L'ultimo approdo dei decreti attuativi della spending review è rappresentato dalla centralizzazione degli acquisti pubblici, nel senso che nella stragrande maggioranza dei casi le PPAA sono ormai obbligate a rifornirsi presso una centrale di acquisto, sia essa la Consip o una delle centrali di acquisto a livello locale, organizzate su base territoriale dalle Regioni. Per questa ragione la Consip, ha pubblicato in data 11 marzo 2013 una tabella riassuntiva degli obblighi e/o delle facoltà per gli acquisti di beni e servizi, quale strumento di rapida consultazione per facilitare nelle relative operazioni le pubbliche amministrazioni interessate.
La riscrittura delle procedure di acquisto riguarda in particolare Ministeri, Province, Regioni, Comuni, scuole e enti del Servizio Sanitario Regionale nonché organismi di diritto pubblico. Nonostante in teoria vi sia la possibilità per tali soggetti pubblici di mantenere il proprio fornitore a prezzi più bassi rispetto alla Consip, “ a condizione che tra l'amministrazione interessata e l'impresa non siano sorte contestazioni sull'esecuzione di eventuali contratti stipulati in precedenza”, di fatto gli acquisti autonomi diventano una possibilità assai remota, perchè subordinata all'ottenimento di prezzi più competitivi di quelli applicati all'ingrosso.
Come se ciò non bastasse si consideri anche che a presidio del rispetto di tali obblighi è previsto che i contratti stipulati in violazione delle procedure di acquisto sono sanzionati con la nullità e costituiscono illecito disciplinare e causa di responsabilità amministrativa per il singolo funzionario stipulante.
Qui in formato pdf la tabella Consip.