1) Ieri pomeriggio, davanti alla X Commissione, Industria, Commercio e Turismo del Senato, è intervenuto il ministro Rutelli, sul portale del Turismo “Italia.it”.
Di seguito, il resoconto stenografico:
“Il vice presidente del Consiglio Rutelli ricorda preliminarmente come a seguito della modifica costituzionale del 2001 approvata con referendum popolare la competenza in materia di turismo sia stata assegnata alle Regioni.
Tuttavia, il Governo ha ritenuto indispensabile rendere effettiva un’attività di impulso e coordinamento per impostare una strategia nazionale sul turismo.
Rammenta l’importanza economica del settore e che altre nazioni nostre concorrenti hanno guadagnato posizioni in tale campo.
Ritiene che l’Italia debba valorizzare il proprio territorio e le proprie regioni ma nello stesso tempo avere anche una strategia nazionale.
Spiega che la delega sul turismo è stata affidata al Vice Presidente del Consiglio in quanto si tratta di una materia trasversale cui affluiscono competenze dell’industria, dei trasporti, delle infrastrutture, dell’ambiente e della cultura.
Ritiene che l’Italia abbia immense potenzialità e rimanda per le considerazioni di dettaglio, alle audizioni già svolte in Senato presso la 7ª Commissione e alla Camera dei deputati presso la Commissione attività produttive.
Ricorda positivi esempi di sviluppo locale, quale la riviera di Rimini che sta portando avanti una politica di destagionalizzazione dei flussi turistici attraverso l’attivazione dei settori del turismo congressuale e delle fiere.
Al riguardo rileva come il turismo congressuale sia il settore turistico con il maggiore valore aggiunto.
Rammenta poi le iniziative intraprese dal Governo soprattutto con la scorsa legge finanziaria, nonché l’istituzione del Comitato per le politiche turistiche, organo cui partecipano ministeri, regioni e categorie produttive.
Coglie l’occasione per rendere noti due recenti avvenimenti di livello internazionale.
Innanzitutto, l’Italia il 26 novembre 2007 è stata confermata per il secondo quadriennio consecutivo come componente del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione mondiale del turismo – Agenzia delle Nazioni Unite – nel corso dell’Assemblea Generale che si tiene in questi giorni a Cartagena (Colombia).
In secondo luogo, avvisa che Roma è stata scelta quale sede del Segretariato permanente del Comitato mondiale per l’etica nel turismo, che verrà insediato presso il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo. Segnala inoltre le risorse destinate alle regioni dal quadro strategico nazionale attraverso uno specifico programma.
Passa quindi ad illustrare dettagliatamente le vicende inerenti la creazione del Portale Internet “Italia.it”, che hanno di recente avuto ampio spazio sulla stampa.
Evidenzia innanzitutto come il vice presidente, con la delega al turismo, non abbia una competenza amministrativa specifica per la gestione di questa iniziativa.
Infatti, tale competenza spetta al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione.
Tuttavia, in qualità di responsabile per il turismo si è fatto carico delle sollecitazioni che arrivavano al riguardo.
Ripercorre quindi analiticamente tutte le fasi di gestazione dell’iniziativa a partire dal 2004, anno in cui furono stanziati 45 milioni di euro per la realizzazione del progetto.
Di tale stanziamento iniziale, 25 milioni di euro sono stati destinati alle Regioni per sviluppare i propri contenuti digitali da mettere a disposizione nei propri portali e in quello nazionale, mentre i rimanenti 20 milioni di euro alla gestione tecnica e redazionale del sito fino alla fine del 2007, oltre alla sua promozione e pubblicità.
Successivamente è stata svolta una gara con assegnazione del progetto ad un gruppo di imprese.
Tuttavia, tali imprese non hanno rispettato le scadenze che erano state loro imposte.
Il 22 febbraio 2007 è stato pubblicata su Internet una versione sperimentale del Portale “Italia.it”.
Al momento il Portale non aveva raggiunto livelli qualitativi adeguati, tuttavia si ritenne che una sua pubblicazione avrebbe potuto responsabilizzare gli operatori e di conseguenza accelerare la risoluzione dei problemi alla base dei ritardi.
Il Ministro per l’innovazione e le tecnologie ha istituito una Commissione di indagine per far luce sulle criticità che hanno accompagnato la realizzazione di tale Portale.
Sulla base delle conclusioni della Commissione di indagine, l’Avvocatura generale dello Stato ha ipotizzato un’azione di responsabilità per danno erariale nei confronti della concessionaria e dei funzionari del Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie.
