In vigore dal 8 giugno il Reg. attuazione del Codice Contratti Pubblici

180 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 10 dicembre 2010, lo scorso 8 giugno è entrato in vigore il Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti Pubblici, approvato con il Decreto Presidenziale 5 ottobre 2010 n. 207.

Il regolamento è composto da 359 articoli e 15 allegati, diviso in sette parti, che seguono in linea di massima lo schema del ‘Codice de Lise’, anche se maggiore attenzione è dedicata alla disciplina attuativa sui lavori.

Tra le novità più rilevanti, all’interno delle disposizioni comuni, rientra l’estensione del potere sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva, non solo dell’esecutore, ma anche del subappaltatore (art. 5).

Da menzionare, inoltre, le norme su dialogo competitivo, aste elettroniche, appalto integrato ed appalto concorso, che peraltro consentono finalmente l’entrata in vigore delle corrispondenti norme del Codice Contratti, fino ad oggi rimaste sospese. 

Di particolare importanza, poi, le norme sul Responsabile Unico del Procedimento, indirizzate ad una maggiore assunzione di responsabilità e consapevolezza dell’incarico.

Non solo, infatti, è prevista la responsabilità contabile (art. 10, comma 7), ma anche l’art. 86 comma 1, che prevede “qualora il responsabile del procedimento riporti nel certificato di esecuzione dei lavori categorie di qualificazione diverse da quelle previste nel bando di gara o nell’avviso o nella lettera di invito, si applicano le sanzioni previste dall’art. 6, comma 11, del Codice, fino ad un massimo di euro 51.545”. A ciò si aggiunga la figura del direttore dell’esecuzione del contratto,  figura creata ex novo dal Regolamento – figura che di regola coincide il RUP – avente compiti di coordinamento, direzione e controllo tecnico-contabile dell’esecuzione del contratto stipulato dalla stazione appaltante (art. 301).

Queste sono soltanto alcune delle novità apportate dal regolamento di attuazione, che dovranno essere, sin da subito, recepite ed adottate nel sistema degli appalti pubblici vigente. Con le difficoltà aggiuntive determinate da un testo che, essendo stato varato nel 2010, non tiene conto del Decreto ”Sviluppo’ e delle modifiche da esso apportate al Codice dei Contratti, e che dunque dovrà essere in tal senso interpretato.

Anche questa, come tutte le altre novità introdotte in materia di appalti dal D.L. Sviluppo, verrà affrontata ed approfondita nel corso del Seminario di formazione ‘GLI APPALTI PUBBLICI DOPO IL DECRETO ‘SVILUPPO’, che l’avvocato Carmelo Giurdanella terrà a Roma il prossimo 14 luglio 2011.

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Redazione

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