Oggi scade la delega conferita al Governo dalla Legge sull’ordinamento forense ( L. 247/2012) entrata in vigore lo scorso febbraio.
L’articolo della suddetta Legge affida, infatti, all’esecutivo il compito di emanare un decreto legislativo per disciplinare l’esercizio della professione forense in forma societaria. Delega da esercitarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, avvenuta a febbraio 2013.
Si tratta di un decreto molto atteso dagli avvocati. Al momento la disciplina sulle società tra professionisti è molto lacunosa e pone diversi ostacoli alla nascita di stp tra avvocati.
La legge n. 247/2012 prevede all’articolo 5 che «l’esercizio della professione forense in forma societaria è consentito esclusivamente a società di persone, società di capitali o società cooperative, i cui soci siano avvocati iscritti all’Albo», ponendo così molti limiti alla nascita di società tra professionisti avvocati.
Infatti dalla norma si evince che è esclusa la partecipazione sia dei soci di capitale, consentiti fino ad 1/3 dei conferimenti per le stp degli altri professionisti, sia l’apertura di una Stp multidisciplinare, aperta a professionisti iscritti ad altri ordini (commercialisti ad esempio).
Gli avvocati sperano che il nuovo decreto legislativo regolamentante la disciplina delle società tra avvocati, possa equiparare le suddette a quelle degli altri professionisti, prevedendo dunque la partecipazione dei cosiddetti soci investitori e la possibilità di stp multidisciplinari.
Ma intanto la delega scade oggi e dal Governo non trapela nessuna notizia al riguardo.