Il 2012 è stato un anno di importanti novità per la professione forense.
L'inizio è stato abbastanza traumatico con l'entrata in vigore, dal 25 gennaio, del Decreto Liberalizzazioni (d.l. n. 1/2012), che ha stravolto la professione abolendo i tariffari professionali ed imponendo all'avvocato di concordare con il cliente il proprio compenso, per iscritto, «al momento del conferimento dell'incarico»
Il decreto è stato accolto favorevolmente invece dagli studenti e dai giovanti praticanti, in quanto ha ridotto la pratica prevista per l’accesso alle professioni regolamentate a diciotto mesi, prevedendo inoltre che i primi sei mesi possano essere svolti, in presenza di apposita convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale Forense e il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea.
Il 2012 sul finire ha riservato per molti avvocati una piacevole notizia: la Corte costituzionale con sentenza n. 272 del 2012 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, delle norme che hanno introdotto la mediazione nelle controversie civili e commerciali, nella parte in cui si prevede il carattere obbligatorio della mediazione. Una vittoria per molti avvocati che consideravano tale sistema fallimentare e per i quali, l’obbligatorietà e i costi alti costituivano un meccanismo perverso che, oltre che limitare l’accesso alla giustizia, avviava un processo di privatizzazione di un diritto sancito dalla Costituzione italiana.
Le riforme hanno toccato anche gli avvocati amministrativisti-appaltisti. Numerosi infatti i provvedimenti che hanno modificato il codice degli appalti. Tra le varie modifiche citiamo l’introduzione dell’accertamento definitivo della violazione di cui al comma 1 lett g.) dell’art. 38, operata dal decreto Semplificazione fiscale (D.L. 2 marzo 2012, n. 16) che dispone l'esclusione dagli appalti per i soggetti che abbiano "commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti". Tale decreto, inoltre, ha dato inizio al travagliato percorso normativo dell’istituto della responsabilità solidale tra appaltatore/subappaltore estendendo la responsabilità anche al committente, istituto che poi è stato rimodificato dal Decreto Sviluppo, il quale ha circoscritto l’applicazione ai soli appalti privati. Sull’argomento sono intervenuti per cercare di fornire adeguati chiarimenti, anche l'Agenzia delle Entrate e l'Ance, ma i dubbi e le ombre permangono.
Il 2012 ha portato novità anche per altre professioni. Per farne un esempio, pensiamo al Decreto Sanità che ha modificato la procedura per l’attribuzione degli incarichi di direzione di struttura complessa, rimettendo alla legislazione regionale “i criteri e le procedure per il conferimento degli incarichi”, e fissando dei principi molto vincolanti, tra essi la formazione di un “profilo professionale” del dirigente da incaricare, da inviare alla Commissione che sulla base dell’analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali, del volume dell’attività svolta e del colloquio, individua “una terna di candidati idonei formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti” .
Il 2012 ha confermato forse che le professioni sono sempre più a rischio di fallimento, per questo i professioni si stanno adoperando per trovare fonti di guadagno alternative.
Sempre più avvocati, per esempio, stanno percorrendo la strada degli appalti dei servizi legali, ossia partecipano alle procedure pubbliche bandite dagli Enti per l’affidamento di incarichi e/o di consulenze legali ad avvocati esterni, ma le alternative non finiscono qui.
Un’interessante visione delle novità normative 2012 e delle prospettive future per la professione forense saranno oggetto del prossimo corso di formazione CeSDA, in programma per il 21 dicembre a Catania.
A seguire il programma e la locandina del corso.
MERCATO DELLE PROFESSIONI: TRA DEONTOLOGIA E CONCORRENZA.
Catania, 21 dicembre 2012, ore 9.00-13.00 e 14.00-18.00
– Il decreto liberalizzazioni: abrogazione delle tariffe, parametri, compenso preventivo e tirocinio: come cambia l’attività dell’avvocato in un mercato libero e concorrenziale;
– pubblicità e deontologia: normativa vigente e orientamenti professionali;
– l’avvocato al tempo di internet: sito, posta elettronica e pec, social network;
– l’avvocato “pubblico” e la doppia deontologia;
– gli appalti di servizi legali;
– disciplina delle società di professionisti alla luce del decreto liberalizzazioni;
– tipologie di compenso per l’incarico professionale.
Il corso è accreditato presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Catania e dà diritto a n. 8 crediti formativi.
Per iscriversi, è necessario compilare ed inoltrare il form disponibile qui
o inviare una e-mail all'indirizzo:formazione@cesda.it
[[{“type”:”media”,”view_mode”:”media_original”,”fid”:”422″,”attributes”:{“alt”:””,”class”:”media-image”,”height”:”962″,”typeof”:”foaf:Image”,”width”:”700″}}]]