Reiterati dal prossimo 5 novembre 2008, i vincoli preordinati all’esproprio
sugli immobili interessati dalla realizzazione del “Ponte sullo Stretto di
Messina”, per assoluta “impossibilita” di approvare entro tale temine il
progetto definitivo dell’opera.
Questi i tempi della procedura:
a. La società ‘Stretto di Messina S.p.A.’ era stata individuata
quale soggetto aggiudicatore dell’opera, ai sensi dell’art. 181, comma 2,
del codice dei contratti pubblici, decreto legislativo n. 163/2006;
b. il progetto preliminare e’ stato approvato con delibera 1° agosto
2003, n. 66, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 novembre 2003, n.
257;
c. il 27 novembre 2003, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
Ministero dell’economia e delle finanze, Regione Calabria, Regione
Sicilia, «Stretto di Messina S.p.A.», ANAS S.p.A. e RFI S.p.A. hanno
stipulato l’accordo di programma finalizzato alla realizzazione delle
opere viarie e ferroviarie propedeutiche alla realizzazione
dell’opera o funzionali all’inserimento della medesima nella rete dei
trasporti nazionali;
d. 30 dicembre 2003, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e la «Stretto di Messina S.p.A.» hanno sottoscritto la convenzione
di concessione per la realizzazione dell’opera e per la gestione del
collegamento viario;
e. la concessionaria, con contratto stipulato il 27 marzo 2006, ha
affidato la progettazione definitiva ed esecutiva, nonche’
la realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina» e dei
relativi collegamenti stradali e ferroviari al Contraente Generale,
scelto in base agli esiti di apposita gara, e ha altresi’
proceduto, a seguito di separate gare, all’affidamento dei servizi di
controllo e verifica della progettazione definitiva ed esecutiva e
della realizzazione, dei servizi di monitoraggio ambientale,
territoriale e sociale, dei servizi di brokeraggio assicurativo;
f. il 5 novembre 2008 sarebbe scaduto il termine quinquennale
di efficacia del vincolo preordinato all’esproprio derivante dalla
delibera n. 66/2003.
Di seguito, il provvedimento del CIPE.
. . . . . . .
Comitato Interministeriale per la programazione economica
Deliberazione del 30 settembre 2008
Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001).
Ponte sullo stretto di Messina. (CUP C11H03000080003).
Rinnovo vincolo preordinato all’esproprio. (Deliberazione n. 91/2008)
(G.U. n. 258 del 4 novembre 2008 )
Il Comitato Interministeriale per la programazione economica;
Vista la legge 17 dicembre 1971, n. 1158, recante norme in tema di
collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente,
come modificata ed integrata dal decreto legislativo 24 aprile 2003,
n. 114;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all’art. 1, ha
stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli
insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano
individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima
applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre
2001 e attribuendo, tra l’altro, a questo Comitato stesso, integrato
dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome interessate,
il compito di approvare il progetto preliminare e definitivo delle
opere;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all’art. 13 reca
modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
Visto l’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante
«Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»,
secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di
investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di
progetto (CUP), e viste le delibere attuative di questo Comitato;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327, come da ultimo modificato dal decreto legislativo 27 dicembre
2004, n. 330, recante il testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita’, e
visti, in particolare:
l’art. 9, il quale dispone che il vincolo preordinato
all’esproprio ha un termine di durata di cinque anni, fermo restando
che tale vincolo puo’ essere motivatamente reiterato;
l’art. 10, che, per l’ipotesi che l’opera pubblica o di pubblica
utilita’ non sia prevista dal piano urbanistico generale, stabilisce
che l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio puo’ essere
disposta mediante una conferenza di servizi, un accordo di programma
ovvero un altro atto, anche di natura territoriale, che in base alla
legislazione vigente comporti la variante al piano urbanistico.
l’art. 39, il quale dispone che nel caso di reiterazione di un
vincolo preordinato all’esproprio e’ dovuta al proprietario una
indennita’ commisurata all’entita’ del danno effettivamente prodotto
e che, qualora non sia prevista la corresponsione dell’indennita’
negli atti che determinano la reiterazione del vincolo, l’autorita’
che l’ha disposta e’ tenuta a liquidare l’indennita’, entro il
termine di due mesi dalla data in cui abbia ricevuto la documentata
domanda di pagamento, ed a corrisponderla entro i successivi trenta
giorni, decorsi i quali sono dovuti anche gli interessi legali;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il
codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, e visti, in
particolare:
l’art. 163, che attribuisce la funzione di supporto per le
attivita’ di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, che puo’ in proposito avvalersi di apposita «strutture
tecnica di missione»;
l’art. 165, comma 7, il quale dispone, con specifico riferimento
alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi, che, per
effetto dell’approvazione del progetto preliminare, gli immobili su
cui e’ localizzata l’opera sono assoggettati al vincolo preordinato
all’esproprio ai sensi del menzionato art. 10 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 327/2001, anche in mancanza di
espressa menzione del vincolo stesso nella delibera di approvazione;
l’art. 181, comma 2, il quale dispone che le procedure di
approvazione, finanziamento e affidamento previste dalle disposizioni
del Titolo II, Capo IV, dello stesso decreto legislativo si applicano
al «Ponte sullo Stretto di Messina»;
l’art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto
2002, n. 190, concernente la «attuazione della legge n. 443/2001, per
la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi
strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n.
