L’Assessorato regionale siciliano delle infrastrutture e della mobilità ha inviato ai Comuni, agli Uffici Regionali per l’espletamento delle gare (Urega), ai Geni civili ed ai Dipartimenti regionali una circolare nella quale chiarisce che le norme previste dal “decreto del fare” trovano immediata applicazione anche in Sicilia.
Si esclude pertanto qualsiasi legge regionale di recepimento della normativa nazionale.
Secondo la recente normativa nazionale, gli appalti dovranno essere divisi in lotti funzionali, affinché anche le piccole e medie imprese possano partecipare alle procedure di gare. Tale suddivisione non dovrà ovviamente porre in essere frazionamenti elusivi delle norme comunitarie per gli appalti sopra soglia, ovvero cinque milioni per i lavori, duecentomila euro per le forniture ed i servizi.
Viene prevista altresì la possibilità di anticipazioni all’impresa aggiudicataria del 10% sull’importo contrattuale, ma solo per gli appalti pluriennali e solo se prevista dalla stazione appaltante nel bando di gara.
Altra rilevante novità che potrà dunque essere applicata anche in Sicilia sarà il c.d. Durc semplificato. Le imprese potranno infatti sostituire il documento di regolarità contributiva con una dichiarazione dell’imprenditore, almeno per contratti di forniture e servizi per importi inferiori a ventimila euro.
Infine, per le gare da aggiudicare al massimo ribasso, tra le somme incomprimibili dovranno essere previste, oltre che gli oneri per la sicurezza, anche i costi per la manodopera.