L‘Associazione nazionale dei costruttori edili predispone modelli di lettere-tipo da inviare alle pubbliche amministrazioni debitrici per ricordare loro quanto dovuto e aiutarle a rispettare i termini imposti dal DL n. 35/2013.
Questa è l’ultima iniziativa intrapresa dall’ANCE per agevolare l’erogazione dei fondi stanziati per il pagamento dei debiti pregressi delle pa nei confronti delle imprese. Per quanto non prevista nel contesto del Decreto Legge, si rivelerà particolarmente utile per le stesse amministrazioni debitrici, tenuto conto che il medesimo decreto pone a loro carico una serie di adempimenti preliminari prima di poter erogare gli importi.
La prima scadenza che devono rispettare è quella del 30 aprile 2013, data entro la quale gli enti debitori dovranno quantificare e chiedere al MEF gli spazi finanziari necessari ai pagamenti, mediante la compilazione di appositi moduli diffusi dalla Ragioneria generale dello Stato.
La seconda è il 30 giugno 2013, entro cui i medesimi enti devono comunicare alle imprese creditrici tempi ed entità dei pagamenti. Solo dopo tale comunicazione potranno essere effettuate eventuali contestazioni chiedendo chiarimenti o correzioni o addirittura denunciando la mancata comunicazione.
Onde evitare questa possibile conflittualità ex post e ritardare così ulteriormente i pagamenti, l’ANCE suggerisce di inviare alle amministrazioni delle lettere che fungano da promemoria di tutti i dettagli del credito rimasto insoddisfatto. Queste indicheranno oltre i dati identificativi dell’impresa creditrice, anche l’elenco dei lavori eseguiti con i relativi codici CUP e CIG e gli importi da liquidare indicati per singole fatture e per data, senza includere gli interessi maturati.
Nonostante la quantità di risorse messe in campo dal Governo sia inferiore all’importo totale dei debiti da sanare (stimato in 21 miliardi da Bankitalia e in 19 miliardi dall’ANCE), il modulo della Ragioneria generale dello Stato con cui gli enti locali chiederanno l’allentamento del patto di Stabilità (prima scadenza) contempla un campo per l’indicazione anche dei pagamenti effettuati nel periodo immediatamente precedente l’entrata in vigore del decreto n. 35/2013, cui lo stesso non si applica (per intenderci quello che va dal 1° gennaio all’8 aprile 2013). Ciò lascia ben sperare per l’inclusione anche di queste somme all’interno dei 5 miliardi di allentamento al Patto di Stabilità in sede di conversione in legge del decreto.