Tre ricercatori della Standford University, Philip Wong, Abbas El Gamal e Keith Fife, hanno annunciato di essere sul punto di realizzare una rivoluzionaria macchina fotografica in grado di riprendere immmagini super tridimensionali.
Il dispositivo sarà costituito da 12.616 piccole lenti, ognuna delle quali non è altro se non una macchina fotografica in miniatura, in grado di rilevare una mappa di profondità, in cui vengono memorizzate le distanze tra l’apparecchio e ogni oggetto posto all’interno dell’inquadratura.
Puntando il nuovo dispositivo sul viso di una persona sarà possibile registrare con precisione la mappa di profondità del volto che potrà poi essere utilizzata, ad esempio, in sistemi di sicurezza basati sul riconoscimento dei tratti del viso.
Con la nuova tecnologia diventerà estremamente semplice realizzare foto in cui non si debba preventivamente scegliere cosa mettere a fuoco. Solo in un momento successivo, e tramite un apposito software di editing, potrà essere determinato il definitivo aspetto dell’immagine.
Inoltre potranno essere esclusi dalla immagine oggetti che si trovino oltre una certa distanza, rendendo in tal modo superfluo il ricorso al blue screen per isolare determinati oggetti o persone dallo sfondo.
Secondo i ricercatori la nuova macchina fotografica costerà meno dei dispositivi attualmente in commercio in quanto la qualità delle immagini non dipenderà più dalle tradizionali e costose lenti ottiche, ma dalle più economiche e numerose microlenti.
