L’istituto di ricerca medica presso l’Università di Washington ha reso disponibile Foldit, un rivoluzionario videogioco che placherà i sensi di colpa degli appassionati di videogames. Giocare a Foldit non potrà essere considerato un’inutile perdita di tempo; il gioco, infatti, consiste nella manipolazione sullo schermo del proprio PC di catene di proteine allo scopo di scoprirne i migliori schemi di ripiegamento.
Come è noto le proteine, essenziali per il corretto funzionamento delle cellule, sono costituite da lunghe catene di aminoacidi, piccole molecole composte da atomi di carbonio, ossigeno, azoto, zolfo e idrogeno. Gli aminoacidi sono legati l’uno all’altro in catene ininterrotte in cui ciascun componente risulta orientato tridimensionalmente secondo schemi specifici per ogni proteina. Conoscere questi schemi è fondamentale per comprendere l’esatto funzionamento delle proteine. Ad esempio una proteina che ha il compito di rompere le molecole di glucosio è dotata di una struttura in grado di riconoscere il glucosio ed attivare gli aminoacidi adatti a reagire con le sue molecole per ricavarne l’energia necessaria alla vita delle cellule.
Capire quale sia la struttura migliore per il corretto funzionamento delle proteine è considerato il più difficile problema della biologia contemporanea. Foldit cerca di risolverlo traendo vantaggio dalla capacità umana di intuire le soluzione dei più complicati rompicapo e sfruttando l’innato spirito umano di competizione: ciascun giocatore, infatti, è in gara con gli altri nella ricerca del miglior schema di ripiegamento.
Entro l’estate verranno aggiunte al videogioco nuove funzionalità che consentiranno ai giocatori di creare nuove proteine potenzialmente adatte alla cura di gravi malattie. Secondo numerosi scienziati sarebbe proprio il malfunzionamento delle proteine la causa di numerose patologie (tra le quali HIV/AIDS, cancro e alzheimer). Conoscere meglio le proteine permetterà di curare con maggiore efficacia queste malattie.