Si sono ultimate ieri, 14 aprile 2013, le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, organo di disciplina e autogoverno dei giudici amministrativi, equivalente del CSM per i giudici ordinari.
Il Consiglio di Presidenza è quell’organo, dotato di peculiari poteri e funzioni, deputato per legge ad adottare tutta una serie di provvedimenti di particolare importanza, tra cui:
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la definizione dei criteri di massima per la fissazione dei carichi di lavoro dei magistrati, nonché per la ripartizione degli affari consultivi e dei ricorsi tra sezioni consultive e giurisdizionali del Consiglio di Stato e dei tribunali divisi in sezioni;
- l’adozione di ogni provvedimento relativo allo status giuridico dei magistrati amministrativi (assunzioni, assegnazioni di sedi e di funzioni, trasferimenti, promozioni, conferimento di uffici direttivi, dispensa eccezionalmente e per motivate ragioni dall’osservanza dell’obbligo di residenza dei magistrati, conferimento di incarichi esterni e collocamento fuori ruolo), nonché dei provvedimenti disciplinari che li riguardano;
- deliberazioni sulle piante organiche del personale di magistratura dei Tar e sull’eventuale divisione in sezioni dei tribunali stessi, nonchè del personale di segreteria ed ausiliario del Consiglio di Stato e dei Tar;
- e, infine, può disporre ispezioni sui servizi di segreteria del Consiglio di Stato e dei Tar, affidandone l’incarico ad uno dei suoi componenti.
Attraversato il vespaio di polemiche innescate dal provvedimento con cui il segretario generale, Oberdan Forlenza, ha negato il rimborso per il pernottamento per i magistrati che si sono recati a Roma per le votazioni (il Consiglio di Stato infatti è l’unica sede di voto in tutto il territorio nazionale) – cfr. “Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, elezioni con voto A/R” – a breve avremo i nomi di tutti gli eletti.
L’elezione riguarda i membri togati, ovverosia oltre al Presidente Giorgio Giovannini (che in qualità di Presidente del Consiglio di Stato è anche Presidente del CPGA), quattro membri (più due supplenti) eletti da e tra i magistrati in servizio al Consiglio di Stato; sei membri (più due supplenti) da e tra i magistrati in servizio ai Tar. La compagine dell’organo di autogoverno dovrà poi essere completata dalla designazione dei quattro membri laici di nomina parlamentare (due da parte del Senato e due dalla Camera).
I candidati eletti dai magistrati dei tribunali amministrativi sono:
- Giuseppina Adamo (Tar Puglia) – 49 voti;
- Giovanni Tulumello (vice-presidente ANMA) – 46 voti;
- Michelangelo Francavilla (Tar Lazio) – 41 voti:
- Sergio Zeuli (Tar Campania) – 36 voti;
- Concetta Plantamura (Tar Lombardia) – 34 voti;
- Linda Sandulli (Tar Lazio) -31 voti.
Non eletti: Massimiliano Balloriani (Tar Abruzzo) – 28 voti; Giulia Ferrari (Tar Lazio) – 20 voti.
Supplenti eletti: Giammario Palliggiano (Tar Campania)e Silvia Coppari (Tar Veneto).