51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi dell’art. 1
della legge n. 443/2001, ha approvato il primo Programma delle
infrastrutture strategiche, che, all’allegato 1, include il »Ponte
sullo Stretto di Messina» quale opera gia’ avviata con legge propria
di cui si conferma il carattere di rilevanza nazionale;
Vista la delibera 1° agosto 2003, n. 66 (Gazzetta Ufficiale n.
257/2003 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002 e della legge
n. 1158/1971, come modificata ed integrata dal decreto legislativo n.
114/2003, ha approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare del
«Ponte sullo Stretto di Messina»;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n.
290/2006), con la quale questo Comitato, ai sensi e per gli effetti
dell’art. 4 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche’ ai sensi
dell’art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001,
ha approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della
dichiarazione di pubblica utilita’ il progetto definitivo della
«variante di Cannitello»;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n.
199/2006 S.O.), con la quale questo Comitato nel rivisitare il primo
Programma delle infrastrutture strategiche ha confermato nel novero
di dette opere il «Ponte sullo Stretto di Messina»;
Visto il documento di Programmazione economico-finanziaria (DPEF)
relativo al triennio 2009-2011 – Allegato Infrastrutture, sul quale
questo Comitato si e’ espresso con delibera 4 luglio 2008, n. 69, e
nel quale la realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina» e’
stata inserita tra le opere prioritarie da avviare nel periodo
indicato, quantificando l’investimento complessivo per la
realizzazione dell’opera in 6,1 miliardi di euro;
Vista la nota 29 settembre 2008, n. 0014296, con la quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la
relazione istruttoria concernente la proposta di reiterazione, ai
sensi e per gli effetti degli articoli 9 e 10 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 327/2001 e dell’art. 165 del decreto
legislativo n. 163/2006, del vincolo preordinato all’esproprio sugli
immobili interessati dalla realizzazione del «Ponte sullo Stretto di
Messina»;
Considerato che la «Stretto di Messina S.p.A.» e’ stata individuata
quale soggetto aggiudicatore dell’opera dall’art. 16, comma 5, del
decreto legislativo n. 190/2002 (ora menzionato art. 181, comma 2,
del decreto legislativo n. 163/2006);
Considerato che all’intervento e’ stato assegnato, su richiesta
della concessionaria, il CUP C11H03000080003;
Considerato che, in attuazione della citata delibera n. 66/2003, in
data 27 novembre 2003 Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
Ministero dell’economia e delle finanze, Regione Calabria, Regione
Sicilia, «Stretto di Messina S.p.A.», ANAS S.p.A. e RFI S.p.A. hanno
stipulato l’accordo di programma finalizzato alla realizzazione delle
opere viarie e ferroviarie propedeutiche alla realizzazione
dell’opera o funzionali all’inserimento della medesima nella rete dei
trasporti nazionali;
Considerato che in data 30 dicembre 2003 il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e la menzionata «Stretto di Messina
S.p.A.» hanno sottoscritto la convenzione di concessione ai sensi
dell’art. 7, comma 3, della legge n. 1158/1971 per la realizzazione
dell’opera e per la gestione del collegamento viario;
Considerato che, in esecuzione della citata convenzione, la
concessionaria ha provveduto con contratto stipulato il 27 marzo 2006
all’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, nonche’
della realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina» e dei
relativi collegamenti stradali e ferroviari al Contraente Generale
prescelto in base agli esiti di apposita gara e che ha altresi’
proceduto, a seguito di separate gare, all’affidamento dei servizi di
controllo e verifica della progettazione definitiva ed esecutiva e
della realizzazione, dei servizi di monitoraggio ambientale,
territoriale e sociale, dei servizi di brokeraggio assicurativo;
Udita la relazione del Sottosegretario di Stato al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l’intesa del Ministro dell’economia e delle
finanze;
Prende atto
delle risultanze della istruttoria svolta dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
a) che la «Stretto di Messina S.p.A.», nella rilevata qualita’ di
soggetto aggiudicatore, stante l’imminente scadenza (5 novembre 2008)
del termine quinquennale di efficacia del vincolo preordinato
all’esproprio derivante dalla delibera n. 66/2003 e stante
l’impossibilita’ di approvare entro tale temine il progetto
