Il Consiglio di Stato, ieri, con dispositivo di sentenza n. 403/2013 (dispositivo in allegato) ha confermato la decisione del Tar del Lazio, Roma, Sezione I, n. 08614/2012, respingendo così il ricorso di Alitalia contro le decisioni dell'Antitrust che prevedono la cessione di quattro coppie di diritti di atterraggio e decollo (c.d. 'slot') sulla tratta Roma-Milano. Gli slot in questione riguardano le prime ore del mattino, una fascia oraria molto richiesta e affollata da intende trascorrere una sola giornata di lavoro a Roma o Milano, per rientrare poi in giornata.
Nell'aprile 20121 l'Antitrust aveva dato ad Alitalia 90 giorni di tempo per presentare misure utili a 'rimuovere’ il proprio monopolio sulla tratta Milano-Linate entro il 28 ottobre, evidenziando che l'Alta velocità non era ancora in grado di insidiare il primato degli aerei.
La compagnia di bandiera affidò le proprie difese in un ricorso al Tar, rilevando che la concorrenza del treno rispetto all'aereo "è sotto gli occhi di tutti". Ma i giudici amministrativi si dimostrarono di tutt'altro avviso, e a ottobre 2012 rigettarono il ricorso confermando il provvedimento dell'Autorità. Dopo pochi giorni, la stessa Antitrust affidò proprio a Easyjet, considerata dal monitoring trustee Nexia la più idonea a gestirli, i sette slot oggetto della controversia.
Da qui, il ricorso di Alitalia in Consiglio di Stato, che aveva bloccato tutta la procedura, dal momento che il 19 novembre scorso i giudici amministrativi di ultimo grado avevano sospeso la sentenza del Tar Lazio, in attesa della decisione definitiva. Decisione che è arrivata ieri con dispositivo, poiché la stessa l'Antitrust "ha dichiarato di avere interesse alla pubblicazione anticipata del dispositivo".