Il vice presidente del Consiglio ha quindi deciso di trasmettere gli atti alla Procura Generale della Corte dei conti, giudice competente sulla materia.
Evidenzia inoltre che i ritardi suddetti sono da addebitarsi anche alla complessità del coordinamento delle regioni e a responsabilità di alcune regioni.
Relativamente alla politica da assumere in futuro, ritiene si possa affidare la gestione dello sviluppo del Portale all’ENIT – Agenzia nazionale del turismo che si occupa da tempo di promozione del turismo all’estero. Ritiene infine che ulteriori chiarimenti potrebbero essere forniti dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie e dal Presidente dell’ENIT.
2) E’ quindi intervenuto l’ex ministro, ed ora senatore, Lucio Stanca.
“Il senatore STANCA (FI) , dopo aver sottolineato che le comunicazioni del vice presidente del Consiglio Rutelli in materia di turismo vengono rese dopo ben 18 mesi dall’inizio della legislatura, chiede che la Commissione convochi anche il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Nicolais a riferire sull’argomento specifico del Portale Italia.
Nel rivendicare la paternità del progetto, del quale sottolinea l’importanza, atteso lo sviluppo delle prenotazioni turistiche via Internet nonché dei Portali degli altri Paesi nostri concorrenti, ne riconosce la complessità dovuta anche al quadro ordinamentale che assegna la competenza in materia alle regioni.
Ritiene che la cifra di 45 milioni stanziati inizialmente fosse necessaria in quanto finalizzata non solo alla creazione dell’infrastruttura tecnologica del Portale ma anche allo sviluppo dei suoi contenuti e al loro periodico aggiornamento.
Inoltre, parte di tali risorse era destinata anche alla promozione e alla pubblicità del progetto. Ricorda come già nella scorsa legislatura egli stesso, in qualità di Ministro per l’innovazione, avesse dovuto rilevare le insufficienze delle aziende nello sviluppo del progetto.
Già allora fu consultata l’Avvocatura dello Stato e si decise di arrivare ad una transazione applicando alle imprese affidatarie delle penali.
Quanto alle conclusioni della Commissione di indagine istituita dal Ministro Nicolais, segnala come tale organismo abbia affermato che non hanno fondamento le critiche sull’eccessivo costo dell’opera.
Si rammarica tuttavia che tale Commissione non abbia ascoltato i dirigenti ministeriali responsabili del progetto nella scorsa legislatura.
Chiede quindi che il vice presidente del Consiglio Rutelli risponda a taluni quesiti specifici.
Innanzitutto chiede di sapere perché in questi 18 mesi non si sia dato corso allo sviluppo del progetto.
In secondo luogo, domanda le ragioni che hanno portato alla apertura al pubblico del Portale benché esso si trovasse ancora in uno stato embrionale.
Infine, chiede cosa intenda fare il Governo per risolvere la situazione.
Relativamente ad un possibile coinvolgimento dell’ENIT, segnala che l’attuale Presidente dell’ENIT, dottor Umberto Paolucci, potrebbe trovarsi in una posizione di conflitto di interessi dato che ha ancora rapporti di lavoro con l’azienda Microsoft che era l’azienda seconda classificata nella gara di assegnazione del progetto”.
3) La replica di Rutelli
“Il vice presidente del Consiglio RUTELLI sottolinea come proprio la estrema complessità delle politiche amministrative in materia di turismo ha fatto si che fossero necessari due anni solo per arrivare ad un accordo tra lo Stato e le Regioni per lo sviluppo del progetto del Portale.
Riguardo al possibile conflitto di interessi del Presidente dell’ENIT, fa presente che nessuno ha sollevato in passato un conflitto di interessi per l’allora Ministro Stanca che proveniva dall’azienda IBM, azienda che si è aggiudicata la gara per lo sviluppo del Portale.
Preannuncia che potrebbe essere presentato un emendamento al disegno di legge finanziaria 2008, attualmente all’esame del Parlamento, affinché venga attribuita all’ENIT la competenza per la gestione del Portale.
Ritiene conclusivamente che potrebbe essere utile un indirizzo del Parlamento sulle modalità di revisione del progetto e sui parametri cui esso dovrà corrispondere in futuro”.
4) La controreplica di Stanca
“Il senatore STANCA (FI) interviene per fatto personale al fine di precisare che dal 1° aprile del 2001 non ha più avuto alcun rapporto con l’IBM neanche a livello di consulenza”.