definitivo dell’opera, ha proposto l’adozione di una delibera avente
ad oggetto la reiterazione del predetto vincolo, rappresentando
altresi’:
che ha provveduto a riavviare tutte le attivita’ necessarie per
la realizzazione dell’opera;
che gli eventuali oneri per gli indennizzi dovuti a favore dei
proprietari degli immobili gravati dal vincolo, per un importo
stimato pari a 5 milioni di euro, saranno fronteggiati dalla stessa
«Stretto di Messina S.p.A.» con mezzi propri, anche nell’eventualita’
in cui le somme necessarie dovessero superare l’importo stimato;
che non si sono verificati incrementi di costo imputabili a
modifiche o variazioni di ordine tecnico, ma che si sono registrati
esclusivamente aggiornamenti di alcune voci di costo rispetto a
quelle inizialmente considerate, aggiornamenti pero’ compensati dai
risparmi conseguenti agli esiti delle procedure di gara espletate;
che l’onere complessivo di investimento e’ di circa 6,1 miliardi
di euro (comprensivi del costo di realizzazione dell’opera e degli
oneri finanziari) come indicato nel citato DPEF, in linea con l’onere
quantificato nella relazione istruttoria del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti richiamata nelle premesse della citata
delibera n. 66/2003;
b) che sussistono i presupposti richiesti degli articoli 9, 10 e 39
del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 per la
reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio, in quanto:
le scelte politiche compiute nella precedente legislatura
culminate nell’esclusione del «Ponte sullo Stretto di Messina»
dall’elenco delle opere prioritarie da avviare nel periodo 2008-2012,
quale riportato nell’Allegato Infrastrutture al DPEF relativo a detto
quinquennio giustificano i ritardi nella realizzazione dell’opera e,
segnatamente, la mancata approvazione del progetto definitivo
dell’opera stessa entro il termine di cinque anni previsto dall’art.
9, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001
per l’efficacia del vincolo preordinato all’esproprio:
le scelte programmatiche contenute nell’Allegato Infrastrutture
al DPEF 2009-2011 confermano l’attualita’ del preminente interesse
pubblico alla realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina»;
la reiterazione del vincolo derivante ai sensi dell’art. 165,
comma 7, del decreto legislativo n. 163/2006 dall’approvazione del
progetto preliminare di cui alla delibera n. 66/2003 e’
indispensabile per assicurare la piena attuazione delle previsioni
del DPEF 2009-2011 relative al «Ponte sullo Stretto di Messina»;
il progetto preliminare approvato con la delibera n. 66/2003
mantiene inalterata la sua validita’;
la reiterazione del vincolo appare, altresi’, giustificata dal
fatto che trattasi della prima reiterazione, determinata dalle
circostanze sopra indicate, e dal fatto che, riguardando tutti gli
immobili gia’ gravati dal vincolo derivante dall’adozione della
delibera n. 66/2003, non si determinano disparita’ di trattamento tra
i proprietari interessati;
la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio appare
indispensabile e urgente poiche’, qualora non si addivenga
tempestivamente al rinnovo dello stesso, le aree interessate
potrebbero essere destinate ad altri fini, con la conseguenza che
risulterebbe precluso o molto piu’ oneroso realizzare l’opera;
gli eventuali oneri per gli indennizzi dovuti, ai sensi dall’art.
39 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, a favore
dei proprietari degli immobili gravati dal vincolo di esproprio, per
un importo stimato pari a 5 milioni di euro, saranno fronteggiati
dalla stessa «Stretto di Messina S.p.A.» come sopra esposto – con
mezzi propri, anche nell’eventualita’ in cui le somme necessarie
dovessero superare l’importo stimato;
Delibera:
1. Ai sensi e per gli effetti degli articoli 9 e 10 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 327/2001, e s.m.i., e dell’art. 165
del decreto legislativo n. 163/2006, e’ reiterato, a decorrere dal
5 novembre 2008, il vincolo preordinato all’esproprio sugli immobili
interessati dalla realizzazione del «Ponte sullo Stretto di Messina»,
il cui progetto preliminare e’ stato approvato con delibera 1° agosto
2003, n. 66, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 novembre 2003, n.
257.
2. Gli eventuali oneri per gli indennizzi dovuti a favore dei
proprietari degli immobili gravati dal vincolo saranno a carico della
concessionaria «Stretto di Messina S.p.A.», la quale vi fara’ fronte
con mezzi propri.
Roma 30 settembre 2008
Il vice presidente: Tremonti
Il segretario: Micciche’
(registrato alla Corte dei conti il 22 ottobre 2008)