubrica dedicata ai commenti dei lettori, un breve intervento dell’ex ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, sul tema “I notai e la legge sull’autocertificazione” (riportato in formato .pdf qui).
Lo riportiamo di seguito:
“Nella lettera a ‘Repubblica’ pubblicata l’8 novembre (‘La legge Bassanini sull’autocertificazione’), la notaia V.R. afferma che:
‘da controlli a campione eseguiti dalla stessa P.A., risulta purtroppo nel nostro ‘Belpaese’ un numero altissimo di false dichiarazioni proprio nelle autocertificazioni. Per questi motivi, la Legge Bassanini non consente al Notaio di avvalersi di tali documenti’.
Entrambe le affermazioni sono infondate.
I controlli a campione hanno finora rivelato che assai meno dell’uno per mille delle autocertificazioni risultano false (si veda da ultimo la “Relazione del Ministro della Funzione Pubblica al Parlamento sullo stato della Pubblica Amministrazione nel 2006“).
Anche perciò la nostra legge sull’autocertificazione è stata considerata dall’Ocse un caso di successo (v. Ocse, Regulatory Reform in Italy, 2001) e di recente è stata presa a modello dal legislatore francese.
Infine:
i notai non sono obbligati ad accettare le autocertificazioni, ma la legge non glielo vieta affatto.
La notaia R. non cerchi dunque scuse. Aveva ragione il lettore che si era lamentato dell’ostruzionismo dei notai. O meglio, di alcuni notai.
Spero pochi”.
