Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, in via preliminare, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, due regolamenti che attuano la legge n. 135 del 2012 (spending review). Entrambi i regolamenti saranno trasmessi al Consiglio di Stato e alle Commissioni parlamentari per l’acquisizione dei rispettivi pareri.
Il primo regolamento riguarda il riordino del sistema di reclutamento e formazione dei dipendenti pubblici delle scuole pubbliche di formazione.
Queste le novità principali del regolamento:
1. la Scuola superiore della PA (rinominata Scuola nazionale dell’amministrazione) assieme all’Istituto diplomatico “Mario Toscano”, la Scuola superiore dell’economia e delle finanze, la Scuola superiore dell’amministrazione dell’interno – SSAI, la Scuola di formazione e perfezionamento del personale civile della difesa e la Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche, costituisce il Sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica.
Il nuovo sistema garantisce la riconduzione a unità dell’azione delle singole Scuole, necessaria per ottimizzare l’allocazione delle risorse e migliorare la qualità delle attività formative: il sistema diventa, infatti, il punto di riferimento al quale le amministrazioni e gli enti pubblici devono rivolgersi per la formazione del proprio personale, in assenza di ragioni che giustifichino il ricorso a istituti di formazione diversi.
2. L’azione del Sistema unico verrà indirizzata dal “Comitato per il coordinamento delle scuole pubbliche di formazione”, presieduto dal Presidente del Consiglio e composto dagli organi di vertice delle Scuole del Sistema unico, che coordina la pianificazione dell’attività di formazione e reclutamento di funzionari e dirigenti, ma anche l’utilizzo delle risorse umane (in particolare del personale docente), finanziarie e logistiche (sedi e locali delle Scuole).
3. Il Dipartimento della funzione pubblica elabora ogni anno il “Piano triennale previsionale di reclutamento di dirigenti e funzionari nelle amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo e negli enti pubblici nazionali”, che viene successivamente approvato dal Consiglio dei Ministri.
Il Piano stabilisce il numero e la tipologia dei posti da destinare al reclutamento di dirigenti e funzionari tramite corso-concorso selettivo bandito dalla Scuola nazionale di amministrazione, il numero e la tipologia dei posti da destinare al reclutamento diretto da parte delle singole amministrazioni, il numero dei posti destinati al reclutamento del personale della carriera diplomatica, della carriera prefettizia e da assegnare all’albo dei segretari comunali.
4. Il reclutamento dei funzionari delle amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici, avverrà per metà dei posti con il sistema unico di reclutamento.
5. Le amministrazioni sono tenute ad adottare, entro il 30 giugno di ogni anno, un Piano triennale di formazione del personale, da trasmettere al Comitato che provvede a redigere il “Programma triennale delle attività di formazione dei dipendenti pubblici”, secondo il criterio della programmazione a scorrimento entro il 31 ottobre di ogni anno.
Il secondo regolamento contiene le disposizioni per il corso-concorso per funzionari e dirigenti pubblici. Il sistema di reclutamento e formazione di dirigenti e funzionari viene ridefinito in base a quattro obiettivi: concentrare, snellire e rendere più economiche le procedure concorsuali; garantire l’eccellenza dell’attività formativa generale; strutturare i corsi di formazione in modo da assicurare il più elevato livello di specializzazione professionale degli allievi; subordinare l’assunzione degli allievi al superamento di prove valutative che assicurino l’effettiva selezione dei più meritevoli.
Per i funzionari le novità riguardano i requisiti minimi di accesso al corso-concorso (laurea specialistica/magistrale o diploma di laurea per i candidati non dipendenti pubblici e laurea triennale per i dipendenti pubblici); le modalità di svolgimento (durata complessiva di 9 mesi di cui i primi sei di formazione generale presso la Scuola nazionale di amministrazione e le altre Scuole del Sistema unico e i successivi tre mesi di formazione specialistica svolta presso le amministrazioni di destinazione degli allievi, utilizzando anche le strutture delle Scuole di riferimento); il trattamento economico degli allievi.
Anche per i dirigenti le novità riguardano il trattamento economico e le modalità di svolgimento del corso (con una fase di formazione generale, della durata di otto mesi, svolta dalla Scuola nazionale di amministrazione e una fase di formazione specialistica, della durata di quattro mesi, alla cui organizzazione provvede il Comitato tramite le Scuole di riferimento o, in mancanza, con la Scuola nazionale di amministrazione).