Il Decreto Legge n. 70 del 2011, già in vigore dallo scorso 14 maggio, è già alla fine dell’iter della sua conversione in legge, e sta per essere licenziato in via definitiva dal Senato.
Dapprima, alla Camera, il Governo ha posto la questione di fiducia su un maxiemendamento interamente sostitutivo del disegno di legge di conversione, approvato il 21 giugno. Poi, il disegno di legge di conversione così modificato è approdato al Senato per il voto definitivo, dove è stato già esaminato dalla Commissioni referenti (5ª Bilancio e 6ª Finanze e Tesoro) nonchè dalle commissioni consultive.
La discussione in Assemblea inizierà domani, mercoledì 6 luglio, e dovrà concludersi con l’approvazione del testo definitivo entro la scadenza del Decreto Legge, prevista per il 12 luglio.
Queste alcune tra le più importanti novità in materia di appalti pubblici.
– paletti piu’ stretti per l’avvalimento;
– riduzione da 1.500.000 a a 1.000.000 euro della soglia sotto la quale è consentita la procedura negoziata per il lavori riguardanti beni culturali (il Codice Contratti, prima del DL Sviluppo, fissava tale soglia a 500.000 euro);
– obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici di cui all’articolo 62-bis del CAD, la certificazione attestante le capacità tecniche e professionali rese dai fornitori e dai prestatori di servizi, pena una sanzione amministrativa pecuniaria comminata dall’Autorità per la vigilanza sui LL.PP.
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