Le Commissioni bilancio e affari costituzionali hanno introdotto alcuni emendamenti importanti alla legge di conversione del dl n. 69/2013, il cosiddetto decreto del fare.
Tra le novità più significative del testo, che ha ricevuto la fiducia dalla Camera, c’è l’introduzione ex novo dell’articolo 26-bis, che modifica il codice dei contratti pubblici introducendo l’obbligo per le stazioni appaltanti di motivare la mancata suddivisione in lotti funzionali degli appalti.
In particolare nell’art. 2 del dl n. 163/2006 si inserisce che «Nella determina a contrarre le stazioni appaltanti indicano la motivazione circa la mancata suddivisione dell’appalto in lotti». Sempre l’art. 26-bis stabilisce che della suddivisione in lotti dovrà essere informato anche l’Osservatorio presso l’autorità. Inoltre viene inserito tra le finalità dell’AVCP quella di vigilare sull’osservanza dei principi «di tutela delle piccole e medie imprese attraverso adeguata suddivisione degli affidamenti in lotti funzionali».
In questo modo viene finalmente rinforzata la regola per cui, per tutelare le piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti devono suddividere gli appalti in lotti funzionali, ove possibile ed economicamente conveniente.
Un’altra disposizione importante è il nuovo art.26-ter, che prevede la facoltà delle amministrazioni, in deroga ai vigenti divieti, di corrispondere in favore dell’appaltatore di un’anticipazione pari al 10 per cento dell’importo dei prezzi, se ciò viene previsto e pubblicizzato nella gara di appalto. E solo per le gare bandite successivamente all’entrata in vigore della legge di conversione, fino al 31 dicembre 2014
Si allega il testo originario della legge di conversione con le modifiche approvate.