Lettera aperta al Comitato antipirateria

Giurdanella.it pubblica il testo di una lettera, appena inviata al Comitato tecnico contro la
pirateria digitale e multimediale, alla cui elaborazione ha partecipato attraverso l’Istituto per le Politiche dell’Innovazione.

. . . . . .

Internet,
2 febbraio 2009

Egregio Prof.
Mauro Masi
Coordinatore
del Comitato tecnico contro
la
pirateria digitale e multimediale
Presidenza
del Consiglio dei Ministri
Palazzo
Chigi
Roma

Egregio
Professore,

il mondo
della cultura digitale italiana negli ultimi mesi ha assistito da
spettatore all’istituzione prima e all’insediamento
poi
del comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale da
Lei coordinato, apprendendo, peraltro, della Sua intenzione di
concludere i lavori di tale Comitato entro sessanta giorni.

La
brevità di tale intervallo di tempo in relazione alla
complessità delle questioni sottese alla regolamentazione
della materia nella quale il Suo Comitato è chiamato ad
elaborare proposte e soluzioni costituisce, come
comprenderà,
un elemento di grande preoccupazione per le associazioni di
categoria, gli addetti ai lavori ed i consumatori ed utenti di
contenuti culturali digitali.

Infatti,
come riteniamo Le sia noto, il tema della pirateria digitale e
multimediale costituisce solo un aspetto – rectius
una
patologia – della più ampia materia relativa alla
circolazione dei prodotti culturali in formato digitale, alla loro
accessibilità per via telematica ed alla necessaria
attività
di promozione della creatività e, più in
generale,
dello sviluppo culturale del Paese cui Governo ed Istituzioni non
possono sottrarsi.

Una
regolamentazione utile ed efficace di tale materia ha, a nostro
avviso, per presupposti indefettibili, studi ed analisi –
indipendenti e con metodo scientifico – circa le cause, gli effetti e
le dimensioni del fenomeno della pirateria digitale e multimediale
nonché sulle conseguenze dell’adozione di
eventuali
misure sanzionatorie e di enforcement dei diritti
di proprietà
intellettuale anche in relazione all’Ordinamento europeo ed
ai
trattati e accordi internazionali cui il nostro Paese ha aderito.

E’
a tutti evidente l’inidoneità
dell’attuale quadro
normativo – non solo in materia di diritto d’autore

a disciplinare il fenomeno della circolazione dei contenuti digitali
in ambito telematico così come, di conseguenza,
l’esigenza
di procedere a delineare un contesto legislativo idoneo a tutelare i
diritti e gli interessi dei creatori di opere dell’ingegno
fruibili in formato digitale e, ad un tempo, quelli degli utenti e
fruitori delle medesime opere che, peraltro, le nuove tecnologie
abilitano a trasformarsi, essi stessi, in autori e creatori di
ulteriori opere attraverso un virtuoso processo di moltiplicazione
del patrimonio culturale globale.

Tale
situazione, tuttavia, non può e non deve spingere il
Parlamento ed il Governo a commettere – come già
accaduto in passato – l’errore di varare nuove
misure
antipirateria esclusivamente in una logica di emergenza e senza
un’analisi preventiva basata sull’impatto della
norma
sullo sviluppo del mercato e, in generale, sulla società.

Il
contrasto alle diverse forme di illecita messa a disposizione di
contenuti nelle reti digitali necessita di risposte equilibrate e
basate anche sulla contestuale adozione di incentivi e misure di
ampio spettro per favorire la creazione di un’offerta legale
di
contenuti digitali secondo modelli trasparenti e flessibili, offerta
che rappresenta uno dei più efficaci strumenti per
disincentivare l’accesso ai contenuti senza il consenso dei
titolari dei diritti.

In
questa prospettiva soluzioni e principi enucleati nel disegno di
legge pubblicato in Rete nei giorni scorsi ed attribuito alla SIAE –
che ne ha, tuttavia, poi smentito la paternità – non
risultano
condivisibili ed appaiono insuscettibili di garantire in modo
efficace lo sviluppo e la promozione della cultura digitale nel
nostro Paese, risultando, al contrario, idonee ad ostacolarla.

Alla luce di tali considerazioni, i firmatari della presente, Le
chiedono:

(a) di
voler rappresentare al Governo l’esigenza di modificare tempi
e
modalità di lavoro del Comitato tecnico antipirateria
trasformandolo in un tavolo aperto sul più generale tema
della
circolazione dei prodotti culturali digitali per via telematica;

(b) di
invitare a partecipare a tale tavolo, per l’intera durata dei
lavori, i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei
consumatori, il mondo dell’impresa, gli addetti ai lavori ed
esperti della materia;

(c) di
commissionare ad enti ed istituti di ricerca super partes
i
citati studi sulle cause, gli effetti e le dimensioni del fenomeno
della pirateria digitale e multimediale nonché sulle
conseguenze che eventuali misure di enforcement
potrebbero
produrre sul terreno, ad esempio, della libertà di
manifestazione del pensiero a mezzo Internet o, piuttosto,
dell’esercizio, da parte dei cittadini, dei propri
fondamentali
diritti civili e politici per via telematica;

(d) di
coinvolgere nel processo di studio ed elaborazione di possibili
soluzioni normative gli esperti che hanno sin qui presieduto il
comitato permanente per il diritto d’autore nonché
l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni e
quella
Garante per la privacy ed il trattamento dei dati personali;

(e) di
pubblicare su piattaforma aperta tutti i documenti prodotti nel corso
dei lavori del comitato, dando così opportuna trasparenza
alla
sua attività che concerne una materia di ampio interesse per
cittadini ed imprese.

E’
ferma convinzione dei firmatari della presente che, solo per questa
via, il Governo, il Parlamento e le Istituzioni tutte possano
dimostrare di avere effettivamente compreso che la Cultura –
soprattutto nella Società dell’informazione

costituisce il più prezioso tra i beni comuni e che,
pertanto,
la sua promozione e la circolazione dei prodotti culturali
costituiscono diritti insopprimibili dei cittadini.

Distinti
saluti,

Giorgio
Sebastiano
Mauro
Vergari
Adiconsum

Paolo
Nuti
AIIP

Marco
Pierani
Altroconsumo

Michele
Ficara Manganelli
Assodigitale

Dino
Bortolotto
Assoprovider

Leonardo
Chiariglione
Stefano
Quintarelli
Dmin.it

Enzo
Mazza
FIMI

Marco
Pancini
Google
Italia

Stefano
Trumpy
Isoc
Italia

Guido
Scorza
Istituto
per le politiche dell’innovazione

Roberto
Scano
IWA
ITALY – International Webmasters Association Italia

Juan
Carlos de Martin
Centro
NEXA su Internet & Società – Politecnico di Torino

Pier
Luigi Dal Pino
Microsoft

Vittorio
Bertola
NNSquad
Italia

Redazione

Lo studio legale Giurdanella & Partners dedica, tutti i giorni, una piccola parte del proprio tempo all'aggiornamento del sito web della rivista. E' un'attività iniziata quasi per gioco agli albori di internet e che non cessa mai di entusiasmarci. E' anche l'occasione per restituire alla rete una parte di tutto quello che essa ci ha dato in questi anni. I giovani bravi sono sempre i benvenuti nel nostro studio legale. Per uno stage o per iniziare la pratica professionale presso lo studio, scriveteci o mandate il vostro cv a segreteria@giurdanella.it