Nell’ottica generale della razionalizzazione delle risorse pubbliche, il neo-convertito D.L. n. 101/2013 contiene parecchie innovazioni nell’ambito del pubblico impiego, che dovrebbero consentire una maggior efficienza nell’ambito della organizzazione del personale dipendente e garantire una “boccata d’aria” all’esercito di precari pubblici.
Di seguito si riportano le più importanti:
- In materia di graduatorie, si prevede che le PA possano indire procedure concorsuali solo laddove non sia possibile ricorrere alle procedure di mobilità tra amministrazioni o laddove non esistano altre graduatorie concorsuali relative a professionalità “equivalenti”, ferma restando la possibilità -previo accordo- di utilizzare graduatorie già approvate da altre amministrazioni statali o ad ordinamento autonomo;
- Viene postergata la data di “scadenza” delle graduatorie: la loro efficacia è fatta salva fino al 31 dicembre 2016, con esclusione di quelle già prorogate di 5 anni oltre la loro naturale vigenza;
- Si prevede un concorso unico per le figure comuni a tutte le amministrazioni ed un contributo economico a carico dei soggetti partecipanti alle procedure concorsuali;
- Sarà consentito uno “scivolone” verso il Ministero della Giustizia per i pubblici dipendenti in eccedenza o in sovrannumero nelle altre amministrazioni, a fine di ricoprire i posti vacanti del personale amministrativo degli uffici giudiziari.
E, dulcis in fundo:
- Entro il 31 dicembre 2013 le P.A., nel limite massimo del 50% delle risorse disponibili per le assunzioni, possono bandire concorsi, per assunzioni a tempo indeterminato di personale precario. Inoltre, in via transitoria, le PA che intendano svolgere procedure di reclutamento potranno i prorogare, sempre fino al 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio alle loro dipendenze
- La stabilizzazione a domanda viene riaperta – fino al 2016- anche per le regioni e gli enti locali, purchè le procedure di assunzione abbiano avuto natura selettiva e solo per il personale che abbia maturato 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni.