Governo e abuso di decreto legge. Dossier Senato …

Governo e abuso di decreto legge. Dossier Senato

Sommario
1. Il numero dei decreti legge
2. Elementi costitutivi del decreto legge: inabilità a riforme ordinamentali di sistema; misure di immediata applicazione (la sentenza n. 220 del 2013 della Corte costituzionale)
3. Convertire un decreto legge e legiferare non sono tutt’uno (la sentenza n. 22 del 2012 della Corte costituzionale)

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“La decretazione d’urgenza ha oramai acquisito, entro la produzione normativa di rango primario, una peculiare incidenza.

Il mero dato numerico rivela solo in parte tale processo.

E’ altresì da tenere in conto l’ampiezza e molteplicità e variegatezza degli interventi normativi che, talora sotto l’egida di unitarie onnicomprensive diciture (quali stabilizzazione della finanza pubblica; promozione della crescita e sviluppo economici), si sono susseguiti nella forma del decreto-legge.

Non è mancata, innanzi all’andamento a volte assunto dalla normazione per decreto-legge, l’espressione di un disagio da parte del Parlamento.

Se ne ha recente traccia in Senato, così in Assemblea (nel corso dell’esame del decreto-legge n. 69 del 2013, correntemente appellato ‘del fare‘: un testo inizialmente di 86 articoli) come in seno alla Commissione Affari costituzionali.

Né è mancato un vaglio da parte della Corte costituzionale, la quale ha reso, nel corso del 2012-13, due sentenze intese a porre alcuni limiti a ‘eccessi’ nel ricorso alla decretazione d’urgenza.

La prima sentenza (n. 22 del 2012) pare guardare più al versante parlamentare, concernendo eminentemente la conversione del decreto-legge; la seconda (n. 220 del 2013) più al versante del titolare esclusivo dell’iniziativa, ossia governativo, ponendo in evidenza alcuni elementi costitutivi propri dell’atto decreto-legge.

Su questa recente giurisprudenza costituzionale si soffermano le pagine che seguono…” (leggi il testo integrale del dossier)

Redazione

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