L’ormai tanto vituperata responsabilità che ha tenuto sotto scacco in questi mesi il mondo degli appalti, rischia di essere solo un ricordo. Sembrerebbe infatti che il governo sia in procinto di abolirla, insieme al modello 770 mensile.
Sono queste le misure al quale il governo sta pensando, in vista di un nuovo imminente pacchetto di semplificazione fiscale, che conterrebbe anche indicazioni sulla crescita e sul lavoro.
Sembra dunque tramontare l’avventura di uno degli istituti più discussi del mondo degli appalti. Se confermata, l’abolizione riguarderà tutte le norme che prevedono il versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva dovuta dal subappaltatore per le prestazioni realizzate con il contratto di subappalto. L’istituto nato con l’idea di contrastare il lavoro in nero e l’evasione fiscale si è rivelato invece un vero tormento per amministrazioni ed imprese a causa dei numerosi oneri che imponeva e della poca chiarezza delle norme.
Un respiro di sollievo, dunque, per le imprese che spesso si vedono bloccare i pagamenti da appaltatori e committenti fino all’esibizione della documentazione di correttezza dei pagamenti fiscali.
Tra le nuove misure di semplificazione fiscale, anche la cancellazione dell’obbligo di trasmissione mensile in via telematica del modello 770 per le comunicazioni al fisco su retribuzioni, ritenute e conguagli. Il Governo inoltre pensa ad un versamento unico a titolo definitivo per quanto riguarda l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, mentre per agenti di commercio ed intermediari prevista una riduzione degli adempimenti di comunicazione. Modifiche riguarderanno anche le spese delle imprese di rappresentanza.
Anche in ambito lavoro e previdenza vi sono modifiche di rilievo, a partire dalla riduzione degli adempimenti per la sicurezza in presenza di lavoratori assunti con contratto inferiore ai 50 giorni.
Nulla in confronto alla notizia più sorprendente, l’abolizione della responsabilità solidale fra committente e subappaltatore, appunto. Un istituto che fin dalla nascita ha conosciuto un percorso assai travagliato.
Introdotta con il decreto sulle semplificazioni fiscali (Dl 16/2012), modificata poi dal decreto crescita (Dl 83/2012),la responsabilità solidale è da subito apparsa poco chiara e oggetto di continue discussioni. Anche , l’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, era intervenuta attraverso un vademecum schematico e riassuntivo per cercare di aiutare i soggetti interessati a destreggiarsi nella giungla delle disposizioni normative. Mentre Confindustria ha pensato di ricorrere qualche mese fa alla Commissione europea, sostenendo l’incompatibilità con il diritto comunitario delle regole che riguardano nello specifico la responsabilità solidale dell’appaltatore per quanto riguarda il versamento all’Erario dell’Iva dovuta dal subappaltatore. Ma a quanto pare non sarà necessaria attendere la risposta dall’Europa.
Oggi ci sarà vertice di maggioranza e la riunione preconsiglio in cui verrà deciso che strada intraprendere per le varie misure da adottare in vista del prossimo consiglio dei ministri in programma entro fine settimana. Si discute di un provvedimento d’urgenza e un disegno di legge da consegnare all’esame delle Camere. Non è tuttavia esclusa la possibilità che si tratterà di un decreto legge unico.