Laureati senza “titolo di secondo livello” contro il bando di concorso a 370 posti di giudice ordinario.
Lamentano la mancata previsione di ammissione “automatica” al concorso dei “laureati in Giurisprudenza iscritti negli anni accademici precedenti al 1998-1999”.
Questi i fatti.
Il nuovo bando di concorso per magistrato ordinario, pubblicato nella G.U. del 28 ottobre 2011, dichiara conclusa la fase transitoria prevista dal decreto Castelli a favore dei laureati in possesso del solo titolo di Laurea, ma iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza prima dell’a.a. 1998-99.
Si tratta di aspiranti magistrati che finora hanno potuto accedere al concorso in virtù del regime transitorio previsto per il passaggio alla nuova disciplina (che ha trasformato quello per magistrato in concorso di “secondo livello”).
Il periodo transitorio, previsto dalla “Riforma Castelli” (D.Lgs. n. 160 del 5 aprile 2006) era di di cinque anni, ma è stato sospeso per un anno, dopo essere rimasto in vigore per soli tre mesi.
Il Bando, adesso, calcola il periodo transitorio, comprendendovi anche il tempo di sospensione dell’efficacia del decreto, col risultato di dichiarare conclusa la fase transitoria quinquennale, calcolata per intero dal 14 maggio 2006 (entrata in vigore decreto Castelli) al 28 ottobre 2011 (nuovo Bando).
Migliaia di aspiranti rimasti fuori ritengono erroneo il criterio di calcolo utilizzato dal Ministero, non potendo considerarsi conclusa una fase transitoria, in realtà rimasta “al palo” un anno e mezzo prima di prendere l’avvio.
Essi pertanto ritengono che dei cinque anni siano trascorsi, al più, solo poco più di un tre anni e mezzo, col risultato che il nuovo Bando entrerebbe a pieno titolo all’interno della “fase transitoria”.
Verrà a questo punto proposto un ricorso collettivo, patrocinato dallo Studio Legale Giurdanella (lo stesso della sentenza della Corte Costituzionale a favore della partecipazione al concorso di magistratura per gli “abilitati non iscritti all’albo”) per ottenere l’ammissione automatica al concorso dei laureati in Giurisprudenza, iscritti negli anni accademici precedenti al 1998-1999.
Deciderà il Tar Lazio, in merito alla richiesta dei ricorrenti di essere ammessi al concorso, ma gli interessati dovranno impugnare il bando entro il termine di decadenza di sessanta giorni dalla sua pubblicazione, e dunque entro il prossimo 27 dicembre, nonché presentare nei termini la domanda di partecipazione.