È del 21 marzo 2013 la circolare dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con cui sono state fornite le prime istruzioni applicative della normativa anticorruzione approvata con L. n. 190/2012.
Entro il 31 marzo infatti gli Enti Locali devono adottare il Piano triennale anticorruzione per il triennio 2013-2015, pur non essendo stati ancora adottati né lo schema di piano nazionale anticorruzione, rimesso alle determinazioni della Conferenza Unificata Stato-Regioni e Autonomia locali, né il piano per le amministrazioni statali. Le linee guida approvate dal comitato interministeriale inoltre sono molto generiche e non si può ritenere che abbiano valenza sostitutiva delle indicazioni che a livello nazionale deve offrire la Conferenza Unificata. Di qui l’esigenza di istruzioni applicativa circa le principali misure e adempimenti da porre in essere per una effettiva attuazione delle disposizioni di legge.
I Comuni sono sollecitati a:
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individuare il Responsabile anticorruzione, che l’art. 1 comma 7 L. n. 190/2012 individua, di norma, nel segretario comunale. Non essendo sufficiente la semplice individuazione legislativa, occorre un apposito atto di nomina, per la cui adozione è competente il Sindaco (cfr. Enti Locali: il responsabile della prevenzione della corruzione è il segretario comunale; Delibera Civit n. 15/2013: è il Sindaco che nomina il responsabile anticorruzione);
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avviare i lavori per la definizione del Piano di prevenzione della corruzione, di competenza della Giunta comunale, nelle more dell’adozione delle previste intese in sede di Conferenza unificata e del Piano nazionale anticorruzione del Dipartimento della Funzione Pubblica. Per quanto concerne i contenuti, la circolare si rifà alle linee guida interministeriali (cfr. Anticorruzione: elaborate le linee guida del Governo) oltre che al dettato dell’art. 1 comma 9 L. n. 190/2012.
Di seguito, si allega il testo integrale della circolare ANCI 21 marzo 2013