La decisione del Consiglio dei Ministri di abolire “il Sistema Bonus Maturità” ha suscitato profonde polemiche con la minaccia di ricorsi da parte di numerosi studenti [ ecco il testo del decreto ministeriale del 29 novembre 2013, n.d.r. ].
Mentre lo scorso lunedì, 84 mila aspiranti medici affrontavano il test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso, sono cambiate le regole in corso d’opera, a causa dell’ abrogazione del bonus maturità avvenuto con il Decreto Legge sull’Istruzione da parte del Governo.
Secondo il Ministero, tener ferma la questione e rinviare la Riforma avrebbe potuto aprire varchi ad un ondata di ricorsi ancora maggiore, in quanto la chiamata al T.A R. è compagna abituale delle prove d’ammissione alle facoltà a numero chiuso, ma l’ attuale vicenda dell’abolizione del bonus maturità ha complicato ulteriormente la questione facendo moltiplicare l’ annuncio ai ricorsi.
Il bonus maturità è stato oggetto di polemiche sin dalla sua nascita.
E’ stato introdotto ufficialmente dal Decreto-Fioroni ( D.l.g.s 21/2008), prevedendo la possibilità di distribuire 10 punti in base ai voti conseguiti dagli studenti negli ultimi tre anni di scuola superiore e nell’esame di maturità. Successivamente, rilanciato dal Governo Monti, il sistema dei Bonus attribuiva 10 punti solo al 5% degli studenti migliori di ogni istituto, riservando 8 punti al 5% attestatosi appena più in basso, e così via fino a negare il bonus agli studenti esclusi dal 20 % più brillante. Ma anche questo meccanismo è stato sommerso di critiche. A giugno di quest’anno, a seguito dello stop da parte del Ministro Maria Chiara Carrozza rivolto a riformulare la “questione premio“, è stato fatto un ulteriore tentativo preparando una nuova versione del bonus, il quale ancorava la distribuzione dei punti ai voti assegnanti dalle singole Commissioni della maturità. Ma neanche questo sistema è stato giudicato in grado di reggere alla prova T.A.R..
E così lunedì, il Cdm ha deciso di abolire il bonus maturità, per porre fine alle polemiche che lo accompagnavano fin dalla sua nascita. Tuttavia i ricorsi non si fermeranno, anzi. Si preannunciano infatti ricorsi al T.a.r, da parte di molti studenti che lamenteranno l’ esclusione a causa dell’abrogazione di una regola a cui avevano fatto affidamento, ma anche da parte di coloro che affermano di non aver sostenuto i test, poichè scoraggiati dalla presenza del precedente sistema.