Il supremo Tribunale Amministrativo per la Sicilia deciderà oggi il ricorso proposto da un folto gruppo di imprese di pescatori che operano sul litorale ibleo, rappresentati e difesi dallo Studio Legale Giurdanella.
I pescatori di questa zona costiera vivono da qualche mese una profonda crisi economica, causata dall’alga verde Caulerpa racemosa, che infesta la costiera interessata dalla loro pesca, e che sta determinato una forte e progressiva diminuzione del pescato. Peraltro, il problema è destinato a crescere, in quanto la caulerpa per sua natura è propensa ad espandersi a dismisura proprio nei bassi fondali costieri.
Ora, con il provvedimento impugnato, l’Assessorato ha autorizzato la pesca professionale del novellame di sardina (sardina pilchardus) e del rossetto (aphia minuta) su tutta la costiera sicula, dunque anche nel compartimento marittimo suddetto già in ginocchio a causa dell’invasione di alghe, e ciò senza porre in essere tutte le verifiche a livello locale, imposte dalla normativa comunitaria di riferimento.
Il provvedimento dell’Assessorato regionale alla pesca, infatti, non è stato preceduto dal necessario iter istruttorio, che avrebbe certamente condotto l’amministrazione a sottrarre dall’applicazione del decreto in questione il litorale costiero ibleo.
I ricorrenti, vista la gravità della situazione, hanno deciso di interpellare il tribunale competente, chiedendo la sospensione cautelare del provvedimento autorizzatorio, quantomeno per i compartimenti marittimi insistenti sul litorale tra Gela e Pozzallo.