Responsabilità dirigenziale, il Tar può interrogare i dirigenti dell’ente

Il Tar Lazio nell'ordinanza 2742/ 2012, sulla base dell'applicazione degli articoli 63 e 65 del nuovo codice del processo amministrativo, ha sancito un principio fondamentale in materia di responsabilità dei dirigenti pubblici: se i cittadini chiamano in causa dinanzi al giudice  amministrativo un ente pubblico, il collegio può ben “interrogare” i dirigenti per chiedere loro tutti i chiarimenti necessari.
La decisione è emersa in seguito ad una questione avente per protagonisti alcuni studenti esclusi da un corso universitario a numero chiuso.
I giudici, cercando chiarimenti sull'interpretazione delle norme applicate sul numero dei posti da mettere a concorso per l'anno accademico in questione, non hanno esitato infatti a chiamare in causa i dirigenti coinvolti, in primo luogo il direttore generale del Miur e al rettore dell'Ateneo.

Si aggiunge così un altro tassello all'ambito di applicabilità della responsabilità dirigenziale, una tematica delicata e complessa che sarà oggetto di riflessione nella giornata di alta formazione organizzata da Cesda (Centro studi di diritto amministrativo) "La gestione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego” che si svolgerà a Catania il 12 e il 19 Ottobre 2012.
Ampio lo spazio di approfondimento dedicato all'esame della figura del dirigente quale soggetto valutato e valutatore. Ci si soffermerà sul come produttività e valutazione della prestazione lavorativa incidano sul trattamento economico riservato alle figure dirigenziali e di come l'impianto sia cambiato all'indomani della cd. Riforma Brunetta. Si affronterà poi il licenziamento del dirigente: forme, procedure e garanzie, nonché, appunto, sulle sue responsabilità, dirigenziali e disciplinari; seguirà il problema del conferimento dell'incarico e della revoca nel difficile equilibrio tra potere politico e gestione amministrativa, ed infine l'analisi delle tutele rispetto all'utilizzo illegittimo dello spoils system.

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Redazione

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